Prof. Arnaldo Picchi

Il corso di Iconografia teatrale ha per scopo lo studio e l'esperienza da parte dello studente di un insieme di conoscenze e di pratiche che gli permettano di acquisire la capacità di analizzare con sistematicità i documenti visivi che derivano da una pratica scenica, o che la preparano, e che comunque ne testimoniano l'esistenza, siano essi diretti o indiretti, in ogni caso parte di un insieme in cui confluiscono documenti anche di altra natura (p. es. scritti, fonici, elettronici, ecc.), al fine di restituire l'evento in esame al suo senso contestuale e storico. In ragione di ciò, particolare attenzione verrà riservata alla messa a punto di serie iconografiche e all'osservazione del loro andamento, ponendo in rapporto tecniche di palcoscenico, scenari drammatici e arti visive.

L'esame di questi documenti verrà praticato in una doppia prospettiva:

• in ragione della loro utilità per la costituzione di apparati esplicativi di fatti scenici pregressi;
• in ragione della loro produttività nell'elaborazione registica di nuovi allestimenti.

Bibliografia obbligatoria:

1. E. PANOFSKY, Studi di Iconologia, Torino, Einaudi, 1981 (o successive);
2. C. GINZBURG, Miti emblemi spie, Torino, Einaudi, 1986 (o successive);
3. AA.VV., L 'Ombra delle Muse. Spettacolo e Arti visive, Reggio Emilia, Tecnostampa, 1994;
4. AA.W., Immagini di Teatro, "Biblioteca teatrale", 37-38, Gen-giu, 1996;
5. AA.VV., Studi di iconografia teatrale, "Quindi", ott. 1997 (in corso di stampa);
6. A. PICCHI, Per Fedra, Porretta Terme, I Quaderni del Battello Ebbro, 1997.

Per sostenere l'esame di Iconografia teatrale lo studente dovrà presentare una lesina scritta su un argomento iconografico concordato con il docente; detto elaborato dovrà essere presentato almeno quindici giorni prima dell'appello di esame prescelto.