Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna LA SOFFITTA - Centro di Promozione Teatrale

la soffitta
Centro di promozione teatrale


STAGIONE 1999
programmi di musica

 

Ravel vocale e cameristico

9 febbraio 1999, ore 21
AULA ABSIDALE DI S. LUCIA - via de’ Chiari 23a

 

Ensemble Musica Attuale

Marieluce Erard, mezzosoprano
Thuridur Jonsdottir, flauto/ottavino
Cristina Adamo, flauto
Gaspare Tirincanti, clarinetto/clarinetto basso
Giambattista Giocoli, clarinetto
Valentino Corvino, Antonella Guasti, violini
Barbara Ostini, viola
Nicola Baroni, violoncello
Cristiana Passerini, arpa
Francesco La Licata, pianoforte/direttore

 

I brani che ascolteremo stasera sono esemplificativi della personalità eclettica di Maurice Ravel, autore di musiche dai caratteri stilistici molto differenti. La Sonatine per pianoforte e l’Introduction et Allegro per arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi, entrambe del 1905, rievocano l’eleganza e la chiarezza strutturale delle forme dell’età classico-romantica. Della Sonatine potremo ascoltare una rara trascrizione per arpa, flauto e violoncello dell’arpista Carlos Léon Salzedo, eseguita per la prima volta a Parigi nel 1914 con Salzedo all’arpa ed alla presenza di Ravel stesso, che si complimentò per l’effetto timbrico ottenuto. L’Introduction et Allegro è una composizione virtuosistica per arpa "con accompagnamento di quartetto d’archi, flauto e clarinetto", come prescritto espressamente dal compositore. Si tratta d’un Allegro di concerto in forma sonata per arpa solista più che d’un settimino nel quale gli strumenti hanno un ruolo paritario. I Trois poèmes de Stéphane Mallarmé e le Chansons madécasses sono le composizioni di Ravel più lontane dal linguaggio tonale e dalla tradizione sette-ottocentesca, e rivelano l’interesse per le correnti moderniste. A detta di Ravel, Mallarmé non è solo "il più grande poeta francese, ma l’unico, poiché ha reso poetica la lingua francese, che non era destinata alla poesia"; inoltre, il musicista ammirava nella poesia del connazionale le "visioni sconfinate ma dal disegno preciso, racchiuse in un mistero di enigmatica astrazione". Anche Claude Debussy amava Mallarmé: per una curiosa coincidenza, i due più grandi musicisti francesi dell’epoca intonarono nello stesso anno, il 1913, e all’insaputa l’uno dell’altro, Soupir e Placet futile. I Trois poèmes de Stéphane Mallarmé di Ravel suscitarono al loro apparire reazioni contrastanti: ci fu chi li collocò "tra gli esempi più interessanti di melodie moderne" e chi, al contrario, li considerò "uno tra i più strani esercizi di moderna cacofonia che sia possibile immaginare". È noto che l’organico dei Trois poèmes de Stéphane Mallarmé è il medesimo del Pierrot lunaire di Schönberg, del 1912. Nel 1931 Ravel dichiarò in un’intervista di essere "divenuto allievo di Schönberg per scrivere i Poèmes de Mallarmé e soprattutto per le Chansons madécasses, dove alla base dell’atmosfera, come nel Pierrot lunaire, c’è un contrappunto molto stretto". Composte tra il 1925 e il 1926, le Chansons madécasses, ovvero "Canti del Madagascar", intonano tre componimenti in prosa (d’amore, di guerra, e pastorale) del poeta-letterato francese del Settecento Évariste-Désiré de Parny. Sono tra i brani più innovativi di Ravel, soprattutto nell’impiego degli strumenti. In Aoua! il flauto evoca la sonorità tipica della tromba, il pianoforte quella del gong; la voce, a detta di Ravel, ha il ruolo di strumento principale. Il titolo è un grido di guerra e di ribellione degli indigeni contro la prepotenza dell’uomo bianco colonizzatore. La Berceuse sur le nom de Gabriel Fauré fu composta nel 1922 e pubblicata come supplemento al numero speciale della "Revue Musicale" dedicato alla memoria di Fauré. Precede di poco il capolavoro di Ravel per violino e pianoforte, la famosa Sonata.

 

Alessandro Musci, Nicolò Zacanelli
(primo anno DAMS)

ingresso gratuito per gli studenti

 

 

Maurice Ravel (1875-1937)

Sonate en Trio

Modéré
Mouvement de Menuet
Animé

per arpa, flauto e violoncello (trascrizione di Carlos Léon Salzedo dalla Sonatine per pianoforte)

Berceuse sur le nom de Gabriel Fauré

per violino e pianoforte

Chansons madécasses

Nahandove
Aoua!
Il est doux...

per voce, flauto, pianoforte e violoncello

* * *

Trois poèmes de Stéphane Mallarmé

Soupir
Placet futile
Surgi de la croupe et du bond

per voce, ottavino, flauto, clarinetto, clarinetto basso, pianoforte e quartetto d’archi

Introduction et Allegro

per arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi

 

L’Ensemble Musica Attuale, ad onta del nome, si distingue per la vastità del repertorio, che spazia dalla musica antica alla contemporanea, e per la multiformità degli interessi, in ambito musicale e teatrale. L’Ensemble è stato ospite in importanti sedi concertistiche nazionali ed estere, tra le quali: il "Cantiere internazionale d’Arte" di Montepulciano, l’Università "La Sapienza" di Roma, il Teatro Comunale di Bologna, il festival "Di nuovo Musica" di Reggio Emilia. Di grande rilievo è stata la realizzazione di due edizioni delle "Pépinières" europee per la musica contemporanea – svolte in collaborazione col Comune di Bologna e "Eurocréation" di Parigi –, nel corso delle quali due giovani compositori, selezionati da una giuria internazionale, sono stati ospiti della nostra città per tre mesi d’intenso lavoro in laboratorio. Il gruppo di musicisti che anima l’Ensemble ha dato vita all’omonima Associazione, attiva nel campo dell’editoria (con la rivista "Musica Attuale" e le Edizioni Agenda), della didattica, della produzione discografica, della ricerca nel campo dei linguaggi musicali contemporanei. In collaborazione con l’Accademia Filarmonica e con la rassegna di composizione "Alfeo Gigli", l’Associazione cura la rassegna di musica contemporanea "Musica Attuale", attiva dal 1990 a Bologna e in altre città italiane.


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