Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Cardini

28 gennaio 1998, ore 21, SALA BOSSI

"Non dimenticar le mie parole"
canzoni di Bindi, D’Anzi, Tenco
arrangiate da Giancarlo Cardini

  GIANCARLO CARDINI, pianoforte

 

Giancarlo Cardini, pianista e compositore, ha studiato a Firenze, dove vive e lavora. È autore di musiche cameristiche, sinfoniche e di scena (queste ultime scritte per la Compagnia Teatrale "I Magazzini"), il cui stile sintetizza diatonismo e pancromatismo. Ha introdotto elementi di micro-teatro acustico sia nella produzione cameristica, sia in quella di taglio sperimentale (eventi performativi, installazioni, ecc.). Proprio sul versante della sperimentazione, è da ricordare il libro Bolle di sapone, una raccolta di mini-poesie e partiture verbali incentrate sulla percezione del quotidiano. Il suo profondo interesse per la musica leggera s’è concretizzato in alcuni lavori per pianoforte: oltre agli arrangiamenti che potremo ascoltare quest’oggi, una serie di ballabili.

Ha tenuto concerti in Europa, America del Nord e Asia (Giappone, India, Nepal). Ha al suo attivo anche numerose incisioni discografiche: tra le più recenti, opere proprie e di Cage Bussotti Castaldi Clementi Marchetti. Sul versante musicologico, ha scritto saggi riguardanti la musica contemporanea, sia "colta" che "extracolta". S’è occupato inoltre di compositori poco noti dell’Ottocento italiano, quali Giulio Ricordi, di cui ha curato la ristampa di un’antologia di pezzi pianistici, e Giovanni Rinaldi, sul quale ha scritto un saggio critico.

Insegna pianoforte al Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze.

 

"Non dimenticar le mie parole"
La canzone leggera italiana inizia a diffondersi tra gli anni Venti e Trenta, grazie all’avvento delle trasmissioni radiofoniche, e diviene presto un prodotto di consumo destinato ad un pubblico numeroso. Essa assume così un carattere nazionale, allontanandosi dalla grande tradizione della canzone napoletana. L’altro fenomeno che, assieme a quest’ultima, sostanzia la canzone italiana è il melodramma: melodie di arie celebri e formule d’accompagnamento sono ridotte a riconoscibili stereotipi e convogliate su un piano stilistico popolare e di consumo.
Il termine "arrangiamento" indica una riduzione, un libero adattamento. Ha la sua origine nella trascrizione, una procedura antica che consiste nella riscrittura d’un pezzo musicale per un mezzo fonico diverso da quello originale. Può nascere da esigenze pratiche, didattiche o commerciali, ma talvolta anche per finalità estetiche: l’autore, grazie al nuovo ambiente sonoro, diversifica e trasforma i propri mezzi espressivi. Ancora, la trascrizione viene usata al fine di riportare musiche da un ambiente sociale ad un altro, spesso per aumentarne la diffusione. Per le sue caratteristiche foniche, nell’Ottocento e nel Novecento il pianoforte è stato lo strumento privilegiato delle trascrizioni da partiture d’orchestra o da melodrammi, ad opera - per citare solo i più noti - di Mendelssohn, Brahms, von Bülow, Busoni, Ravel, ma soprattutto Liszt.
Il concerto di questa sera propone gli arrangiamenti che Giancarlo Cardini ha fatto dalle canzonette di Giovanni D’Anzi, Luigi Tenco e Umberto Bindi. Cardini attua un vero e proprio ripensamento di questi brani: egli si discosta dalla semplice armonia che solitamente sostiene la canzonetta, e introduce piuttosto sapori della musica contemporanea e di tutta quella cultura nella quale, da Schönberg in poi, le funzioni gerarchiche dell’armonia tonale e il concetto stesso di melodia sono stati scardinati. L’accompagnamento non è semplice sfondo avvolgente del tema, ma diventa esso stesso protagonista, muovendosi mediante continue alterazioni e continui sbalzi di registro. La melodia è immersa in un’atmosfera a lei estranea, ma che l’arricchisce d’un fascino sognante, quasi misterioso.

Salvatore Crapanzano, Alessia Oliva
(primo anno DAMS)

 

Canzoni di Bindi, D’Anzi, Tenco arrangiate da Giancarlo Cardini

Quattro canzoni di Giovanni D’Anzi (arr. 1997)
  • Non dimenticar le mie parole
  • Bambina innamorata
  • Ma l’amore no
  • Non partir
Tre canzoni di Luigi Tenco (arr. 1997)
  • Chi mi ha insegnato
  • Il mio regno
  • Lontano, lontano
Da Le canzoni che ho amato: omaggio a Umberto Bindi (arr. 1995)
Non so
Se ci sei
Chiedemi l’impossibile
Vento di mare
Nuvola per due
Arrivederci
* * *
Non mi dire chi sei
Il confine
Odio
Un giorno, un mese, un anno...
Ninna nanna di Natale
Il nostro concerto

Giancarlo Cardini


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