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Bologna, 13 febbraio 2002 Comunicato stampa: Koreja & Sud Sound System in "ACIDO FENICO - Ballata per Mimmo Carunchio, camorrista" Martedì 19 febbraio, alle ore 21, nella Sala Grande dell’Arena del Sole, Koreja & Sud Sound System presentano "ACIDO FENICO - Ballata per Mimmo Carunchio, camorrista", progetto e regia di Salvatore Tramacere; testo di Giancarlo De Cataldo; con Ippolito Chiarello; coro, musiche e canzoni dal vivo dei Sud Sound System (Don Rico, Gigi D, Nando Popu, Papa Gianni, Terron Fabio, Treble); scene e luci Lucio Diana e Luca Ruzza. Unica rappresentazione Spettacolo presentato grazie alla collaborazione tra Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna e La Soffitta, Centro di promozione teatrale – Dipartimento di Musica e Spettacolo – Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Uno spettacolo duro come un pugno nello stomaco, commovente e coinvolgente come una serata hip hop. Un insolito musical che avvicina anche il pubblico più giovane a un tema devastante, leggendo in chiave ironica e grottesca una storia di camorra, di affiliazioni, di pentiti, di uccisioni, di sangue. Acido Fenico segna il debutto come autore teatrale di Giancarlo De Cataldo, scrittore e magistrato tarantino, già autore di numerosi romanzi, racconti, saggi, che ha confezionato un testo durissimo accompagnato dalla forza delle canzoni, eseguite dal vivo, dai sei rapper del Sud Sound System. "Ballata in canto e controcanto", così la compagnia leccese Koreja descrive lo spettacolo realizzato assieme al Sud Sound System. La prima voce è quella di Domenico Carunchio, malavitoso pugliese che racconta la sua vita. Dall’infanzia da sottoproletario al sacro giuramento da camorrista sino all’arresto e al rifiuto di sentirsi pentito; piuttosto sconfitto, schiacciato dal destino di portarsi addosso per sempre quel suo odore di acido fenico. Mimmo Carunchio è il soldato di un esercito nemico che non si arrende al vincitore. Quando nella sua città sviluppo e degrado vanno tristemente a legarsi, per lui l’arruolamento nella malavita organizzata vuol dire sfuggire non solo alla povertà e al degrado, ma anche ai tanti luoghi comuni del Sud. "A quelli come Carunchio deve essere riconosciuto, paradossalmente, il valore della scelta: combattiamoli conoscendoli, perché la loro identità, quella che hanno liberamente scelto, ce lo impone. – scrive ancora la compagnia - Questa scelta genera la tragedia: Carunchio è l’eroe tragico di una strana tragedia, quella mafiosa, piena di sfaccettature grottesche, melodrammatiche. A volte si fa comica, così necessita una "spalla" al nostro protagonista, e la spalla è il giudice che vorrebbe tanto dirla lui la battuta finale." Il controcanto è affidato al gruppo salentino Sud Sound System: la loro fisicità serve a rafforzare la storia. La loro musica funziona fortemente da contrasto. Una sorta di coro in cui potremmo, come esercito attaccato, esercito "civile", riconoscerci. "Guardiamolo con un sorriso questo Carunchio – suggerisce Koreja -, è uno scaltro teatrante e del resto quella dei mafiosi è un’arte da commedianti. Nella loro ritualità rappresentano personalità complete di un’unica e forte specie."
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