Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
9 febbraio 1998, ore 21 - TEATRO SAN MARTINO
Compagnia Esule
Teatro
dimostrazione di lavoro
del laboratorio di Mimo Corporeo
ALLOMBRA DEL
VULCANO
omaggio a Etienne Decroux
di
Eugenio Ravo
Etienne Decroux ha creato una grammatica corporea che non si è limitata solo allo sviluppo del Mimo Corporeo e del suo insegnamento. Ha posto le basi per una ricerca concreta che non si fermasse con lavvento della sua morte. Non ha trasmesso metodi di ricerca artistica attraverso libri o fotocopie, il cui apprendimento si poteva esaurire in pochi mesi o in qualche anno di pratica. Il suo era un lavoro di creazione minuzioso sulla persona, riproposto di volta in volta con persone diverse al fine di precisare e migliorare il movimento elaborato con pazienza ed estrema precisione. La sua rigorosità non permetteva facili improvvisate ma solo facili partenze. Un artigiano del corpo per entrare nel cuore delluomo. Come si può estrapolare da tutto ciò la sola tecnica corporea intesa come puro esercizio fisico senza considerare il processo interiore e lapprendimento del lavoro nel senso più intimo-spirituale per comprendere il reale significato dellarte del Mimo Corporeo? Decroux ha affrontato il problema del "mestiere dellarte dellattore" con un corpo non assoggettato. La sua tenacia e perseveranza non hanno paragoni: ha dedicato una vita intera alla ricerca, in solitario isolamento senza alcun sostegno e riconoscimento. Solo nell88 lUniversità di Bologna gli conferisce la laurea honoris causa in DAMS.
A quoi ça sert? (A cosa serve?) Una domanda costante che lui poneva indirettamente agli allievi per poter rispondere: non importa a cosa può servire, fatelo, forse un giorno servirà.
Etienne Decroux muore nel 91 alletà di 93 anni, nella sua casa-scuola-laboratorio "luogo di sperimentazione" a Boulogne Billancourt alle porte di Parigi, completamente abbandonato, allombra della più totale crudeltà e negligenza. Nei suoi ultimi spasmi di canti e lievi movimenti, lasciava tanta lotta umana nel sospiro di un corpo quasi inerme. La mia gratitudine gli è dovuta.