Dopo la pausa estiva riprende l'attività didattica e di formazione del Dottorato in Studi teatrali e cinematografici con il ciclo di conferenze Nuova teatrologia, nuovi teatrologhi, coordinato da Marco De Marinis: sei incontri volti alla presentazione, per voce degli stessi autori o curatori, di alcune fra le più recenti pubblicazioni sul teatro. Dopo la presentazione di Erica Faccioli (21 giugno) del suo volume su Nikolaj Michajlovic Foregger [Bulzoni 2007], venerdì 12 ottobre ore 17, presso i Laboratori DMS riapre la serie di conferenze Elena Cervellati, che presenta il suo recentissimo libro su Théophile Gautier [Clueb 2007]. Seguiranno, come indicato nel programma qui di seguito riportato, le conferenze di Rossella Mazzaglia (26 ottobre, ore 17) con la presentazione del suo volume su Trisha Brown [L’Epos, 2007] e il numero monografico di “Culture Teatrali” [n. 14, primavera 2006] da lei curato su Danza/900; di Francesca Gasparini (9 novembre, ore 17) che presenterà il suo libro su W.B. Yeats e il teatro dell’«antica memoria» [Bulzoni, 2002]; e ancora di Matteo Casari (6 dicembre, ore 17) con la presentazione del suo testo in uscita sul Teatro no [CLUEB, 2007] e di Francesca Bortoletti (18 dicembre, ore 17) che presenterà il suo volume (anch'esso in uscita) su Egloga e spettacolo nel primo Rinascimento [Bulzoni, 2007].

Théophile Gautier (1811-1872), uomo di lettere e giornalista, è un intellettuale di primo piano nella cultura francese dell'Ottocento, di cui è vivace protagonista e attento testimone.
    Il volume rintraccia le linee del percorso estetico ed artistico di Gautier, rileva il fondamentale ruolo critico da lui rivestito per la definizione e l'affermazione di una certa idea di danza e di balletto nell'Europa dell'Ottocento, coglie la sua affermazione del corpo in movimento come opera d'arte carnale e ideale e la sua visione dello spettacolo coreutico come fonte di meraviglia, di seduzione e di conoscenza. Il farsi della storia della danza è descritto nel contesto politico e sociale della Parigi dell'epoca, con una particolare attenzione alla storia della donna e alla cultura del corpo. Un approcio fondamentale per comprendere la teoria e la rpatica del balletto ottocentesco, ma anche il ruolo ricoperto dalla ballerina nella società e la vita "dietro le quinte".
    L'autrice ha compiuto un'accurata ricerca intorno ai libretti, ai feuilletons e agli scritti letterari di Gautier, anche attraverso materiali mai tradotti in italiano e poco conosciuti (in parte riprodotti in appendice.