Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - ATTIVITA'

Dottorato in Studi teatrali e cinematografici
coordinatore Marco De Marinis        


 

20 aprile-11 giugno

Seminario interdottorale

in collaborazione con

Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna

Teatro e neuroscienze

L’apporto delle neuroscienze cognitive

a una nuova teatrologia pluridisciplinare

e sperimentale

a cura di Marco De Marinis, Francesca Bortoletti, Giulia Guiducci


20 aprile, ore 11

JOHN SCHRANZ e RICHARD MUSCAT 
Università di Malta

What it means to be Human: a Theatre Science perspective
Cosa significa essere umani: una prospettiva della Scienza e del Teatro


Sala Rossa – Scuola Superiore di Studi Umanistici

via Marsala, 26


abstract
What is it that Neuroscience and Theatre-making have in common, what could it be that each can learn from the other, and what could a reflection on this tell us with regard to what it means to be human?
It appears that the human being comes into being equipped with a grammar of action which cannot be acquired otherwise. Theatre making requires that same grammar of action to be reorganised and codified in a manner in which it can be knowingly refined – a manner which then seems to allow it to be used creatively and with an ever increasing dynamism. The cognitive sciences are providing new insights into the mechanisms that substantiate that grammar, allowing it to achieve new syntactic heights that make the word “imitation” unsuitable as a description of human action.

J.J. Schranz-R. Muscat


Cosa hanno in comune le neuroscienze e la pratica teatrale? Cosa potrebbero desumere le prime dalla seconda e viceversa? La risposta a questo quesito potrebbe dirci qualcosa su ciò che significa essere umani?
Sembra che l’essere umano nasca dotato di un’innata ‘grammatica dell’azione’ che non sarebbe altrimenti acquisibile. La pratica teatrale richiede che questa grammatica dell’azione venga riorganizzata e ricodificata in modo che sia consapevolmente raffinabile e che possa poi essere usata creativamente e con un sempre crescente dinamismo.
Le scienze cognitive stanno fornendo nuove conoscenze riguardo i meccanismi alla base di questa grammatica, permettendole di raggiungere nuovi apici sintattici, che renderebbero la parola ‘imitazione’ ormai inadatta a descrivere l’azione umana


Dipartimento di Musica e Spettacolo
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