Dottorato in
Studi teatrali e cinematografici
coordinatore Marco De
Marinis
MAESTRI / ALLIEVI
CONFERENZE/PRESENTAZIONE LIBRI
a cura di Marco De Marinis
2 aprile, ore 16
Laboratori DMS - Auditorium
Conferenza
di ANTONIO ATTISANI e MARIO BIAGINI
Presentazione dei volumi
Opere e Sentieri I - Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richard
Opere e Sentieri II - Jerzy Grotowski. Testi 1968-1998
Opere e sentieri III - Testimonianze e riflessioni sull'arte come veicolo
ingresso libero
Il nome di Jerzy
Grotowski è noto in tutto il mondo, ma a questa fama non corrisponde
una vera conoscenza delle sue opere. Una lacuna sostanziale è quella
che riguarda il Workcenter da lui fondato in Italia nel 1986 e infine
affidato a Thomas Richards. Nel progetto triennale 2003-2006,
intitolato Tracing Roads Across, questa ultima “opera” di Grotowski si
è fatta conoscere più in profondità in diversi paesi.
A chiusura e coronamento del progetto, nell’ambito di una dimensione riflessiva ad esso inscindibilmente connessa, viene presentata ora un’iniziativa editoriale a cura di Antonio Attisani e Mario Biagini, costituita di tre volumi autonomi ma di concezione unitaria: il presente, Opere e sentieri I – Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; Opere e sentieri II – Jerzy Grotowski. Testi 1968-1998 e Opere e sentieri III – Testimonianze e riflessioni sull’arte come veicolo. Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards ha voluto così rendere disponibili a studiosi e studenti, operatori teatrali e culturali sia una serie di documenti sull’attuale stato dei lavori, sia alcuni testi di Grotowski che, soprattutto se considerati sullo sfondo delle attività in corso, conservano una bruciante attualità, sia infine una scelta di testimonianze di studiosi e artisti che colgono l’impatto del Workcenter nel quadro della cultura non solo teatrale di questi anni.
Opere e sentieri I – Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, vuole informare e riflettere su numerose creazioni del Workcenter da un punto di vista interno o il più vicino possibile al lavoro. Perciò, oltre alle varie e ricche riflessioni di Thomas Richards e Mario Biagini, rispettivamente direttore artistico e direttore associato del Workcenter, ospita le analisi di alcuni dei ricercatori che sono stati fra i più assidui frequentatori del progetto Tracing Roads Across, Antonio Attisani, Kris Salata e Lisa Wolford Wylam.
Opere e Sentieri II - Jerzy Grotowski. Testi 1968-1998, propone una raccolta di testi di Jerzy Grotowski, scelti alla luce del loro stretto legame con i temi trattati nel primo e nel terzo volume, Opere e sentieri I e Opere e sentieri III. Si tratta per lo più di scritti finora difficilmente reperibili, distribuiti in varie pubblicazioni, e di alcuni inediti in italiano. Tutti sono stati attentamente rivisti, reintegrati di eventuali tagli e in certi casi nuovamente tradotti, rimediando ad alcune sviste delle edizioni precedenti e soprattutto aggiornandoli sulla base delle ultime redazioni corrette da Grotowski. Senza dubbio, la produzione teorica di Grotowski merita di essere accuratamente edita e conosciuta; qui, vengono proposti quei contributi che al Workcenter e ai suoi interlocutori di oggi sembrano particolarmente attuali e in specifica relazione con il contenuto di Opere e sentieri I e III. I motivi di pertinenza sono diversi: vanno dalle questioni dell’etica, della responsabilità artistica, della trasmissione e del rapporto con i maestri all’interazione tra lavoro teatrale e momento storico, dal lavoro sulle azioni fisiche e sui canti di tradizione alla figura del Performer. L’autonomia del Workcenter è basata su un rispetto vero e profondo per il suo creatore, su un costante confronto con la sua opera. Il lettore scoprirà come possa essere illuminante leggere Grotowski attraverso la lente del Workcenter e, viceversa, pensare il Workcenter tenendo conto degli elementi offerti dalla scrittura e dall’analisi elaborate da Grotowski nell’arco dei tre decenni coperti da questi scritti.
Il terzo volume, Opere e sentieri III - Testimonianze e riflessioni sull'arte come veicolo, che tratta su alcuni temi trasversali alla ricerca del Workcenter, con contributi di Paul Allain, Antonio Attisani, Peter Brook, Florinda Cambria, Marco De Marinis, Albert Dichy, Piergiorgio Giacchè, Sandro Lombardi, Roger Repohl, Kris Salata, Marcella Scopelliti, Ferdinando Taviani, Federico Tiezzi, Anatoli Vassiliev, e una prefazione di Carlo Sini, è in uscita in questi giorni.
A chiusura e coronamento del progetto, nell’ambito di una dimensione riflessiva ad esso inscindibilmente connessa, viene presentata ora un’iniziativa editoriale a cura di Antonio Attisani e Mario Biagini, costituita di tre volumi autonomi ma di concezione unitaria: il presente, Opere e sentieri I – Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; Opere e sentieri II – Jerzy Grotowski. Testi 1968-1998 e Opere e sentieri III – Testimonianze e riflessioni sull’arte come veicolo. Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards ha voluto così rendere disponibili a studiosi e studenti, operatori teatrali e culturali sia una serie di documenti sull’attuale stato dei lavori, sia alcuni testi di Grotowski che, soprattutto se considerati sullo sfondo delle attività in corso, conservano una bruciante attualità, sia infine una scelta di testimonianze di studiosi e artisti che colgono l’impatto del Workcenter nel quadro della cultura non solo teatrale di questi anni.
Opere e sentieri I – Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, vuole informare e riflettere su numerose creazioni del Workcenter da un punto di vista interno o il più vicino possibile al lavoro. Perciò, oltre alle varie e ricche riflessioni di Thomas Richards e Mario Biagini, rispettivamente direttore artistico e direttore associato del Workcenter, ospita le analisi di alcuni dei ricercatori che sono stati fra i più assidui frequentatori del progetto Tracing Roads Across, Antonio Attisani, Kris Salata e Lisa Wolford Wylam.
Opere e Sentieri II - Jerzy Grotowski. Testi 1968-1998, propone una raccolta di testi di Jerzy Grotowski, scelti alla luce del loro stretto legame con i temi trattati nel primo e nel terzo volume, Opere e sentieri I e Opere e sentieri III. Si tratta per lo più di scritti finora difficilmente reperibili, distribuiti in varie pubblicazioni, e di alcuni inediti in italiano. Tutti sono stati attentamente rivisti, reintegrati di eventuali tagli e in certi casi nuovamente tradotti, rimediando ad alcune sviste delle edizioni precedenti e soprattutto aggiornandoli sulla base delle ultime redazioni corrette da Grotowski. Senza dubbio, la produzione teorica di Grotowski merita di essere accuratamente edita e conosciuta; qui, vengono proposti quei contributi che al Workcenter e ai suoi interlocutori di oggi sembrano particolarmente attuali e in specifica relazione con il contenuto di Opere e sentieri I e III. I motivi di pertinenza sono diversi: vanno dalle questioni dell’etica, della responsabilità artistica, della trasmissione e del rapporto con i maestri all’interazione tra lavoro teatrale e momento storico, dal lavoro sulle azioni fisiche e sui canti di tradizione alla figura del Performer. L’autonomia del Workcenter è basata su un rispetto vero e profondo per il suo creatore, su un costante confronto con la sua opera. Il lettore scoprirà come possa essere illuminante leggere Grotowski attraverso la lente del Workcenter e, viceversa, pensare il Workcenter tenendo conto degli elementi offerti dalla scrittura e dall’analisi elaborate da Grotowski nell’arco dei tre decenni coperti da questi scritti.
Il terzo volume, Opere e sentieri III - Testimonianze e riflessioni sull'arte come veicolo, che tratta su alcuni temi trasversali alla ricerca del Workcenter, con contributi di Paul Allain, Antonio Attisani, Peter Brook, Florinda Cambria, Marco De Marinis, Albert Dichy, Piergiorgio Giacchè, Sandro Lombardi, Roger Repohl, Kris Salata, Marcella Scopelliti, Ferdinando Taviani, Federico Tiezzi, Anatoli Vassiliev, e una prefazione di Carlo Sini, è in uscita in questi giorni.
Programma completo delle attività