Il progetto prevede lo spettacolo Il figlio di Gertrude (una storia di Napoli), la vicenda di Amleto osservata dalla parte della madre, Gertrude, sulle tracce di Una storia in Danimarca di John Updike che ha colpito la fantasia di Julia Varley, un laboratorio con gli studenti diretto da Julia Varley e Lorenzo Gleijeses sull’azione scenica, intesa come modellazione delle tensioni che cambiano la presenza dell’attore di fronte agli occhi di uno spettatore attraverso la costruzione di una partitura fisica e vocale ripetibile; un incontro con Julia Varley e Lorenzo Gleijeses in occasione  della presentazione del libro Pietre d’acqua di Julia Varley, un resoconto dei primi 30 anni di lavoro dell'attrice all'Odin Teatret. A chiusura del progetto una dimostrazione/spettacolo in cui Julia Varley dirige Lorenzo Gleijeses in una serie di partiture, improvvisazioni, scene, esercizi tratti dal training che illustrano tutte le varie fasi del lavoro sullo spettacolo.

Julia Varley è una figura di primo piano dell’Odin Teatret. Sensibile interprete della volontà creativa di Eugenio Barba inizia a lavorare con la compagnia di Holstebro nel 1976. Estremamente significative e di indiscutibile rilievo artistico sono anche le sue dimostrazioni di lavoro, che pur avendo un valore autonomo di spettacoli rientrano in un più ampio progetto di condivisione e divulgazione pedagogica dei principi e delle tecniche elaborate dall’Odin. Dal 1980 partecipa alla concezione e organizzazione dell’ISTA (International School of Theatre Anthropology) diretta da Eugenio Barba e dal 1986 alla concezione e organizzazione del Magdalena Project, un progetto di donne nel teatro contemporaneo. Edita la rivista di teatro The Open Page ed è direttrice artistica del festival Transit, in Danimarca.
Ha curato varie regie, tra cui, due spettacoli in Germania con Pumpenhaus Theater, uno sulle Madri di Plaza de Mayo e i desaparecidos con la sua allieva argentina Ana Woolf, uno spettacolo per bambini con l’attrice giapponese Hisako Miura, e recentemente Il gusto delle arance con Gabriella Sacco.

Lorenzo Gleijeses, giovane attore napoletano, ha studiato con le figure più diverse di maestri della scena, da Nekrosius a Linsday Kemp, da Karpov (Direttore del Dipartimento di Biomeccanica GITIS di Mosca) a Yoshi Oida (uno degli attori di Peter Brook). Decisivo il suo incontro nel 2002 con Julia Varley e Eugenio Barba, con i quali inizia una collaborazione che ha portato anche all’elaborazione dello spettacolo Il figlio di Gertrude. Proprio per questo lavoro è stato candidato come “Miglior attore emergente” ai Premi Olimpici del Teatro dell’E.T.I. e ha ricevuto il Premio Ubu 2006 come nuovo attore.