Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
Consigli
Cattedra
di Storia della Musica DAMS
Prof. Giuseppina La Face Bianconi
Consigli per l'ascolto e per l'esame della partitura
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Consigli per l’ascolto
Musica vocale e/o strumentale
In particolare, per i brani con voci
Consigli per l’esame della partitura
Musica vocale e/o strumentale
In particolare, per i brani con voci
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Alcuni consigli per l'ascolto
Musica vocale e/o strumentale:
-
organico vocale e/o strumentale: composizione; organizzazione (compatta/differenziata;
soli/tutti); riconoscere eventuali voci e/o strumenti solisti;
-
articolazione in tempi; loro sequenza (alternanza veloce/lento; altri criteri:
ad es. tempi di danza, di marcia ecc.);
-
elementi ricorrenti all’interno del singolo tempo (temi, motivi, effetti
vocali o strumentali particolari);
-
elementi ricorrenti tra i tempi (temi, motivi, effetti vocali o strumentali
particolari);
-
temi ricorrenti riconoscibili (marcatamente cantabili/ritmici/ecc.);
-
temi legati ad uno strumento, ad un gruppo di strumenti;
-
articolazione periodica del tema;
-
effetti dinamici particolari (alternanza piano/forte, crescendo,
ecc.);
-
tessitura acuta/grave;
-
attacco perentorio/graduale;
-
conclusione in crescendo / in smorzando;
-
metro e ritmo costanti/mutevoli all’interno del singolo tempo;
-
tempo binario/ternario;
-
profilo complessivo del singolo tempo: tendenzialmente omogeneo/contrastante;
-
carattere neutro/distinto (euforico/disforico, affermativo/interrogativo,
ecc.), costante/ mutevole.
In particolare, per i brani con voci:
-
accertare la fonte, l’autore (coevo/anteriore), la natura (poesia/prosa),
il genere letterario (lirico/epico/drammatico), la destinazione originaria
(poesia per musica/autonoma), la forma metrica, il contenuto del testo;
-
corrispondenza/divergenza tra l’articolazione formale (metrico-sintattica)
del testo e l’articolazione formale della composizione;
-
una voce / tante voci (tante voci omogenee/differenziate);
-
rapporto tra voci e strumenti (consentaneo/contrapposto);
-
testo molto/poco intelligibile;
-
enunciazione sillabica/melismatica del testo;
-
testo enunciato di lungo / con ripetizioni (se sì, di che tipo);
-
presenza/assenza di figure melodiche allusive (alto/basso, salire/scendere,
lento/veloce, diritto/tortuoso, ecc.);
-
effetti fonetici particolari (bisbigliato/urlato);
-
ruoli vocali dei personaggi;
-
voci maschili, femminili; falsettisti; ruoli en travesti.
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Consigli per l’esame della
partitura
Musica vocale e/o strumentale:
-
organico vocale e strumentale: composizione; organizzazione (compatta/differenziata;
soli/ tutti); riconoscere eventuali voci e strumenti solisti;
-
articolazione in tempi; loro sequenza (alternanza veloce/lento; altri criteri:
ad es., tempi di danza); metro (binario/ternario);
-
tonale/atonale/modale;
-
se tonale: uso del modo maggiore/minore;
-
relazioni tonali tra i tempi;
-
trattamento dell’organico: sezioni separate/congiunte; uso solistico di
archi, fiati, ecc.;
-
articolazione in parti o sezioni, e posizione delle principali cadenze
nel corso del singolo tempo;
-
ampiezza delle parti/sezioni; disposizione simmetrica/asimmetrica ecc.;
-
profilo complessivo del singolo tempo: tendenzialmente omogeneo/contrastante;
-
omoritmia/isoritmia/poliritmia;
-
percorso tonale all’interno del singolo tempo;
-
brano poco/molto modulante;
-
temi ricorrenti riconoscibili (marcatamente cantabili/ritmici/ecc. );
-
organizzazione melodica per gradi / per salti;
-
uso di cantus firmus e altri materiali tematici o motivici: in funzione
evocativa/ allusiva/strutturale/ecc.;
-
effetti dinamici particolari (alternanza piano/forte, crescendo;
ecc.);
-
metro e ritmo costanti/mutevoli all’interno del singolo tempo;
-
congruenza/incongruenza tra accenti metrici e/o prosodici del testo e accenti
metrico-ritmici della musica;
-
uso delle dissonanze; andamento cromatico/diatonico;
-
articolazione (temi, frase, semifrase); articolazione periodica regolare
(per es. 4+4 battute) o irregolare;
-
peculiarità del tema: per gradi congiunti / per salti, registro
grave/acuto, marcato/morbido, direzionalità ascendente/discendente
ecc.;
-
strumentazione costante/mutevole degli elementi ricorrenti, eventualmente
anche in rapporto alle diverse tonalità;
-
elementi ricorrenti all’interno del singolo tempo (temi, motivi, ritmi,
effetti strumentali particolari);
-
elementi ricorrenti tra i tempi (temi, motivi, ritmi, effetti strumentali
particolari);
-
attacco perentorio/graduale;
-
conclusione in crescendo / in smorzando;
-
altri usi particolari della dinamica;
-
carattere neutro/distinto (euforico/disforico, affermativo/interrogativo,
ecc.), costante/ mutevole.
In particolare, per i brani con voci:
-
accertare la fonte, l’autore (coevo/anteriore), la natura (poesia/prosa),
il genere letterario (lirico/epico/drammatico), la destinazione originaria
(poesia per musica/autonoma), la forma metrica, il contenuto del testo;
-
commento al testo letterario;
-
morfologia del testo poetico: versi lirici / versi sciolti, strutture strofiche,
forma metrica;
-
corrispondenza/divergenza tra l’articolazione formale (metrico-sintattica)
del testo e l’articolazione formale della composizione;
-
articolazione versi/frase musicale;
-
una voce / tante voci (tante voci omogenee/differenziate);
-
rapporto tra voci e strumenti (consentaneo/contrapposto);
-
testo molto/poco intelligibile;
-
enunciazione sillabica/melismatica del testo;
-
testo enunciato di lungo / con ripetizioni (se sì, di che tipo);
-
presenza/assenza di figure melodiche imitative (alto/basso, salire/scendere,
lento/veloce, diritto/tortuoso, ecc.);
-
nessi fra profilo melodico, armonia, figurazioni ritmiche ecc. e contenuto
letterario;
-
effetti fonetici particolari (bisbigliato/urlato/ecc.);
-
ritmo del verso / ritmo della musica.
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Questi ‘consigli’ sono stati stilati per il Corso di
Storia della musica DAMS dell’Università di Bologna da Giuseppina
La Face in collaborazione con Lorenzo Bianconi e Angelo Pompilio, e con
i suggerimenti di Loris Azzaroni, Mario Baroni, Raffaele Pozzi, Cesarino
Ruini, Gabriella Sartini, Gino Stefani.
© Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università
degli Studi di Bologna, 1999
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