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Dottorato
in
Studi teatrali e cinematografici
coordinatore Marco De
Marinis
CONFERENZE/PRESENTAZIONE LIBRI
a cura di Marco De
Marinis
20 febbraio-27 novembre 2009
METODOLOGIE DI
RICERCA I-II
L’ATTORE, LA SCRITTURA,
LA SCENA
ingresso libero
Presentazione del volume
Breve saggio di iconologia teatrale
Obbligo di
frequenza per i Dottorandi di Teatro
Si
tratta di una breve monografia dove si esamina un famoso bozzetto
scenografico conservato presso il GDS Uffizi con la segnatura 5282A, la
cui attribuzione a Sebastiano Serlio (1475-1554) non era mai stata
discussa. La prospettiva in cui si distinguono con evidenza alcune
architetture della Piazzetta San Marco di Venezia era stata messa in
relazione con la ristrutturazione del foro marciano da vari studiosi
(Tafuri, Zorzi, Olivato, Fossati, Onians). Il lavoro presente
identifica invece in questa immagine, sulla base di un'analisi
stilistica e iconologica e di numerosi riscontri documentari, il
progetto scenografico per una commedia di Nicolò Secco (1509 ?-1560),
nota nella versione a stampa con il titolo L'Interesse, ambientata a
Venezia e rappresentata a Milano il 30 dicembre 1548 durante le feste
in onore di Filippo d'Asburgo (poi Filippo II). Esso offre lo spunto
per indagare la personalità del Secco, capitano di giustizia,
commediografo, scienziato ed architetto dilettante, esperto di
prospettiva e di piantazioni militari, probabile autore anche del
progetto scenografico per la sua commedia. In particolare vengono messi
in rilievo i suoi rapporti con Girolamo Cardano e Tiziano Vecellio,
significativi anche in relazione alla rappresentazione della commedia.
L'analisi iconologica conferma le valenze politiche attribuite a questa
scena, in sintonia con il programma ideologico imperiale di Carlo V. Il
saggio è accompagnato da un commento a un testo poco noto: la dedica
della edizione postuma della commedia L'Interesse (Venezia, F.
Zilietti, 1581), a firma di Evangelista Ortense e in omaggio
all'attrice Vittoria Piissimi. Nella dedica è contenuta una
interessante testimonianza sulla educazione della Piissimi, che integra
la biografia lacunosa di una tra le prime grandi attrici
professioniste, e dà un significativo contributo alla questione della
comparsa delle donne attrici sulle scene.
Maria Ines Aliverti
è professore associato di Discipline dello Spettacolo presso
l’Università di Pisa dove tiene corsi sulla scenografia e l’iconologia
teatrale, e sulla regia del ‘900 nel Corso di Laurea di Cinema Musica e
Teatro. Svolge la sua ricerca presso il Dipartimento di Storia delle
Arti della stessa Università.
Formatasi, dal 1968 al 1976 nelle
università di Pisa e di Parigi (Université Paris VII), ha svolto a Pisa
gran parte della sua attività accademica. Ha collaborato in qualità di
docente con altre università italiane e straniere: University of
Leicester, Università di Genova polo Imperia, Université Paris III,
University of Mainz-IPP. E’ attualmente membro dell’école doctorale
ASSIC 267di Paris III. Ha fatto parte di programmi di ricerca nazionali
(come responsabile in programmi CNR e MIUR) e internazionali:
dell’European Science Foundation (membro del Coordination Committee
dell' European Theatre Iconography Scientific Network, 1997-2000) e
dell’University of Warwick - Centre for the Study of the Renaissance
(membro del comitato direttivo del programma di ricerca Europa
Triumphans 1998-2004).
Ha partecipato come relatore a molti colloqui
internazionali, e ha pubblicato in Italia e all’estero numerosi lavori
(sulla regia del ‘900, in particolare su Jacques Copeau e su Gordon
Craig, sul teatro e le feste di corte di ‘500 e ‘600, sul teatro
francese e inglese del ‘700). Il suo principale apporto di metodo
riguarda l’iconografia e l’iconologia del teatro e dello spettacolo,
campo di ricerca alla cui fondazione ha contribuito con studi
considerati pionieristici.
Programma completo delle attività