Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna COMPENDIUM MUSICAE

Cartesio
Compendium musicae

Avvertenza: le [...] indicano una lacuna nella traduzione italiana.

 

VII De Quinta

Haec est consonantiarum omnium gratissima atque auribus acceptissima, ideoque illa in cantilenis omnibus quodammodo praesidere & primarium locum occupare consuevit. Vnde modi oriuntur; sequitur autem illud ex 7° praenotato: cum enim, vt ex iam dictis patet, sive ex divisione, sive ex numeris ipsis, consonantiarum perfectionem eliciamus, tres tantum proprie consonantiae reperiantur, inter quas mediam sedem obtinet, certe erit illa quae neque tam acriter vt ditonus, neque tam languide vt diapasson, sed omnium iucundissime auribus resonabit.

Rursum ex secunda figura patet, esse tria genera quintae, vbi duodecima medium locum occupat; quam ideo perfectissimam quintam esse inquiemus. Vnde sequeretur hac sola in Musica nobis vtendum fore, nisi, vt diximus in vltimo praenotato, varietas necessaria esset ad delectationem.

Sed obijcies octavam aliquando solam fine varietate poni in Musica, cum v. g. duo eandem cantilenam vnius vocis, sed vnus alio octava acutius, simul canunt; in quinta autem idem non accidit. Vnde sequi videtur, octavam omnium consonantiarum dicendam esse gratissimam, potius quam quinta.

Respondeo tamen inde potius confirmari quod diximus, quam infirmari: ratio enim quare ita octava possit poni, est quia vnisonum in se complectitur, tuncquae duae voces instar vnius audiuntur. Quod idem in quinta non accidit: huius enim termini magis inter se differunt, ideoque plenius auditum occupant. Vnde illico fastidium oriretur, si fine varietate in cantilenis sola adhiberetur. Quod exemplo confirmo: ita enim in gustu citius nos taerderet, si perpetuo saccharo & eiusmodi delicatissimis edulijs vesceremur, quam si solo pane, quem tamen non adeo, vt illa sunt, palato gratum esse nullus negat.

VII La quinta

Di tutte le consonanze la quinta è la più piacevole e gradita all’udito, perciò nelle melodie ha in genere posizione preminente e principale. Di qui nascono i modi, come segue dalla settima premessa: infatti, per trovare la perfezione delle consonanze o dalla divisione della corda o dagli stessi numeri solo tre consonanze si definiscono direttamente, e tra queste la quinta occupa la posizione intermedia, per cui la quinta è certamente la consonanza che né tanto aspramente come la terza maggiore, né tanto dolcemente come l’ottava, risuonerà più allegramente di tutte all’udito.

Dalla seconda figura è inoltre evidente che ci sono tre generi di quinta, e tra queste la 12esima occupa la posizione intermedia, perciò diremo che è questa la quinta più perfetta. Ne seguirebbe che di questa solamente si dovrebbe far uso in musica se invece, come è detto nell’ultima premessa, la varietà non fosse necessaria per il fine del piacere.

Ma mi obietterai che talora l’ottava è usata da sola in musica, senza varietà, ad esempio quando due voci cantano insieme la stessa melodia d’una sola voce, ma all’ottava più acuta, cosa che non avviene nella quinta. Sembra perciò seguirne che non la quinta, ma l’ottava dovrebbe essere la più gradevole delle consonanze.

Rispondo che questo conferma e non contraddice quanto s’è detto. La ragione per cui l’ottava può essere usata così è perché contiene in sé l’unisono, per cui si percepiscono due voci equivalenti a una sola. Cosa che non si verifica nella quinta, i cui estremi differiscono molto tra loro, e pertanto occupano maggiormente l’udito. Ne verrebbe dunque una monotonia fastidiosa se fosse introdotta da sola nelle melodie, senza varietà. Lo confermo con queso esempio: il palato si stancherebbe, se ci cibassimo sempre e solo di dolci e funghi molto delicati e non di solo pane, che nessuno negherà sia altrettanto gradito al palato di quelli.

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