Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Corso di aggiornamento per docenti di Parma

Corso di aggiornamento per docenti di Parma

 

Cinema e letteratura

Fin dalla sua nascita il cinema ha cercato di attingere al patrimonio di racconti fornito, più o meno gratuitamente dalla letteratura. Sebbene non vi sia omologia tra linguaggio scritto-verbale e linguaggio cinematografico, ci sono somiglianze profonde, che possono aiutare a comprendere meglio le due arti. Pertanto un'analisi comparata di un testo filmico e di un testo letterario deve essere impostata su binari paralleli, senza forzare le caratteristiche dei due campi specifici in cerca di intersezioni impossibili (se non in casi straordinari).

1) Parola letteraria e parola filmica.
Quando si passa da un testo scritto a un testo filmico si passa, fra le altre cose, da una parola scritta a una parola detta. Dunque si instaura una problematica che pertiene alle relazioni fra queste due forme dell'espressione verbale. Inoltre, come a teatro (salvo che nel documentario) la parola detta è anche recitata. In questo quadro, ciò che rende particolare il cinema è che la parola detta viene incisa e, quindi, sotto un certo punto di vista, riscritta fisicamente su un nastro magnetico. Questo implica una serie di possibilità espressive, proprio sul versante che più interessa gli scrittori, quello della parola, tali da rendere il cinema un oggetto di studio privilegiato della loro ricerca.

Prof. Roberto Campari. 19/1/1998

2) Cinema e romanzo.

Era inevitabile, vista la giovane età, che il cinema finisse per essere influenzato a più riprese e in più maniere dal romanzo, la forma narrativa per eccellenza degli ultimi secoli. Quella che era più difficile prevedere, e che va attentamente valutata è l'influenza inversa esercitata dal cinema, con suo enorme apparato e il suo enorme impatto sociale, sulla letteratura. E' un percorso tortuoso che bisogna affrontare per cogliere alcuni aspetti salienti del cinema e della narrativa contemporanei che agiscono vicendevolmente, l'uno sull'altra, come catalizzatori di procedimenti.

Dott. Francesco Pitassio. 26/1/1998

3) Cinema e teatro.
Per ragioni economiche e per ragioni strutturali, il cinema relega in breve il teatro in una posizione subalterna (dal punto di vista del peso sociale). D'altra parte, la sua presenza costringe il teatro a perseguire alcune sue vocazioni naturali abbandonandone altre, mentre, dall'altro lato, le nuove frontiere teatrali inducono il cinema a specializzarsi in determinate direzioni. Questo percorso di massima viene poi continuamente contraddetto da una serie di opere e di artisti che passano dall'uno all'altro con assoluta naturalezza.

Dott. Roy Menarini. 9/2/1998

4) Cinema e poesia.
Quella di fare poesia attraverso il cinema è stata sempre una delle principali e immediate ambizioni dei primi cineasti. Si è subito avvertito che una delle caratteristiche della nuova arte era proprio una certa poeticità intrinseca, una sorta di innata capacità di rivelare quanto c'è di poetico nelle cose. Numerosi poeti e registi si sono soffermati sull'argomento elaborando delle personali poetiche o indicando possibili strade di sperimentazione: dal surrealismo al realismo poetico, dal cinema di poesia di Pasolini o Bernardo Bertolucci agli esperimenti di poesia al cinema condotti da Godard, Duras, Rohmer o Giuseppe Bertolucci.

Dott. Marco Bertozzi. 16/2/1998

 

Analisi di Film
Il giardino dei Finzi Contini
Dott. Roy Menarini. 23/2/1998
Il mistero del falco
Dott.ssa Monica Dall’Asta. 2/3/1998
Gli uomini preferiscono le bionde
Dott. Guglielmo Pescatore. 9/3/1998

Ritorno alla pagina precedente

Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna