Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
5-6 aprile 1998 - Teatro S.Martino
Festival
di poesia sonora
5° Network internazionale
di sperimentazione multimediale
a cura di Enzo Minarelli e
dellArchivio 3Vitre di Polipoesia
Festival di poesia sonora (5° Network internazionale di sperimentazione multimediale) è la diretta conseguenza delle due manifestazioni promosse dal Centro Teatrale La Soffitta nellaprile scorso (YesbePoetry /SiaPoesia) e nel maggio 1995 (Strumenti a Voce) e di altri due eventi performativi realizzati sempre a Bologna, nellambito di "Bologna Sogna".
Giunto perciò alla sua quinta edizione, il Festival di Bologna si impone ormai come insostituibile punto di riferimento internazionale per la ricerca orale in poesia.
La domanda che fa muovere il festival è ancora quella che ne ha motivato lorigine: "Che cosa succede alla poesia sonora? Che cosa sta avvenendo, quali sono le nuove produzioni? E ancora un mezzo valido di comunicazione?"
E fuor di dubbio che la poesia sonora rappresenta una delle possibili risposte allimpasse che incontra la poesia lineare. Oggi più che mai il poeta sonoro si fa interprete dellassunto dei futuristi, di usare la tecnologia al fine poetico, e per certi versi il poeta sonoro realizza il loro vecchio sogno. Avendo da tempo abbandonato la pagina scritta, e con essa la pratica della scrittura, il poeta sonoro si muove nella dimensione delloralità, dove lo strumento principe è la voce, voce come corpo e voce come tecnologia. Come corpo in quanto il poeta agisce sulla scena, richiamando lattenzione su di sé e comunicando il proprio poema con tutti i suoi elementi fàtici - voce come fiato, come oralità e vocalità allo stesso tempo: come tecnologia, in quanto il poeta ha il dovere di confrontarsi con il progredire dellelettronica, e di essere fedele alla massima macluhaniana, che pretende dal poeta la sua presenza costante nel mondo dei media.
Questo rapporto con il mezzo tecnologico rende molto stimolante il lavoro del poeta sonoro, perché lelemento della voce, della sperimentazione fonetica, è il perno attorno cui ruotano gli inserimenti provenienti dagli altri campi, ossia limmagine, il movimento, la musica
Ancora una volta, questo Festival cerca di presentare la più ampia selezione di poeti, al fine di testimoniare le diversità dapproccio tuttora esistenti nella galassia della poesia sonora.
PROGRAMMA:
- 5 aprile - ore 21
Performance sulloralità e la spettacolarità poetica
Eric Andersen (Danimarca), Claudio Pozzani (Italia), Tamas St.Auby (Romania), Camillo Capolongo (Italia), Juline Blaine (Francia), Katalin Ladik (Ungheria)
- 6 aprile - ore 10-13; 15-18
WORKSHOP sulla Poesia sonora
Con Nicholas Zurbrugg (Inghilterra), Philadelpho Menezes (Brasile), Francis Edeline (Belgio), José Sarmiento (Spagna)
- 6 aprile - ore 21
Performance sulloralità e la spettacolarità poetica
Nanni Balestrini (Italia), Jaap Blonk (Olanda), Sten Hanson (Svezia), Enzo Minarelli (Italia), Philadelpho Menzes (Brasile), Josef A. Riedl (Germania)