Dottorato in Studi teatrali e cinematografici
coordinatore Marco De Marinis       

CONFERENZE/PRESENTAZIONE LIBRI
a cura di Marco De Marinis


20 febbraio-27 novembre 2009
METODOLOGIE DI RICERCA I-II
L’ATTORE, LA SCRITTURA, LA SCENA

 

   

 

12 marzo 2010, ore 16 
Dipartimento di Musica e Spettacolo  
Salone Marescotti 

via Barberia, 4
 
ingresso libero 


Conferenza di Anna Barsotti

Presentazione del volume
La lingua teatrale di Emma Dante
“mPalermu”, “Carnezzeria”, “Vita mia”
[ETS 2009]


 Obbligo di frequenza per i Dottorandi di Teatro  

È la prima monografia critica su Emma Dante, autrice-regista contemporanea, fondatrice nel 1999 della Compagnia Sud Costa Occidentale a Palermo, ma già molto affermata sul piano nazionale e soprattutto internazionale. La prospettiva della "lingua teatrale" implica un doppio sguardo, sui testi e sugli spettacoli della sua "Trilogia della famiglia siciliana" (mPalermu, Carnezzeria, Vita mia), nucleo assodato per omogeneità e per riconoscimenti. Lingua anche come polifonia variabile di dialetto e italiano, elaborata per e attraverso la scena, a partire dai corpi e dalle voci degli attori-personaggi, dal luogo di formazione e d'incontro con gli spettatori.
E' un libro double face; incorniciato da una premessa storico-semantica, che ricongiunge il caso Emma Dante ai precedenti paradossi artistici dei siciliani (da Verga a Sciascia, da Pirandello a Joppolo), e dai percorsi biografico-artistici di questa autrice del 2000, nata e ritentata dall'attorialità. Può essere letto anche a rovescio: il racconto degli spettacoli, nel cui spazio visivo e sonoro il fenomeno teatrale si realizza, consente di rivisitare per continui richiami la drammaturgia "mobile" dei testi, mediante il confronto fra edizioni a caldo, copioni e riscritture per la stampa.
L'indagine affronta le relazioni pericolose fra oralità, scrittura e immaginazione, perciò le due parti centrali del saggio si integrano o si rispecchiano a vicenda. Così come l'appartenenza del lavoro della Dante e del suo gruppo al contemporaneo teatro di ricerca svela la necessità di rapporti radicati, ed estremi, con la tradizione del Sud e della Sicilia, attraverso le metamorfosi che la nostra epoca impone a tematiche antropologiche e archetipiche.

Anna Barsotti è docente di Discipline dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. Ha prodotto studi sul rapporto lingua-dialetto dal teatro di Verga e di Capuana alla nuova drammaturgia napoletana, su De Roberto, Marco Praga, d’Annunzio, Bontempelli, Scarpetta, Viviani, sulla critica teatrale italiana e il ’900, ed un agile percorso da Pirandello a Fo. Fra le sue pubblicazioni, Giuseppe Giacosa e Verga drammaturgo (Premio Idi-Saint Vincent “Silvio d’Amico” 1974), Rosso di San Secondo (1978, Premio “Viani-Rosso di San Secondo” 1979), Il teatro dei “Maggi” in Toscana (1983), Futurismo e avanguardie nel teatro italiano fra le due guerre (1990, con scritti su Rosso, Cavacchioli, Vasari e Aniante). Per Eduardo drammaturgo (Bulzoni 1988-1995) ha ricevuto il Premio Nazionale di Critica “Luigi Russo”; dopo l’Introduzione a Eduardo (Laterza 1992) ha curato la nuova edizione Einaudi della Cantata dei giorni dispari (1995) e della Cantata dei giorni pari (1998) ed ha redatto il profilo Eduardo (Einaudi 2003). Ha indagato le relazioni fra tragico e comico dalla fine del Settecento alla fine del Novecento: Alfieri e la scena. Da fantasmi di personaggi a fantasmi di spettatori (Bulzoni 2001); Eduardo, Fo e l’attore-autore del Novecento (Bulzoni 2007, con riferimenti al fenomeno delle contaminazioni linguistiche).
Dirige per ETS tre collane di libri di ricerca: “Narrare la scena. Esercizi di analisi dello spettacolo” (con Federica Mazzocchi), “Il canone teatrale europeo” (con Annamaria Cascetta), “Percorsi critici fra mondo del teatro e teatro del mondo”.





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