con Iaia Forte
dal romanzo Ulisse di James Joyce
traduzione di Ruggero Guarini
organizzazione di Clara Gebbia
regia di Carlo Cecchi

dopo lo spettacolo
Conversazioni nel foyer
incontro con Iaia Forte
a cura di Cira Santoro e Cristina Valenti

Il monologo di Ruggero Guarini è una versione in napoletano dello stream of consciousness che chiude l’Ulisse di Joyce. In esso la lingua tende a divenire sempre più viscerale, come solo il pensiero errabondo di Molly può essere. Carlo Cecchi, una delle più originali personalità del teatro italiano, scopre sorprendenti affinità tra l’irlandese e le cadenze campane. La Molly di Iaia Forte, alias Marianna Fiore, distesa su un letto disfatto, è un condensato di aggressività, tenerezza, erotismo: il suo monologo insonne, in questa bellissima traduzione partenopea de l’Ulisse, dà vita a un flusso ininterrotto di pensieri, ricordi, amori, dolori, parole ed emozioni, un inno alla vita e alla femminilità che travolge il pubblico, facendo sorridere o commuovendo fino alle lacrime.


Iaia Forte è nata a Napoli. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in teatro con Toni Servillo, vincendo il Premio della Critica come migliore attrice per Il Misantropo di Molière. Ha collaborato a lungo con la compagnia Teatri Uniti. Sempre in teatro, ha lavorato con Leo de Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Emma Dante, partecipando a spettacoli tra i più premiati dalla critica degli ultimi anni. Ha esordito sul grande schermo con Libera di Pappi Corsicato, con cui ha interpretato anche I buchi neri, I Vesuviani e Chimera. Sempre al cinema ha lavorato con Maurizio Nichetti, Marco Ferreri, Tonino De Bernardi, Mario Martone, Renato De Maria, Marco Risi ottenendo due Nastri d’argento e un premio Sacher come miglior attrice protagonista. Di recente ha preso parte al prestigioso progetto Domani di Luca Ronconi in occasione delle Olimpiadi della Cultura Torino 2006 recitando nel Troilo e Cressida e ne Lo specchio del diavolo. Attualmente sta lavorando al Tartufo di Molière per la regia di Carlo Cecchi. Parallelamente al lavoro con i grandi registi italiani Iaia Forte, insieme a Clara Gebbia, lavora a progetti ideati e prodotti dalla compagnia Teatro Iaia.