Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Note capitolo V

Note capitolo V

 

1. L’unisono non è consonanza perché la consonanza è armonia d’opposti, proporzione tra voci gravi e acute, unità di parti diverse. Nell’unisono invece non cè opposizione ma identità: 1 : 1.

2. Per l’interpretazione di questo passo vedi Una matematica rinascimentale cit., p. 253 sgg. Esso introduce quella rappresentazione spaziale del suono, e dei rapporti tra i suoni, che costituisce la premessa di tutta l’analisi cartesiana degli intervalli. Tale rappresentazione spaziale del suono non è altro che la proiezione geometrica del monocordo, lo strumento su cui i teorici musicali da Pitagora a Rameau e oltre, conducono le loro osservazioni e i loro calcoli teorici. D’altra parte molta parte del lessico teorico-musicale ha origine dalla spazializzazione, se così si può dire, del suono, e utilizza metafore spaziali per la sua concettualizzazione e razionalizzazione.

3. Il binario, ossia due volte uno, è il primo dei numeri, perché l’unità non è numero ma il principio dei numeri. Al binario seguirà il ternario, ossia tre volte uno, poi il quaternario, e così via.

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