Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
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STAGIONE 2001 - le
linee della scena teatro |
22 gennaio - 28 aprile CANTIERE ORLANDO
Il Teatro delle Albe si è chiamato "di Verhaeren", "politttttttico" (con sette "ti"), "meticcio", "impuro", ha inventato il proprio territorio nella Bassa Romagna "refrattaria", nella Romagna africana, nella Romagna Bretagna, incontrando di volta in volta figure totem: antenati che si sono chiamati Dick, Goldoni, Aristofane, Jarry, ma anche Pasolini e Artaud, o che custodivano le tradizioni del racconto dei griot senegalesi e dei fulêr romagnoli, e la lingua arcaica ed eversiva degli autori in dialetto (Baldini, Spadoni ). Le Albe hanno chiamato un loro spettacolo Perhindérion, "trittico peregrinante", ma allinsegna del peregrinare si pone tutta la loro storia: che ha intrecciato le ragioni biografiche di questi ex (o eterni) adolescenti di provincia coi percorsi più significativi della ricerca teatrale contemporanea, fino ad annodare i vari fili trovati e inventati attorno alloriginalità di un lavoro che è sommamente corale e irriducibilmente individuale, accogliendo in una struttura tipicamente "di gruppo" le esplorazioni dei singoli: la drammaturgia e la regia di Marco Martinelli, la ricerca vocale di Ermanna Montanari, la narrazione in dialetto di Luigi Dadina, il teatro "energetico" delle Albe nere e della nuova generazione dei "Palotini". Il CANTIERE ORLANDO è la più recente tappa della peregrinazione delle Albe. Gli antenati sono in questo caso Teofilo Folengo, con l"epica contadina e brigantesca" del Baldus; Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto, inventori della maga che rivive nella Romagna magica e senza tempo dellIsola di Alcina di Nevio Spadoni; e ancora il Boiardo dellOrlando Innamorato, "terzo movimento" del Cantiere Orlando, attualmente in fase di "preludio" attraverso una serie di avvicinamenti laboratoriali, in attesa di disegnare "il furore amoroso di un "paladino" di inizio millennio" con lo spettacolo che debutterà il prossimo anno. Del Cantiere Orlando, progetto pluriennale promosso dalla Biennale di Venezia, il Centro La Soffitta ospita i premi due "movimenti" (entrambi per la regia di Marco Martinelli) e un laboratorio introduttivo al terzo. Aprirà il progetto Lisola di Alcina. Concerto per corno e voce romagnola (Teatro Testoni, 22 gennaio, ore 21), spettacolo che è valso a Ermanna Montanari il Premio Ubu 2000 come migliore attrice (e che è entrato inoltre nel ballottaggio finale come migliore spettacolo). A seguire: Baldus. Riscrittura per lampi da Teofilo Folengo, che vedrà impegnati, accanto a Luigi Dadina, i giovanissimi "briganti" Palotini, ultima generazione delle Albe: una compagnia che sempre più acquista i caratteri di una anomala famiglia darte (Link, 31 gennaio, 1 e 2 febbraio, ore 21.30, in collaborazione con Link Project. Per lo spettacolo, a posti limitati, è vivamente consigliata la prenotazione e sono sospesi gli omaggi). Il laboratorio condotto da Marco Martinelli sullOrlando Innamorato, realizzato in collaborazione col CIMES, sarà riservato a una ventina di partecipanti e a un numero limitato di uditori ammessi su invito (Laboratorio Valdonica, dal 23 al 26 gennaio). Completerà il progetto un Incontro con Marco Martinelli e Ermanna Montanari dal titolo Jarry 2000, in occasione della presentazione del libro omonimo (Milano, Ubulibri, 2000), dedicato al lavoro delle Albe da Perhindérion a I Polacchi (spettacolo questultimo ospitato dalla Soffitta nella stagione teatrale1999). C.V. |