Teatro - Laboratori curriculari 2007-2008
Laboratorio di regia 1
STRADA MAGGIORE 49, VIA FONDAZZA 36
ambientazioni per Arcangeli, Morandi di Roberto Roversi
coordinato da Giuseppe Liotta e condotto con Massimiliano Cossati
Conoscenza
Si intende, attraverso questo laboratorio, proporre agli studenti una
percorso trasversale tra teatro, pittura, video, installazione. Il
lavoro si divide in tre sezioni: nella prima, le tecniche della regia
– attore, testo, spazio, luce, musica, intarsio, punctum –
una volta teorizzate potranno essere da ognuno discusse e adeguate alle
specificità di un tema drammatico espresso per emozioni
silenziose, ‘famiglie di segni’, quali le pitture di
Morandi, gli scritti di Arcangeli, le forme del dialogo di Roversi. Si
stringono i termini del rapporto tra teatro e arti visive
contemporanee. Nella seconda sezione si proporranno esercizi di analisi
iconologica e iconografica al fine di fornire agli studenti gli
strumenti necessari per la costruzione di una serie, un montaggio
coerente di immagini, testi, oggetti, effetti. Nella terza parte,
attraverso esempi concreti ed esercizi pratici si indagherà
l'impiego dell'immagine sulla scena, i meccanismi che sottendono al suo
funzionamento, il rapporto con lo spazio, con il tempo, con la musica,
tra dimensione concreta e virtuale, le tecniche di produzione, di
proiezione e fruizione, i sistemi interattivi. A conclusione del
percorso, ogni studente proporrà e potrà realizzare un
suo progetto di installazione abitabile.
Programma
Giorgio Morandi, bolognese, è pittore di intimità,
ritualità prospettiche, solenni e misteriosi oggetti. Francesco
Arcangeli, bolognese, è critico d’arte, appassionato
interprete di quello spazio incantato, di quella pittura che è
“modo di vita”. Interpretazione inaccettabile,
incongruente, dice Morandi, secco: ‘Io non sono questo’.
L’amicizia pur profonda si rompe; il contrasto è
insanabile, e Arcangeli non riuscirà a dimenticare.
Considerazioni necessarie: chi ha il diritto di proprietà sul
senso di un’opera? Quale autonomia per il commento rispetto
all’opera che lo origina? Se la regia teatrale è di fatto
una complessa forma di commento, come si commenta con giustezza
un’immagine pittorica, una “luce fuori dal tempo”?
Roberto Roversi, bolognese è il poeta che ricompone in una
drammaturgia stereoscopica questa storia vera. Una operetta
morale che si racconta, soprattutto, per labilità e ritorni di
immagini. Inoltrandoci nella città che custodisce le visioni di
questi tre autori, potremo rintracciare lo spazio scenico, gli attori,
la storia, gli oggetti, la luce di cui si parla.
Strumenti e testi
Prima del laboratorio si consiglia vivamente la lettura di
- Francesco Arcangeli, Giorgio Morandi, Einaudi, Torino, 1981
- Francesco Arcangeli, Dal Romanticismo all’Informale. Lezioni Accademiche 1970-71, Minerva, Bologna, 2005
- Roland Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 2003
e una o più visite al Museo Morandi (la cui entrata è gratuita) presso il Palazzo Comunale di Bologna.
Si consiglia inoltre di intraprendere una ricerca personalizzata
attorno agli artisti contemporanei autori di forme d’arte
ambientale e installazioni, quali gli esponenti dell’Arte Povera (alcuni dei quali – vedi Kounellis e Paolini – hanno espressamente collaborato con registi teatrali) o del gruppo Fluxus,
Joseph Beyus, Christian Boltanski, Rebecca Horn, Annette Messenger,
etc. L’indagine può essere condotta attraverso visite a
musei di arte contemporanea, esplorazioni internet: chiavi di ricerca
per questi artisti possono essere i cataloghi e gli archivi delle
Biennali di Venezia e del festival Documenta di Kassel, dagli anni
‘50 fino ad oggi.
Metodi e verifica
Lo studente è tenuto a prendere parte attivamente ad ogni fase
del lavoro di ricerca e di produzione, con proposte personali. La
valutazione finale terrà conto della frequenza, del grado di
coinvolgimento, della presentazione di un progetto di istallazione, in
forma scritta o filmata o performativa.
Calendario
Novembre: 5, 6, 7, 8, 12, 16, 19, 20
Dicembre: 4, 10, 11, 13, 21
Gennaio: 8, 9, 11
Tutti gli incontri dalle 17 alle 19, presso Laboratori DMS - Teatro
Laboratorio di regia 2
L'EDUCAZIONE FISICA DELLE FANCIULLE: LO SPETTACOLO
condotto da Giuseppe Liotta
Conoscenze
Gli studenti lavoreranno sul rapporto corpo e parola, all'interno di
una dinamica collettiva in cui il problema dello spazio sarà il
momento centrale della modalità di Regia che si vuole costruire.
Programma
Si proporranno esercizi che, ricomposti ai fini della dimostrazione pubblica conclusiva, faranno parte della rappresentazione.
Strumenti e testi
Mine-Haha, di F. Wedekind;
Il ritmo come principio scenico, a cura di Roberto Ciancarelli, Audino Editore, 2006.
Metodi e verifica
L'esperienza concreta di un Laboratorio che fa costante
riferimento ai Registi più innovativi dell'arte scenica
novecentesca, non tanto dal punto di vista storico-teorico,
bensì da quello della pratica teatrale.
Calendario
Novembre: 8, 9, 16, 22, 23 (ore 10-13), 30 (ore 14-19)
Dicembre: 6, 7 (ore 14-19 + verifica finale)
Tutti gli incontri presso Laboratori DMS – Teatro. Dove non indicato, ore 14-17.
Laboratorio di recitazione 1
IL SILENZIO
L’artigianato dell’attore nei meccanismi della commedia inglese del ‘900
Conoscenze
Il percorso laboratoriale vuole avvicinare lo studente alle dinamiche
attoriali che sottendono al lavoro individuale e di gruppo. Partendo da
una filiera di testi non sempre direttamente connessi al teatro, si
attiverà un processo di ricognizione intorno agli specifici
nuclei drammatici in gioco, al fine di connetterli con le singole
identità dei partecipanti. Attraverso l’improvvisazione,
vocale e gestuale, l’allievo avrà modo di costruire e
integrare il proprio “personaggio” e di strutturarlo
all’interno di una visione registica più ampia che lo
contiene, con brevi simulazioni di scrittura scenica.
Programma
Il silenzio, a teatro, non è il luogo del non-accadere,
bensì il luogo dell’accadere tragico. Tutti i grandi
maestri si sono confrontati con questa dimensione dell’attesa,
fornendone ciascuno una propria visione poetica densa di significati
scenici. Nel Novecento, Samuel Beckett è stato, forse più
di tutti, il grande maestro del silenzio, proprio nell’eterno
conflitto che – nei suoi grandi testi – l’attore
innesca con l’imminente perdita della parola. Partendo da questa
suggestione drammatica, che è anche un principio scenico e una
grande metafora dell’uomo, si intende innescare un processo di
ricognizione intorno all’attesa e al concetto di
“fine”, attraversando anche alcuni poeti
dell’immagine che ne hanno dato una visone poetica e concreta. A
tal scopo, durante il laboratorio saranno prodotti alcuni processi di
composizione teatrale, per plasmare quelle che nei testi di Beckett
sono indicazione testuali, in un’operatività scenica in
forma di happening.
Strumenti e testi
Si consiglia vivamente la lettura dei seguenti testi:
1 - Samuel Beckett, Teatro Completo, Einaudi;
2 - Tadeusz Kantor, Il teatro della Morte, Ubulibri;
3. Una ricognizione, a scelta dello studente, sui profili artistici e
le opere di Marcel Duchamp, Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Lucio
Fontana e Alberto Burri.
Metodi e verifica
Lo studente è tenuto a prendere parte attivamente al processo di
lavoro. Discriminante importante, ai fini della valutazione finale,
sarà la sua presenza effettiva e il grado di coinvolgimento. La
verifica coinciderà con la partecipazione all’esito
finale, che prevede la presentazione di un breve oggetto performativo.
Calendario
Novembre: 8 (ore 10-13), 9 (ore 10-13),13 (ore 17-19), 14 (ore 17-19), 16 (ore 10-13), 22 (ore 10-13), 30 (ore 10-13)
Dicembre: 13 (ore 10-13), 18 (ore 17-19), 19 (ore 17-19), 20 (ore 14-19)
Tutti gli incontri presso Laboratori DMS - Teatro
Laboratorio di promozione e ufficio stampa
COMUNICARE IL TEATRO
condotto da Massimo Marino
Conoscenza
In questo laboratorio lo studente acquisirà competenze relative
alla promozione degli eventi (spettacoli e progetti più ampi),
dalla comunicazione alla pubblicità, dal marketing alle
strategie mediatiche. Sarà rivolta particolare attenzione al
ruolo dell’ufficio stampa e quindi al rapporto fra teatro e mass
media, al giornalismo culturale e alla critica.
Programma
Il programma prevede tre parti, opportunamente intrecciate: Analisi di
funzioni, strumenti e tecniche dell’ufficio stampa: gli
interlocutori: giornali e riviste; i nuovi media; il rapporto con i
critici; promuovere l’attività di un teatro, di un
festival, di una compagnia… promozione e pubblicità; il
rapporto con il pubblico e con il territorio. Incontri con
professionisti del settore. Esercitazione pratica su un progetto per
promuovere uno spettacolo, l’attività di un teatro, di un
festival, di una compagnia, una manifestazione, una rivista.
Strumenti e testi
Fondamentali saranno le ricerche sul campo, personali e di gruppo,
avvalendosi anche di internet e di altri strumenti (periodici a stampa
e online, video, dvd, materiali prodotti da teatri, festival e
compagnie teatrali, materiale di documentazione vario).
Per una maggiore consapevolezza dei temi trattati, gli studenti dovranno approfondire la lettura dei seguenti testi:
1. Roberto Canziani, Comunicare spettacolo. Teatro, musica, danza, cinema. Tecniche e strategie per l’ufficio stampa, Milano, Franco Angeli, 2005;
2. Massimo Marino, Lo sguardo che racconta. Un laboratorio di critica teatrale, Roma, Carocci, 2004.
3. Un libro a scelta tra i seguenti: Valerio Castronuovo–Nicola Tranfaglia, La stampa italiana nell’era della TV, Bari, Laterza, 2002 (perlomeno 5 capitoli, a scelta); François Colbert, Marketing delle arti e della cultura, Milano, Etas, 2000; Ryszard Kapuscinski, Il cinico non è adatto a questo mestiere. Conversazione sul buon giornalismo, Roma, E/O, 2006; Paolo Murialdi, Storia del giornalismo italiano, Bologna, Il Mulino, 2006; Alberto Papuzzi, Professione giornalista, Roma, Donzelli, 2003; Vittorio Sabadin, L’ultima copia del New York Times, Roma, Donzelli, 2007; Riccardo Staglianò, Giornalismo.2. Fare informazione al tempo di Internet, Roma, Carocci, 2002; Sergio Veneziani, Organizzare l’ufficio stampa, Milano, Il Sole 24 ore, 2004.
Ulteriori letture saranno consigliate durante lo svolgimento del
laboratorio. I volumi indicati saranno opportunamente illustrati;
l’insegnante indirizzerà gli studenti alla scelta dei
testi.
Metodi e verifica
Il laboratorio prevede una sezione di inquadramento sul mondo
dell’informazione e dei media e sulle funzioni e il lavoro
dell’ufficio stampa e promozione, e una parte di esercitazione
pratica che simulerà, nelle sue diverse fasi, un progetto di
promozione di uno spettacolo, di una stagione, di un festival, di una
pubblicazione di settore. Il lavoro prenderà come riferimento i
campi del teatro e della danza, senza escludere possibili incursioni in
altri ambiti. Una particolare attenzione sarà riservata alle
attività e ai progetti di comunicazione del Centro di promozione
teatrale del Dms La Soffitta. La discussione, la riflessione e la parte
pratica saranno intrecciate e rimanderanno l’una all’altra.
Il confronto con alcuni professionisti dei settori considerati
fornirà un’ulteriore sponda per la consapevolezza dello
studente.La valutazione dell’apprendimento e delle
capacità degli studenti sarà continua, attraverso i
lavori di esercitazione individuali e di gruppo, le discussioni sui
temi generali e quelle con gli addetti del settore. Il corso si
concluderà con un colloquio in cui lo studente
presenterà, sotto forma di dossier, tutti i materiali prodotti,
e discuterà con il docente il percorso personale sviluppato. Lo
studente dovrà dimostrare di aver raggiunto la consapevolezza
dei problemi trattati, anche attraverso l’approfondimento dei
testi indicati in bibliografia.
Calendario
Dalle 16 alle 19 il 21/11, 28/11, 5/12, 12/12, 9/01,23/01; dalle 9 alle 12 il 30/01, 6/02, 13/0, 20/02
Laboratorio di recitazione 2
“THE REST IS SILENCE”
La tecnica attoriale attraverso i testi di Shakespeare
coordinato da Paola Bignami e condotto con Dario Turrini
Conoscenza
Il laboratorio si pone l’obiettivo di confrontare gli studenti
con la concreta pratica scenica dell’attore per scoprire le
possibilità sceniche del testo, le modalità di
comunicazione col pubblico, i particolari meccanismi strutturali,
linguistici e relazionali previsti da alcune opere di Shakespeare.
Programma
E’ ben noto che i testi di Shakespeare, oltre ad essere
capolavori assoluti, sono anche utilissimi strumenti di didattica
attoriale. Comicità e tragedia raggiungono, a volte addirittura
nello stesso testo, vette drammaturgiche e sceniche d’eccellenza
e costituiscono quindi il prezioso banco di prova di una tecnica
d’attore che non può però prescindere dalla
conoscenza delle dinamiche testuali e contestuali (spazio scenico,
contesto storico e culturale etc). Ecco dunque che il lavoro sulle
opere del Bardo d’oltremanica riesce ad unire la
possibilità di un proficuo esercizio sugli strumenti scenici
(corpo e voce) dell’attore con la necessità di conoscenza
di un universo teatrale, il Rinascimento inglese, unico e irripetibile.
Si verificherà quindi come poesia e teatro, parola e azione
fisica, personaggio e fabula possano intersecarsi e collidere, fondersi
e confliggere per esibire ancora, dopo quattro secoli, esiti scenici
straordinari.
Strumenti
Gli strumenti saranno: il corpo, la voce dell’attore, lo spazio e l’analisi testuale.
Bibliografia
L. Innocenti (a cura di): Il teatro elisabettiano, Bologna, Il Mulino, 1994
G. Melchiori, Shakespeare, Bari Laterza, 1994
M. De Marinis, In cerca dell’attore, Roma, Bulzoni, 2000
D. Turrini, Il vascello d’acciaio, in Culture Teatrali, n° 4, Bologna, I Quaderni del Battello Ebbro, primavera 2001
Metodi e verifica
Pratica di esercizi sul corpo e la voce, studio e analisi dei testi, improvvisazione.
La verifica sarà fatta sulla frequenza, sull’impegno e l’attenzione dimostrati.
Calendario
Gennaio: 8 (ore 14-17), 9 (ore 14-17), 11 (ore 14-17), 14, 15, 16, 17, 18
Tutti gli incontri presso Laboratori DMS – Teatro. Dove non indicato, ore 15-19
Laboratorio di drammaturgia 1
INTORNO AL MONOLOGO
Contenuti, elaborazioni e pratica d'un genere ai confini del teatro
condotto da Gerardo Guccini
Conoscenza
Scopo del laboratorio è fornire indicazioni di carattere sia
teorico che pratico sui rapporti fra oralità e scrittura, sulle
dinamiche compositive del monologo novecentesco, sull'utilizzo delle
esperienze personali, delle conoscenze letterarie e dei dati
informativi ai fine della narrazione diretta e in forma di monologo.
Programma
Il programma si articolerà attraverso un'alternanza di
esplicazioni didattiche ed esercizi pratici ricavati dalle poetiche di
Eduardo de Filippo, Dario Fo e Ascanio Celestini.
Strumenti e testi
Si consiglia la lettura dei seguenti testi di riferimento:
Anna Barsotti, Eduardo Fo e l'attore-autore del Novecento, Roma, Bulzoni, 2007;
Simone Soriani, Fo. Dalla commedia al monologo (1959-1969), Corazzano (Pisa), Titivillus, 2007;
Patrizia Bologna, Tuttestorie. Radici, pensieri ed opere di Ascanio Celestini, Milano, Ubulibri, 2007.
Metodi e verifica
Gli incontri, a carattere laboratoriale, prevedono un’interazione
costante tra l’insegnante, che propone spunti di riflessione e
stimoli d’azione, e gli studenti, che sono tenuti a partecipare
attivamente ad ogni fase del lavoro, mettendosi alla prova in prima
persona. I risultati conseguiti saranno verificati nel corso di
svolgimento del laboratorio sulla base della presenza e
dell’impegno dimostrato nell’affrontare le proposte
pratiche dell’insegnante.
Calendario
Gennaio: dall’8 al 18, ore 9-13, Laboratori DMS - Teatro.
Laboratorio di drammaturgia 2
DUENDE / CANTE JONDO
G. Lorca e i margini inquieti della tradizione flamenca basso-andalusa
coordinato da Gerardo Guccini e condotto con Francesca Gasparini
Conoscenza
Scopo del laboratorio è di fornire gli strumenti per una
comprensione profonda dei meccanismi di funzionamento della scrittura
poetica, vista nella sua valenza drammatica, soprattutto in relazione
al ritmo e alla musicalità del linguaggio, all’azione ad
esso interna e al rapporto con una tradizione data, attraverso le
lettura drammatizzata, la traduzione e l’esecuzione spaziale e
corporea.
Programma
Il laboratorio si concentrerà sul poema giovanile di Federico
García Lorca Poema del cante jondo (Poema del canto profondo) e
sulle conferenze ad esso correlate Arquitectura del cante jondo e Juego
y teoria del duende. Si intende verificare l’immersione inquieta
e misterica della scrittura di un poeta-adolescente nel fondo oscuro
della tradizione poetico-performativa della sua terra e i risultati in
termini di scardinamento dei canoni teatrali e poetici che essa ha
indotto. A partire dalla traduzione di alcuni brani del Poema e delle
conferenze, come scavo delle dinamiche interne al rapporto con la
tradizione, con la lingua e con la tragedia, cercheremo di ripercorrere
secondo vie del tutto personali l’esperienza lorchiana.
Strumenti e testi
Federico García Lorca, Poema del cante jondo, edición de Mario Hernández, Madrid, Alianza Editorial, 1999;(da avere all’inizio del laboratorio, si trova o si può facilmente ordinare alla Feltrinelli International)
Federico García Lorca, Gioco e teoria del duende, Milano, Adelphi, 2007.
Metodi e verifica
Gli incontri, a carattere laboratoriale, prevedono un’interazione
costante tra l’insegnante, che propone spunti di riflessione e
stimoli d’azione, e gli studenti, che sono tenuti a partecipare
attivamente ad ogni fase del lavoro, mettendosi alla prova in prima
persona. I risultati conseguiti saranno verificati nel corso di
svolgimento del laboratorio sulla base della presenza e
dell’impegno dimostrato nell’affrontare le proposte
pratiche dell’insegnante.
Calendario
Dal 23 gennaio al 22 febbraio, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 11.00, aula 7 via Mascarella
Laboratorio di critica
GLI STRUMENTI DELLA RECENSIONE
condotto da Stefano Casi
Conoscenza
Il laboratorio verte sul doppio compito della critica teatrale: saper
‘leggere’ uno spettacolo e saperne riferire. Lo studente
acquisirà da una parte una metodologia di approccio alla visione
dello spettacolo, basata sull’ampliamento dei riferimenti di base
per una sua fruizione non superficiale, e dall’altra una
disciplina della scrittura critica e della scrittura in generale.
Obiettivo è il conseguimento di un’attitudine critica
verso l’oggetto-spettacolo, propedeutica a diverse strade
professionali, in particolare scrittura critica e giornalismo;
drammaturgia; promozione teatrale.
Programma
Il laboratorio ha come oggetto la recensione teatrale intesa come luogo
in cui un dato oggettivo (lo spettacolo) e un dato soggettivo (la
reazione emotiva o il giudizio intellettuale sullo spettacolo)
interagiscono, passando attraverso la disciplina della scrittura. La
recensione come strumento di "informazione soggettiva" su un evento, a
beneficio prioritario di chi non ha assistito all’evento stesso,
è dunque la materia su cui si innestano gli oggetti prioritari
di questo laboratorio: saper ‘leggere’ uno spettacolo
attraverso un’adeguata preparazione a esso, e saperne riferire
attraverso la proprietà e correttezza della scrittura in
italiano.
Il laboratorio prevede per ciascun iscritto una prima fase di ricerca
di materiali e strumenti per un approccio consapevole allo spettacolo,
e una seconda fase di stesura di recensioni, con relativa discussione
fra tutti i partecipanti su ciascuna delle due fasi. In particolare, la
discussione sulle recensioni è rivolta alla verifica della
recensione stessa come strumento di "informazione soggettiva":
attraverso un feedback reciproco, guidato dal docente, vengono
evidenziati i punti di forza e quelli di debolezza delle singole
recensioni e, in senso generale, della recensione come genere di
scrittura.
Strumenti e Testi
Il laboratorio prevede l’individuazione di spettacoli teatrali
che gli studenti frequentanti dovranno vedere in alcuni teatri di
Bologna. Durante il laboratorio ciascuno studente dovrà vedere
(e quindi recensire) fra i 2 e i 3 spettacoli. E’ possibile
l’utilizzo di ulteriori strumenti a seconda delle
necessità, in particolare internet e video. Nel corso del
laboratorio saranno oggetto di lavoro diversi libri assegnati
singolarmente agli studenti. In particolare, durante il laboratorio
ciascuno studente dovrà leggere almeno 2-3 testi teatrali e
almeno 1-2 saggi teatrali (di varia dimensione), che costituiranno
l’apporto personale dello studente stesso al lavoro collettivo e
che saranno condivisi con gli altri attraverso proprie elaborazioni di
testi scritti o orali. Bibliografia essenziale: Massimo Marino, Lo sguardo che racconta, Roma, Carocci, 2004.
Metodi e verifica
Il laboratorio procede attraverso un lavoro individuale da confrontare
collettivamente. Ciascuno studente preparerà materiali di studio
(attraverso ricerche e letture) da sottoporre agli altri, in maniera
scritta o orale, aprendo un confronto e una discussione.
Successivamente alla visione degli spettacoli oggetto delle recensioni,
il confronto e la discussione si apriranno anche a queste ultime.
E’ considerato frequentante chi abbia partecipato ad almeno il
75% delle ore di lezione (quindi almeno 22 ore su 30). Chi per qualche
ragione non potesse raggiungere l’orario minimo per essere
considerato frequentante o chi volesse scegliere il laboratorio pur non
avendo la possibilità di frequentarlo fisicamente (per esempio
in quanto abitante fuori sede) è tenuto a concordare con il
docente un programma alternativo personalizzato per la verifica
conclusiva. La verifica si baserà sull’analisi delle
recensioni e dei materiali prodotti durante il laboratorio e sullo
studio del libro in bibliografia. Ai fini del giudizio conclusivo
saranno valutati per ciascuno studente, in ordine crescente:
l’evoluzione della scrittura critica dalla prima all’ultima
recensione; l’apprendimento del libro in bibliografia; e
soprattutto la qualità della partecipazione al laboratorio.
L’iscrizione alla verifica è automatica per tutti gli
studenti frequentanti e per quelli che hanno concordato un programma
alternativo. In nessun caso è possibile sottoporsi alla verifica
senza essere frequentante o senza aver concordato il programma
alternativo.
Calendario
gennaio: 30;
febbraio: 13, 20, 27;
marzo: 5, 19, 26;
aprile: 2, 9, 16, 23, 30;
maggio: 14, 21, 28
dal 30 gennaio al 14 maggio, ore 13-15; il 21 maggio ore 13-19; il 28 maggio ore 13-17.
tutti gli incontri presso le aule Donatoni/Ferrero, via Barberia 4.
Laboratorio di animazione teatrale
ANIMAZIONE TEATRALE O L’ARTE DI COLTIVARE IL GIOCO
condotto da Claudia Pupillo
Conoscenza
Il laboratorio si pone l’obiettivo di introdurre gli studenti
alla propedeutica del teatro, alla conoscenza delle competenze
necessarie alla realizzazione di un progetto, e alla conduzione di un
laboratorio nei differenti contesti possibili.
Programma
Il corso vuole essere un’occasione per aprire la strada alla
riflessione su cos’è l’animazione, a chi si rivolge
e quale è la sua pratica, tenendo conto degli sviluppi e delle
ambiguità che hanno riguardato la figura dell’animatore
negli ultimi decenni. Dovendo circoscrivere l’ambito si tratta di
interrogarsi sull’anima del teatro a partire dalla sua
‘grammatica’, e attraverso un esempio pratico, di
ipotizzare un percorso di base utile per capire le competenze
necessarie per la conduzione di gruppi di lavoro nella dimensione del
laboratorio teatrale. Si tratta in definitiva di prepararsi a una nuova
consapevolezza di se stessi, e di se stessi nello spazio
all’interno di un gruppo, uno spazio in cui gli individui sono
coinvolti nella loro globalità psico-fisica, e in cui quello che
avviene è puramente un mettersi in gioco, uno spazio-tempo
dedicato a una nuova modalità di comprendere e conoscere e
quindi di comunicare.
Strumenti e testi
Eventuali letture di supporto all'esperienza pratica verranno indicate durante il corso. Proiettore video e DVD Lettore CD.
Si consiglia di leggere i seguenti testi:
Rodari G., Il libro degli errori, Einaudi, Torino, 1993.
Perissinotto L., In Ludo. Idee per il teatro a scuola e nella comunità, Armando, Roma, 1998.
Perissinotto L., Teatri a scuola, Utet, Torino, 2001.
Perissinotto L., Animazione teatrale. Le idee, i luoghi, i protagonisti, Carocci, Roma, 2004.
Metodi e verifica
Il laboratorio ha carattere teorico-pratico. La verifica del lavoro
svolto dagli studenti si realizza nel corso del laboratorio stesso con
una prova finale a conclusione del corso. L’attenzione
dedicata al lavoro e la partecipazione avranno un’importanza
fondamentale per quanto riguarda la valutazione finale di ogni singolo
studente.
Calendario
Marzo: 17, 18, 19, 26, 31;
Aprile: 1, 14, 15, 16, 18
Tutti gli incontri ore 10-13, presso Laboratori DMS - Teatro
Laboratorio di Danza
CORPO DANZANTE: LUOGO DELLA CONTAMINAZIONE
coordinato da Eugenia Casini Ropa e condotto con Simona Bertozzi
Conoscenza
La “centralità” del corpo in quanto prodotto
finale di una commistione di codici stilistici caratterizza e
stimola radicalmente l’attuale percorso di ricerca e
sperimentazione della danza contemporanea occidentale. Le sue
modalità di comunicazione fisica sono sempre più il
frutto di una simbiotica convivenza e metabolizzazione dinamica di
elementi estrapolati da altri contesti geografici e culturali con le
necessità del tessuto sociale e storico che le produce.
Programma
Sul filo conduttore della contaminazione culturale rispetto alla
coscienza e all’utilizzo del corpo del danzatore
contemporaneo, nel percorso di lavoro verranno avvicinati i problemi
della formazione (autocoscienza corporea) e della
composizione creativa.
Con lo sguardo rivolto alla “danza di strada” e alle
sue fonti più dirette (capoeira, danze di espressione
africana, cultura hip hop) così come a discipline
orientali (yoga, tai chi chuan, aikido), se ne individueranno alcune
fondamentali consonanze con elementi propri alle tecniche della
“nuova danza” (floor work, release technique, contact,
tecniche posturali). Attraverso percorsi di ripetizione e
improvvisazione, si giungerà ad individuare strutture
compositive in cui la relazione funga da stimolo emotivo e fisico
(sfida, lotta simulata, gioco, auto-affermazione ecc.)
Strumenti e testi
Eventuali letture di supporto all'esperienza pratica verranno indicate
durante il laboratorio. Proiettore video e DVD Lettore CD
Metodi e verifica
Il laboratorio ha carattere pratico-sperimentale. La verifica
dell'apprendimento si realizza nel corso del laboratorio stesso,
valutando il livello di applicazione e di comprensione delle lezioni.
Al termine del laboratorio si svolgerà inoltre un colloquio
individuale sull'intera esperienza.
I partecipanti dovranno indossare abiti da training e scarpe da ginnastica.
Calendario
Marzo: 17, 18, 19, 26, 27, 28, 31
Aprile: 1
L'orario è sempre 14-18, eccetto il 28 marzo, ore 10-13, presso Laboratori
DMS - Via Azzo Gardino, 65/a
Laboratorio di recitazione 3
NINFA
Energia-tempo delle immagini e dinamiche del corpo
coordinato da Paola Bignami e condotto con Vanda Monaco Westersthal
Conoscenza
Partendo dalle rivoluzionarie osservazioni di Aby Warburg sulle
immagini della Ninfa, e sulla relazione fra immagine memoria e
sguardo, gli studenti acquisiranno conoscenze pratiche e teoriche
sull’esperienza del corpo in rapporto alle immagini: siano fisse,
in movimento su uno schermo o in movimento nello spazio scenico.
Inoltre creando immagini e parole con i loro corpi, gli
studenti sperimenteranno alcune dinamiche mente-corpo ispirate
alle recenti teorie sulle intelligenze multiple e sulla emotional
intelligence di Howard Gardner.
Programma
Gli studenti saranno messi in rapporto con una serie di immagini
dall’antichità a Internet, e lavoreranno praticamente
sulla ossessione, la ripetitività, il tempo e il ritmo.
Strumenti e testi
Lo spazio scenico, nella sua concretezza, immagini a stampa e
proiezioni, musiche registrate. Gli studenti dovranno indossare abiti
che consentano libertà di movimento.
Si consiglia vivamente la lettura dei seguenti testi:
Georges Didi-Huberman, Ninfa Moderna, il Saggiatore, 2004;
Roberto Calasso, La follia che viene dalle Ninfe, Adelphi, 2005;
Vladimir Nabokov, Lolita, Milano, Adelphi.
www.vicemagazine.it
Le immagini del magazine Vice. Vice è mensile ed è anche
reperibile nel negozio Il Disco d’ Oro in via Galliera vicino
all’incrocio con via de’ Falegnami. Altre indicazioni
bibliografiche e altro materiale didattico saranno indicati e/o forniti
nel corso del laboratorio
Metodi e verifica
Le pratiche e i modi di lavoro sono mirati ad ottenere la massima
mobilitazione del corpo, della voce, della mente e delle emozioni degli
studenti nonché la consapevolezza del processo di apprendimento
e creativo che stanno attraversando. Lo studente è tenuto a
prendere parte attivamente al processo di lavoro. Discriminante
importante, ai fini della valutazione finale, sarà la sua
presenza effettiva e il grado di coinvolgimento. La verifica e la
valutazione dei risultati ottenuti sarà un evento scenico
aperto al pubblico.
Calendario
Dal 12 maggio al 6 giugno, da lunedì a venerdì, ore 10-13, presso Laboratori DMS – Teatro
Laboratorio di Scenotecnica e illuminotecnica
TACE
Il laboratorio in quest’anno
accademico 2007/2008 TACE; chi fosse in debito d’esame avendolo
messo in programma gli anni precedenti, può ottenere il
voto, sostenendo un esame con il seguente programma:
Benedetta Dalai, ABC della scenotecnica, Audino, Roma, 2006
Neil Fraser, Progettare la luce, Audino , Roma, 2005
Relazione scritta su uno spettacolo della stagione in corso
Per ulteriori chiarimenti rivolgersi alla docente prof. Paola Bignami durante gli orari dei suoi ricevimenti
Laboratorio di Teatro d’animazione
TACE
Il laboratorio in quest’anno accademico
2007/2008 TACE; chi fosse in debito d’esame avendolo messo
in programma gli anni precedenti, può ottenere il
voto, sostenendo un esame con il seguente programma:
Cipolla, Alfonso - Moretti, Giovanni, Commedianti
figurati e attori pupazzani : testimonianze di moralisti e
memorialisti, viaggiatori e cronisti per una storia del teatro con le
marionette e con i burattini in Italia, Torino, SEB 27, 2003.
Bread & Puppet, La cattedrale di cartapesta,
a cura di Andrea Mancini ; scritti di John Bell ... [et al.] ; con 32
pagine fuori testo di foto di Maurizio Buscarino, Corazzano,
Titivillus, 2002.
Relazione scritta su uno spettacolo della stagione in corso.
Per ulteriori chiarimenti rivolgersi alla docente prof. Paola Bignami durante gli orari dei suoi ricevimenti