Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna COMPENDIUM MUSICAE

Cartesio
Compendium musicae

Avvertenza: le [...] indicano una lacuna nella traduzione italiana.

 

IV De sonorum diversitate circa acutum & grave

Haec tribus maxime modis potest spectari: vel scilicet in sonis qui simul emittuntur a diversis corporibus, vel in illis qui successive ab eadem voce, vel denique in illis qui successive a diversis vocibus vel corporibus sonoris. Ex primo modo consonantiae oriuntur; ex secundo, gradus; ex tertio, dissonantiae, quae magis ad consonantias accedunt. Vbi patet in consonantijs minorem esse debere sonorum diversitatem, quam in gradibus: quia scilicet illa magis auditum fatigaret, in sonis qui simul emittuntur, quam in illis qui successive. Idem etiam proportione dicendum de differentia graduum ab illis dissonantijs quae in relatione tolerantur.

IV Diversità dei suoni circa l’acuto e il grave

Questa differenza può essere osservata in tre modi: in suoni emessi contemporaneamente da corpi diversi, in suoni emessi successivamente da una stessa voce, infine in suoni emessi successivamente da voci o corpi sonori diversi. Dal primo nascono le consonanze; dal secondo i gradi, da terzo le dissonanze che s’avvicinano maggiormente alle consonanze. Dove è chiaro che la diversità dei suoni deve essere minore nelle consonanze che nei gradi: perché infatti affaticherebbe di più l’udito nei suoni simultanei che nei successivi. Lo stesso in proporzione deve dirsi della differenza dei gradi rispetto alle dissonanze che sono ammesse per relazione tra voci e strumenti.

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