Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2006

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2006
MUSICA
17 gennaio - 27 maggio

in collaborazione con
Associazione culturale
«Il Saggiatore musicale»

venerdì 7 aprile 2006
Laboratori DMS - Auditorium

ore 10:00-13:00, 14:30-18:30

Giornata di studio

Il filologo, l’esecutore, l’ascoltatore:
a chi serve l’edizione critica?

coordina
Marco Beghelli

 

Programma

ore 10-13

Maria Caraci Vela (Pavia-Cremona)
L’esecuzione “filologica”: un ossimoro?

Margaret Bent (Oxford)
Filologia testuale e prassi esecutiva: matrimonio o divorzio?

Luigi Ferdinando Tagliavini (Bologna)
L’esecutore filologo: maggiore libertà o maggiori costrizioni?

Walther Dürr (Tübingen)
Dalle “Alte” alle “Neue Ausgaben”: cosa cambia per l’esecutore?

ore 14-18.30

Philip Gossett (Chicago-Roma)
Musicologi e primedonne: una convivenza possibile?

Daniele Gatti (Bologna)
Fedeltà al testo o alla tradizione esecutiva?

Paolo Pinamonti (Lisbona-Venezia)
Perché un direttore artistico dovrebbe privilegiare le edizioni critiche?

Giorgo Pestelli (Torino)
L’edizione critica è un problema anche dell’ascoltatore?

Luca Zoppelli (Fribourg)
Quale edizione critica per il secolo XXI?

Nell’ultimo secolo la musicologia ha speso molte energie nell’approntare edizioni critiche di composizioni d’ogni epoca, dal Medioevo al Novecento. A chi servono principalmente? qual è il loro impatto col mondo degli esecutori? che ricaduta hanno sull’ascoltatore? A rispondere a queste domande sono stati invitati nomi di spicco del panorama internazionale, esponenti delle diverse categorie, interpellati su aspetti specifici della questione.

Maria Caraci Vela, direttrice del Dipartimento di Scienze Musicologiche e Paleografico-Filologiche dell’Università di Pavia-Cremona, aprirà il dibattito concentrandosi sul rapporto fra testo scritto ed esecuzione nella musica medievale. Margaret Bent, dell’Università di Oxford, rifletterà su quanto le nostre conoscenze in materia di prassi esecutiva medieval-rinascimentale debbano influenzare l’edizione filologica di un testo. Luigi Ferdinando Tagliavini ci racconterà come vive la sua doppia identità di esecutore (organista e cembalista) e di filologo nella riproposta del repertorio barocco. Walther Dürr riporterà la sua esperienza quale direttore editoriale della Neue Schubert-Ausgabe, valutando quanto le edizioni “monumentali” novecentesche si siano discostate da quelle gloriose di fine Ottocento.

Con Philip Gossett, direttore degli opera omnia rossiniani e verdiani, si entrerà nel mondo dell’opera e delle “primedonne”, spesso riottose di fronte alle ragioni della filologia testuale. Sul fronte degli esecutori interverrà Daniele Gatti, direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna, che in qualità di direttore d’orchestra particolarmente attivo nel genere operistico affronterà il tema della tradizione esecutiva in rapporto all’edizione critica. Paolo Pinamonti interviene come direttore del Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, uno dei più importanti teatri d’opera europei, per raccontarci l’impatto che le edizioni critiche del grande repertorio hanno fra gli addetti ai lavori. Forte della sua lunga militanza come critico musicale della “Stampa” di Torino, Giorgio Pestelli prenderà le parti dell’ascoltatore, cui l’edizione critica viene spesso ammannita come un oggetto sacrale e misterioso. Infine Luca Zoppelli, condirettore della più giovane fra le imprese operistiche avviate in Italia (l’edizione Bellini), tirerà le somme della giornata delineando caratteristiche e funzioni dell’edizione critica nel secolo XXI.

 


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