Dottorato in
Studi teatrali e cinematografici
coordinatore Marco De
Marinis
NUOVA TEATROLOGIA, NUOVI TEATROLOGHI
CONFERENZE/PRESENTAZIONE LIBRI
a cura di Marco De Marinis
26 giugno, ore 17
Laboratori DMS - Auditorium
Conferenza
di FRANCESCA BORTOLETTI
Presentazione del volume
Egloga e spettacolo
nel primo Rinascimento
Da Firenze alle corti
[Bulzoni, 2006]
ingresso libero
Il mito nello
spettacolo di corte primo rinascimentale passa anche attraverso le
storie dei pastori, i loro canti, le danze e le fughe delle ninfe, gli
inseguimenti e le caccie, che animano l’egloga evocando scenari di
rappresentazione antichi e moderni per mezzo dell’allegoria e della
maschera del pastore-cantore alla lira. Questo libro affronta la
questione assai dibattuta dell’egloga rappresentativa, che, come la
maggior parte dei fenomeni legati alla sfera dell’intrattenimento e
dello spettacolo del Quattrocento, è stata appiattita dalla
storiografia sugli ‘sviluppi’ del secolo successivo e, nel caso
specifico, sulla definizione cinquecentesca del dramma pastorale in
termini vitruviani e aristotelici. Cambiando invece prospettiva, il
presente lavoro, riconduce le esperienze egloghistiche maturate nel
Quattrocento entro un quadro di acceso sperimentalismo sulla poesia
recitativa e su espressioni dell’intrattenimento e della produzione
spettacolare del tutto peculiari del periodo, rintracciando nuove linee
di connessione tra egloga e teatro.
“Egloga e spettacolo” ricompone la vicenda dell’egloga volgare quattrocentesca in due atti e due intermezzi, racchiusi da un prologo e da un epilogo. Muove da Firenze, da Siena e dai poeti di età laurenziana, dove il recupero, unicamente lirico, dell’egloga si connette con la sperimentazione sul verso volgare e con un’idea nobilitata di prassi recitativa. Lo studio prosegue inseguendo l’epidemia bucolica lungo tutta la penisola e giungendo a Ferrara e nelle altre corti del Centro-Nord, dove il secondo atto dell’esperienza egloghistica quattrocentesca si consuma entro le dinamiche culturali della festa e dello spettacolo di corte. Due divagazioni poste a mo’ di intermezzi sospendono la narrazione della vicenda pastorale quattrocentesca: la prima attraverso i testi lirici e le scritture poetiche; la seconda attraverso il profilo biografico del cantore e attore Serafino Aquilano e delle sue performances. Con l’epilogo l’intera vicenda si ricompone nuovamente e nel ri-tracciare il percorso fatto mira a distinguere e localizzare le tensioni e gli esiti di un processo di deduzione del materiale lirico pastorale nelle convenzioni di una drammaturgia atta alla scena e allo spettacolo di corte. Per fissare moduli e tecniche del rappresentare che divengono modello alternativo al repertorio comico e tragico. O per ricadere, infine, nella scrittura letteraria o nell’iconografia del mito.
Francesca Bortoletti ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna e il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance (CESR) de l’Université de Tours. Ha ottenuto un assegno di ricerca presso l’Università di Bologna, dove attualmente svolge attività didattica e di ricerca. Insegna Storia dello Spettacolo presso l’Università di Ferrara. Fa parte della redazione della rivista “Culture Teatrali”. Ha pubblicato saggi sulle culture e pratiche rappresentative rinascimentali in riviste e volumi italiani e stranieri. Ha curato gli atti del convegno internazionale di studi su Fabrizio Cruciani e gli studi teatrali, oggi (in “Culture Teatrali”, nn. 7/8, 2002-2003) e insieme a Eugenia Casini Ropa il volume Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano (Macerata, Ephemeria, 2007).
“Egloga e spettacolo” ricompone la vicenda dell’egloga volgare quattrocentesca in due atti e due intermezzi, racchiusi da un prologo e da un epilogo. Muove da Firenze, da Siena e dai poeti di età laurenziana, dove il recupero, unicamente lirico, dell’egloga si connette con la sperimentazione sul verso volgare e con un’idea nobilitata di prassi recitativa. Lo studio prosegue inseguendo l’epidemia bucolica lungo tutta la penisola e giungendo a Ferrara e nelle altre corti del Centro-Nord, dove il secondo atto dell’esperienza egloghistica quattrocentesca si consuma entro le dinamiche culturali della festa e dello spettacolo di corte. Due divagazioni poste a mo’ di intermezzi sospendono la narrazione della vicenda pastorale quattrocentesca: la prima attraverso i testi lirici e le scritture poetiche; la seconda attraverso il profilo biografico del cantore e attore Serafino Aquilano e delle sue performances. Con l’epilogo l’intera vicenda si ricompone nuovamente e nel ri-tracciare il percorso fatto mira a distinguere e localizzare le tensioni e gli esiti di un processo di deduzione del materiale lirico pastorale nelle convenzioni di una drammaturgia atta alla scena e allo spettacolo di corte. Per fissare moduli e tecniche del rappresentare che divengono modello alternativo al repertorio comico e tragico. O per ricadere, infine, nella scrittura letteraria o nell’iconografia del mito.
Francesca Bortoletti ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna e il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance (CESR) de l’Université de Tours. Ha ottenuto un assegno di ricerca presso l’Università di Bologna, dove attualmente svolge attività didattica e di ricerca. Insegna Storia dello Spettacolo presso l’Università di Ferrara. Fa parte della redazione della rivista “Culture Teatrali”. Ha pubblicato saggi sulle culture e pratiche rappresentative rinascimentali in riviste e volumi italiani e stranieri. Ha curato gli atti del convegno internazionale di studi su Fabrizio Cruciani e gli studi teatrali, oggi (in “Culture Teatrali”, nn. 7/8, 2002-2003) e insieme a Eugenia Casini Ropa il volume Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano (Macerata, Ephemeria, 2007).
Programma completo delle attività