Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna LA SOFFITTA - Centro di Promozione Teatrale

la soffitta
Centro di promozione teatrale


STAGIONE 1999
programmi di musica

 

Prima della "Trota"
quintetti classici col pianoforte

musiche di Dussek e Hummel

21 aprile, ore 21
AULA ABSIDALE DI S. LUCIA - via de’ Chiari 23a

 

Johann Ludwig Dussek e Johann Nepomuk Hummel furono tra i più grandi pianisti-compositori tra Sette e Ottocento, concertisti ovunque richiesti e didatti di grande fama: si pensi che l’undicenne Franz Liszt non poté studiare con Hummel a causa dell’elevatissimo costo delle lezioni private. Nella produzione del boemo Dussek (il nome originario, poi germanizzato, era Jan Ladislav Dusík), più anziano di circa una generazione rispetto a Hummel, il pianoforte è sovrano assoluto, anche nella musica da camera: spesso gli altri strumenti hanno funzione di mero accompagnamento. Al pari di Muzio Clementi, egli è considerato il padre del pianismo ottocentesco. Dussek fu il primo ad adottare in concerto la posizione di profilo e non di spalle rispetto agli ascoltatori - com’era in uso fino a Mozart -, posizione che consente d’osservare e ammirare la gestualità delle mani. Sono innumerevoli le testimonianze sulla varietà del suo tocco sulla tastiera. Lo stile pianistico di Dussek, come quello di Hummel, è brillante e virtuosistico, ricco di scale e arpeggi e di rapide sequenze di terze, doppie terze e ottave sciolte: il virtuosismo si basa sull’agilità delle dita. Il Quintetto op. 41, del 1799, ricorda in molti punti lo stile dei concerti di Mozart.

Un legame particolare col genio salisburghese ebbe Hummel, austriaco di origine boema. Ancora bambino, egli andò a studiare con Mozart per un paio d’anni, e visse addirittura in casa del maestro. Studiò anche con Clementi e Salieri. Hummel getta un ponte tra il pianismo di Mozart da un lato e quello di Chopin e Liszt dall’altro. Il Quintetto op. 87 è del 1802. I tempi sono nella tonalità di Mi bemolle minore, eccettuato il terzo, in Mi bemolle maggiore. Il primo tempo è in forma sonata; tuttavia, è del tutto peculiare il rapporto tonale tra i due temi, almeno rispetto alla consuetudine dei classici viennesi, e quindi anche di Mozart: Mi bemolle minore - La maggiore. Caratteristico è il terzo tempo, così breve da potersi considerare un preludio al rondò conclusivo. La scrittura pianistica del Largo fa pensare ai tempi lenti dei concerti per pianoforte e orchestra di Chopin, che vedranno la luce trent’anni dopo.

I quintetti in programma presentano un organico non troppo consueto: pianoforte e un quartetto d’archi formato da violino, viola, violoncello e contrabbasso. Com’è noto, sarà la formazione che una ventina d’anni più tardi adotterà Franz Schubert nel celebre quintetto detto "La trota".

Nicola Cuozzo, Erika Di Marco, Donato Gugliotta
(studenti DAMS)

 

ingresso gratuito per gli studenti

 

Johann Ludwig Dussek (1760-1812)
Quintetto op. 41 in Fa minore
Allegro moderato, ma con fuoco
Adagio espressivo
Finale. Allegretto ma espressivo e moderato

* * *

Johann Nepomuk Hummel (1778-1837)
Quintetto op. 87 in Mi bemolle minore
Allegro e risoluto assai
Menuetto. Allegro con fuoco
Largo
Finale. Allegro agitato

 

ENSEMBLE CAFFARELLI

Emanuele Benfenati: violino
Loris Dal Bo: viola
Enrico Guerzoni: violoncello
Gianandrea Pignoni: contrabbasso
Roberto Satta: pianoforte

 

Emanuele Benfenati s’è diplomato in violino presso il Conservatorio G. B. Martini di Bologna sotto la guida di Giovanni Adamo. Ha partecipato a corsi di perfezionamento in Italia e all’estero: Accademia Internazionale di Nizza, Conservatorio di Lucerna, Accademia di Città di Castello, Scuola di musica di Fiesole, Accademia Chigiana di Siena. Ha vinto il 1° premio alla Rassegna violinistica di Vittorio Veneto nel 1984, il 1 ° premio al concorso di musica da camera Città di Caltanissetta. Svolge attività concertistica in veste di primo violino solista in numerosi complessi cameristici e sinfonici, tra i quali i Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna, l’Ensemble Carme di Milano, i Virtuosi italiani e l’Orchestra da camera dei Solisti veneti. Ha effettuato registrazioni discografiche per la Nuova Era, la Fonit Cetra e la Decca di Londra. Dal 1989 è primo violino di spalla nell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Loris Dal Bo ha studiato con Piero Farulli. Ha partecipato ai corsi di quartetto tenuti da Sandor Vegh ad Assisi e da Piero Farulli a Fiesole. È stato membro dell’Orchestra giovanile italiana. Vincitore di concorsi e audizioni in orchestre italiane, suona con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, col Quartetto di Bologna e in varie formazioni cameristiche.

Enrico Guerzoni è stato primo violoncello in diverse orchestre: Toscanini di Parma, Solisti veneti, Virtuosi italiani, Archi italiani, Filarmonici e Solisti di Bologna. Collabora stabilmente col Teatro Comunale di Bologna. Fa parte dell’Ensemble Tourte di Bologna, col quale ha recentemente inciso i quintetti di Boccherini per flauto e quartetto d’archi (Dynamic). Si dedica anche alla musica jazz con il gruppo Petronius Quartet, che è risultato vincitore in numerosi concorsi internazionali. È solista in formazioni di musica antica (Harmonico Concento, Sonora Corda, Ensemble Anciuti).

Gianandrea Pignoni s’è diplomato in contrabbasso presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna sotto la guida di Artemio Versari. Ha frequentato i corsi di perfezionamento alla Hochschule für Musik di Vienna con Ludwig Streicher. Collabora con vari gruppi da camera, tra i quali l’Accademia bizantina di Ravenna, l’Orchestra da camera di Bologna e i Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna. Già vincitore del concorso presso l’Orchestra dell’Accademia nazionale di S. Cecilia a Roma, è ora membro dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Roberto Satta s’è diplomato in pianoforte al Conservatorio L. Cherubini di Firenze nella classe di Giancarlo Cardini. Ha frequentato i corsi di perfezionamento con i maestri Vavolo, Morski e Jasinski. È iscritto al corso di laurea in DAMS dell’Università di Bologna e segue contemporaneamente il corso di clavicembalo al Conservatorio A. Boito di Parma sotto la guida di Maria Pia Jacoboni. S’è esibito in formazioni cameristiche in varie città italiane, ed ha partecipato a festival internazionali, riscuotendo ovunque unanimi consensi. Sempre in formazione cameristica, ha vinto il 1° premio nei concorsi nazionali Dino Caravita e Montescudo 1997. È direttore artistico dell’associazione Amici dell’arte di Faenza.

 

Il concerto è dedicato alla memoria
di Alberto Gori, laureando DAMS


per informazioni:

soffitta@muspe.unibo.it

tel: 051/2092016 2092018 2092021
fax: 051/2092017

Università degli Studi di Bologna

Dipartimento di Musica e Spettacolo

home

Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna