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ANTIGONE REWIND

Motus, "Too Late!" (foto Valentina Bianchi)

a cura di Fabio Acca

Fin dalla sua nascita, Motus ha praticato il movimento inscritto nel proprio nome come costante nomadismo tra Paesi, momenti storici e discipline. Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, fondatori della compagnia, hanno mescolato generi e formati espressivi, animati dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti, ferite dell’attualità. Nel loro lavoro, arte e impegno civile si fondono scenicamente, nell’attraversamento di immaginari che hanno riattivato le visioni di alcuni tra i più scomodi “poeti” della contemporaneità.

Nel 2008, con il progetto “Syrma Antigónes,” la compagnia sostanzia questa prospettiva attraverso un’analisi del rapporto conflittuale fra generazioni, assumendo la figura tragica di Antigone come archetipo di lotta e resistenza. In questa dialettica, la creazione The Plot is the Revolution può essere considerata un doppio sigillo. Da una parte conclude idealmente la ricerca sulla figura di Antigone, grazie al confronto artistico e umano tra due esperienze teatrali come quelle di Silvia Calderoni e Judith Malina: due Antigoni generazionalmente differenti e tuttavia intimamente affini. Dall’altra è la sintesi simbolica dell’impegno di Motus nel teatro e nell’arte, segnato fin da suoi esordi dal Living Theatre e dalla sua fondatrice.

Il progetto “Antigone Rewind” mira a ricostruire una parte di questo destino all’insegna di Antigone e le rifrazioni che, da episodi come Too Late!, hanno condotto alle “prove” di The Plot is the Revolution nello storico teatro del Living Theater a New York, fino al debutto della creazione nel luglio del 2011 al Festival di Santarcangelo. Oggi la prospettiva politica del lavoro di Motus ha trovato una nuova spinta nell’indagine triennale intorno ai temi del gender, del confine e del conflitto, di cui è esempio l’ultima fortunata creazione della compagnia, MDLSX. Intorno agli stessi temi il progetto intende sviluppare un approfondimento come ulteriore chiave di accesso alla complessità culturale evocata dallo spettacolo.

 

IL PROGETTO

nell’ambito di HELLO STRANGER | 25 anni di Motus Bologna, ottobre -­ dicembre 2016
Progetto speciale 2016 promosso da Comune di Bologna e Emilia Romagna Teatro Fondazione con il contributo di Regione Emilia Romagna ­Assessorato alla Cultura
hellostranger.it


sabato 5 novembre, ore 15 | Laboratori delle Arti/Auditorium
GHOST IN THE SHELL

Tavola rotonda sulla rappresentazione del genere nelle arti performative | relatori Sergia Adamo, Viviana Gravano, Luca Greco, Laura Mariani, Chiara Saraceno | partecipano Silvia Calderoni, Enrico Casagrande, Daniela Nicolò| INGRESSO LIBERO
in collaborazione con Gender Bender Festival

 

5 dicembre, ore 16 | Laboratori delle Arti/Auditorium
YOUR WHOLE LIFE IS A REHEARSAL (FOR THE MOMENT YOU ARE IN NOW)
The Plot is the Revolution _ video doc
Un documentario a cura di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò | con Judith Malina, Silvia Calderoni, Tom Walker, Brad Burgess | partecipano Brad Burgess, Tom Walker e la compagnia Motus | introduce e coordina Cristina Valenti| INGRESSO LIBERO

Your whole life is a rehearsal è il documentario tratto da ciò che Motus ha filmato fugacemente durante le due settimane trascorse nel 2011 dalla compagnia nello storico teatro del Living Theater a New York in Clinton Street, durante il lavoro che ha portato alla creazione di The Plot is the Revolution. «Non diciamo prove, perché in un certo senso ciò che accadeva non era la costruzione di una partitura teatrale... tant’è vero che Judith inizialmente faticava molto a comprendere e continuava a dire: "Si mi piace, ma lo spettacolo dov’è”?

 

7-8 dicembre, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro
MOTUS
TOO LATE!
Ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò | con Silvia Calderoni e Vladimir Aleksic | drammaturgia Daniela Nicolò | ambiente sonoro Enrico Casagrande | fonica Andrea Gallo | direzione tecnica Valeria Foti

Too Late! è il secondo contest appartenente al progetto “Syrma Antigónes”, dove Silvia/ Antigone/Emone si confronta con Vladimir/Creonte, secondo un crudo meccanismo di esposizioni e sfide che amplificano, in modo subdolo, i giochi di potere fra padri e figli, ma anche quelli dei “Nuovi Dittatori” di oggi. Dalle micro-intolleranze quotidiane alla perversione dei “Padri Mediatici” che agiscono “per il bene” dei figli, si entra nella sfera dell’intimo, per colpire al cuore l’intoccabile famiglia italiana. I dialoghi sono generati dalla povertà del campo scenico, secondo un percorso drammaturgico quasi situazionista, che induce gli attori a partecipare attivamente al contraddittorio teorico-pratico sulla tentata messa in scena. Nella performance emergono “vaghe ombre” dall’Antigone del Living Theatre vista in video: il “Too late!” che echeggiava ipnotico nel coro è rimasto talmente impresso da essere posto a titolo.

 

La compagnia MOTUS nasce a Rimini nel 1991. Concepita come un laboratorio aperto alle più diverse collaborazioni artistiche, Motus ricerca una interazione creativa tra le diverse forme di espressione. Con le produzioni Occhio Belva (1994), Catrame (1996), O.F. ovvero Orlando furioso (1998), Orpheus Glance (2000), il teatro di Motus acquisisce una rilevante notorietà nazionale ed internazionale. Dal 2001, col progetto teatrale “Rooms”, la compagnia attiva un percorso di lavoro concepito come work-in-progess, che culmina nello spettacolo Splendid’s tratto dall’omonimo testo di Jean Genet. A questo seguono i progetti dedicati a Pasolini e Fassbinder, e successivamente a un’esplorazione quasi documentaria sull’adolescenza, dal titolo “X (ics) Racconti crudeli della giovinezza”. Il progetto “Syrma Antigónes”, avviato nel 2008, nasce invece come pluralità di eventi-esperienze site-specific, che si evolvono in performance autonome intese come contests: Let the Sunshine In (antigone) contest#1 (2009); Too Late! (antigone) contest#2 (2009); Iovadovia (antigone) contest#3 (2010). Il tema delle rivolte del contemporaneo trova infine compimento nello spettacolo Alexis. Una tragedia greca (2010). Dal 2011 Motus è impegnato nel progetto "2011>2068 AnimalePolitico Project”, con l’obiettivo di intercettare inquietudini, slanci, immagini e proiezioni sul “domani che fa tutti tremare”. In questa indagine si inseriscono The Plot is the Revolution (2011), Nella Tempesta (2013), Caliban Cannibal (2014) e MDLSX (2015): un “solo”, quest’ultimo, che festeggia dieci anni di lavoro con Silvia Calderoni.