Teatro - Laboratori curriculari 2004-2005
Laboratorio di scenotecnica e illuminotecnica 1
LO SPETTACOLO FRA ARTE E TECNOLOGIA
Coordinato e condotto da Paola Bignami, con Andrea Oliva
Le lezioni avranno come tema l’uso della luce in ambito spettacolare, e si pongono l’obiettivo di portare a conoscenza degli studenti i processi creativi partendo dall’estetica della luce, analizzata nella sua evoluzione storica anche in riferimento alle strutture tipologiche dei luoghi di spettacolo e ai diversi stili scenografici. Si analizzerà in specifico l’uso della luce nel teatro d’opera, di prosa, della danza, oltre ai principi di base per le videoriprese. La valenza estetica della luce creativa sarà rapportata alla tecnologia impiegata e ai processi produttivi, e l’analisi dettagliata di alcuni spettacoli si avvarrà dell’ausilio di immagini videoproiettate. Questi approfondimenti possono costituire uno stimolo ad orientare gli studenti verso interessi oggi poco conosciuti, indirizzandoli verso un settore di attività che può aprire concreti sbocchi professionali.
Periodo. Novembre-dicembre 2004 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 2 novembre, ore 15.30, Laboratori DMS - Teatro
Laboratorio di recitazione 1
RECITAR SCIAMANI
Coordinato e condotto da Eugenia Casini Ropa con Gianfranco Anzini
In questo laboratorio ci si avvicinerà all’azione compiuta dallo sciamano come se si trattasse di un collega - alla lontana - dell’attore. Usando uno strumento di conoscenza potente e universale – la recitazione – si tenterà di dare corpo alle partiture sciamaniche così come sono descritte da alcuni studiosi, si tratti di Mircea Eliade (Lo sciamanismo e le tecniche dell’estasi), di Remo Guidieri (Guardaroba sciamanico), oppure di Klaus Müller (Sciamanismo), tutte letture consigliate. Senza alcuna pretesa antropologica, scientifica e tantomeno magica si attingeranno dalle letture una o più “azioni rituali”, analizzandole e mettendole in scena anche in modo incompleto e frammentario, sviluppando quanto sarà possibile ciascuna delle presenze drammaturgiche che vengono messe in gioco: la musica, la danza, la narrazione, l’immedesimazione/imitazione con gli animali. Assieme alla scala a pioli, all’albero asse del mondo, all’isola circondata dalla Corrente Cosmica, alla soglia di accesso all’al di là...
Periodo. Novembre-dicembre 2004 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 12 novembre, ore 14, Sala Valdonica
Laboratorio di recitazione 2
LA SCENA DELLA PAZZIA
Coordinato e condotto da Eugenia Casini Ropa con Dario Turrini
La frequenza del tema della pazzia e del personaggio del fool nel teatro Elisabettiano (e Giacomiano) permette di intraprendere un percorso recitativo che vede esasperata la funzione di rottura dei codici, di rovesciamento semantico che coinvolge tutti i linguaggi a disposizione dell’attore. Il laboratorio si propone di tracciare un percorso didattico che coniuga l’analisi del testo (linguaggi, strutture drammaturgiche, personaggi) alla resa scenica dello stesso esaltando, per mezzo del tema della follia, quelle dinamiche di apprendimento e poi di rovesciamento dei codici che sono alla base dell’interpretazione creativa.
Periodo: novembre 2004 calendario
Durata: 30 ore
Primo incontro: 2 novembre, ore 13, Sala Valdonica
Laboratorio di danza
CORPO DANZANTE: LUOGO DELLA CONTAMINAZIONE
Coordinato e condotto da Eugenia Casini Ropa con Simona Bertozzi
Sul filo conduttore della contaminazione culturale rispetto alla coscienza e all’utilizzo del corpo del danzatore contemporaneo, nel percorso di lavoro verranno avvicinati i problemi della formazione (autocoscienza corporea) e della composizione creativa. Con lo sguardo rivolto alla “danza di strada” e alle sue fonti più dirette (capoeira, danze di espressione africana, cultura hip hop) così come a discipline orientali (yoga, tai chi chuan, aikido), se ne individueranno alcune fondamentali consonanze con elementi propri alle tecniche della "nuova danza" (floor work, release technique, contact, tecniche posturali). Attraverso percorsi di ripetizione e improvvisazione, si giungerà ad individuare strutture compositive in cui la relazione funga da stimolo emotivo e fisico (sfida, lotta simulata, gioco, auto-affermazione, ecc.). Una raccomandazione finale: i partecipanti dovranno indossare abiti da training e scarpe da ginnastica.
Periodo. Novembre-dicembre 2004 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 16 novembre, ore 14, Laboratori DMS - Teatro
Laboratorio di regia 1
ESERCITAZIONE SU CHATWIN
Condotto da Arnaldo Picchi
Il laboratorio mira a formulare un’ipotesi di trattamento registico-attoriale di alcune scene di Utz di Bruce Chatwin (Adelphi, Milano, 2002). Lo studio analitico del testo, in previsione di un suo possibile allestimento scenico, sarà condotto al confine tra un'indagine storico-critica e l'intensità espressiva che coinvolge il corpo dell'attore in scena. Un'analisi minuziosa e approfondita sulle possibilità drammatiche e sui livelli di "materialità" del testo. Durante questi incontri sono previsti esercizi preparatori di training e di improvvisazione, di recitazione e di modellatura dei personaggi del testo indicato. L’obiettivo specifico è il controllo registico dei dialoghi.
Periodo. Novembre-dicembre 2004 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 22 novembre, ore 9.15, Sala Valdonica
Laboratorio di regia 2
TRAGEDIA VS ROMANZO: L’“ERACLE” DI EURIPIDE
Condotto da Claudio Longhi
Per i complessi problemi interpretativi che solleva, la messa in scena di una tragedia greca, enigmatica testimonianza di un mondo definitivamente scomparso, rappresenta oggi una delle sfide più stimolanti che possano presentarsi ad un regista. L’accostamento registico al testo classico si fa particolarmente affascinante nel caso delle opere di Euripide nelle quali il modello tragico arcaico, di impianto eschileo, sembra continuamente trapassare verso forme più moderne ambiguamente sospese tra dramma e romanzo. Con Euripide, dunque, passato e futuro del teatro si incontrano in un equilibrio ambiguo, gravido di conseguenze sui destini delle scene occidentali. L’analisi registica dell’Eracle di Euripide, tragedia romanzesca di vendetta e follia, proposta nel laboratorio, diventerà l’occasione per spingere i frequentanti a cimentarsi con alcuni problemi nodali dell’attuale prassi teatrale quali la definizione dell’apporto che il regista può dare allo svecchiamento dei codici drammaturgici vigenti e la valutazione dei contributi che la teoria dell’interpretazione può fornire oggi allo sviluppo del linguaggio scenico, attraverso il diretto inserimento degli studenti in un percorso di prove.
Periodo. Novembre-dicembre 2004 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 23 novembre, ore 13, Sala Valdonica
Laboratorio di Teatro d’animazione
“FIGURA CHE STORIA!”
Coordinato e condotto da Giuliano Scabia con Valeria Frabetti
Se si toglie un burattino dalla scena teatrale diventa un oggetto. Se si mette un oggetto in scena e lo si tratta con regole teatrali diventa personaggio narrante, acquista “un’anima” attraverso l’animatore, che gliela trasmette con il suo corpo, la parola, il movimento e il suo stare nello spazio teatrale, creando un suo doppio. Il laboratorio è uno stimolo alla conoscenza e all’approfondimento della relazione tra animatore e oggetto nel processo creativo di narrazione teatrale. Il laboratorio prevede, oltre alla visione di spettacoli di teatro di animazione, realizzati con tecniche diverse, incontri e confronti con artisti del settore e un atelier di costruzione. Ma soprattutto il laboratorio sarà un “laboratorio di pratica teatrale”, il cui centro è l’azione del corpo dell’attore in relazione con l’oggetto inanimato, sia esso un burattino, una figura o un oggetto quotidiano.
Periodo. Dicembre 2004 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 13 dicembre, ore 14, Teatro Testoni
Laboratorio di recitazione 3
LA VOCE DEL CORPO
Coordinato e condotto da Eugenia Casini Ropa con Marco Galignano
Un percorso di orientamento per imparare ad usufruire delle potenzialità naturali del corpo, nel suo inscindibile legame psicofisico con la voce. Integrazione strutturale e dinamiche posturali, armonia corporea, rilassamento, estensione muscolare, impostazione della respirazione, sperimentazione pneumofonatoria, improvvisazione fono-dinamica: sono alcune traiettorie tecniche di base proposte dal laboratorio, per liberare l'espressività fisica e vocale, per superare le costrizioni quotidiane, alla ricerca di una fluidità corporea come principo per la sperimentazione artistica fisiologicamente corretta.
Periodo. Dicembre 2004 - gennaio 2005 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 20 dicembre, ore 16, Sala Valdonica
Laboratorio di scenotecnica e illuminotecnica 2
MATERIALI IN SCENA
Coordinato e condotto da Paola Bignami con Davide Amadei
L’analisi dell’oggetto “teatro” dal punto di vista dello scenografo. Il laboratorio intende osservare da vicino, “mettere in luce” uno degli aspetti più significativi dell’operare teatrale. Un osservatorio pratico sulle tecniche e i segreti del palcoscenico, con esempi, simulazioni e produzione di modelli operativi. Un laboratorio che vuole coniugare l’acquisizione di saperi professionali ad uno slancio creativo. I docenti coinvolti illustreranno nell'arco degli incontri tecniche di realizzazione ed uso professionale dei materiali nel teatro contemporaneo e gli studenti saranno stimolati ad inventare e realizzare modellini in scala di scenografie su temi e per spazi suggeriti dai docenti.
Periodo. Gennaio-febbraio 2005 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 10 gennaio, ore 15.30, Laboratori DMS - Teatro
Laboratorio di critica
LO SGUARDO CHE RACCONTA
Coordinato e condotto da Sergio Colomba con Massimo Marino
Scopo del laboratorio è esercitarsi a guardare a fondo uno o più spettacoli composti con metodologie diverse, a ricostruirli, analizzarli, scriverne. Si osserveranno lavori presentati nelle stagioni teatrali bolognesi, cercando di contestualizzarli con ricerche sulle tendenze della scena contemporanea (su supporti cartacei, in internet, con video e dvd). Si incontreranno alcuni artisti e operatori dell’informazione culturale. Allo studente sarà richiesto di misurarsi con diversi tipi di scrittura critica (recensioni di diversa misura, saggio, ricerche). La prova finale consiste nella preparazione di un dossier, comprendente le esercitazioni scritte svolte nel corso del laboratorio, e in un colloquio orale. I problemi della critica teatrale saranno affrontati sulla traccia del volume: Massimo Marino, Lo sguardo che racconta. Un laboratorio di critica teatrale, Roma, Carocci, 2004.
Periodo. Gennaio–marzo 2005 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 21 gennaio, ore 15.30, Aula 6
Laboratorio di recitazione 4
FRAMMENTI, FURORE E CAOS
Coordinato e condotto da Eugenia Casini Ropa con Claudia Pupillo
Se si potesse essere realmente sinceri con se stessi a quindici anni, si direbbero parole simili a quelle che leggiamo nei diari di Melissa P. e Zoe Trope. Parole estreme, sentimenti di estraneità, mancanza di reali punti di riferimento, impossibilità di comunicazione con il mondo adulto, sogni, paure, sessualità schizofrenica e arrabbiata, desiderio narcisistico di manifestarsi al mondo in modo puro, unico, originale. Proseguendo il lavoro sulle tracce di Barthes, proveremo a utilizzare teatralmente i frammenti e le forme della letteratura contemporanea del mondo adolescente. Ma infine ciò che qui diviene importante è l’invito di Barthes ad affermare comunque il discorso amoroso al di là di ogni altro discorso. Per cui cogliendo l’invito, il laboratorio, diventa lo spazio “non importa quanto esiguo”, nel quale dare voce all’affermazione. Uno spazio in cui affermare l’adolescenza come zona di confine, un’area di passaggio tra il furore e il caos.
Periodo. Gennaio–febbraio 2005 calendario
Durata. 40 ore
Primo incontro. 24 gennaio, ore 15, Sala Valdonica
Laboratorio di recitazione 5
PAROLE DI CUORE E DI COLORE
Condotto da Vanda Monaco Westerståhl
Lavorare sul massimo dell'artificio teatrale per creare, esprimere e comunicare emozioni. Questo, in estrema sintesi, il laboratorio proposto dall’attrice italo-svedese, a partire dal libretto della Traviata - popolarissima opera di Giuseppe Verdi - scritto da Francesco Maria Piave. Il colore delle voci e i possibili linguaggi del corpo ispirati alla musica, imposti dalla musica. Un confronto fra i suoni della propria voce e i suoni delle parole del libretto. Un confronto fra la propria musicalità e quella dell'opera di Verdi. Anche partendo da questi confronti, il lavoro mirerà a comporre l’evento teatrale finale. I partecipanti, fin dal primo giorno di laboratorio, lavoreranno su un tappeto musicale e scopriranno, fra l'altro il rapporto con lo spazio scenico creato dal corpo dell'attore in un confronto serrato con il suo doppio musicale. Per partecipare non occorre alcuna preparazione o competenza musicale, né avere partecipato a precedenti esperienze teatrali o musicali.
Periodo. Febbraio-marzo 2005 calendario
Durata. 70 ore
Primo incontro. 21 febbraio, ore 14, Sala Valdonica
Laboratorio di promozione e ufficio stampa
I PUBBLICI DEL TEATRO
Coordinato e condotto da Giovanni Azzaroni con Antonio Taormina
Il laboratorio intende affrontare il tema della promozione delle attività di spettacolo legata alle funzioni degli uffici stampa. Partendo dalla stesura dei comunicati, lo studio si estenderà ai piani di comunicazione riferiti agli eventi, all'utilizzo delle reti informatiche, a cenni sul marketing culturale. Particolare attenzione sarà altresì dedicata allo studio dell’audience del teatro in rapporto alle diverse tipologie di pubblico e di genere spettacolare (prosa, musica, danza ecc.). Saranno anche prese in esame le metodologie d’indagine, quantitative e qualitative, utilizzate per analizzare la domanda reale e la domanda potenziale.
Periodo. Marzo–aprile 2005 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 4 marzo, ore 9, Aula 6
Laboratorio di regia 3
SOUNDSCAPES EMILY DICKINSON
Coordinato e condotto da Claudio Meldolesi con Roberto Paci Dalò
Il laboratorio lavorerà su una pratica di regìa “espansa” dove la tradizione del teatro si incontrerà con le nuove tecnologie. Particolare attenzione verrà data al suono, alla parola e a una pratica di regìa compositiva. “Soundscape” significa paesaggio sonoro e nel corso del laboratorio una immersione nel paesaggio sonoro della città – grazie a vere e proprie esplorazioni collettive – permetterà di creare una serie di materiali drammatici per la costruzione di possibili performance. Guidati dalle parole di Emily Dickinson, il lavoro si svolgerà tra interni ed esterni e utilizzerà ampiamente tecnologie digitali. Il laboratorio è basato sul fare e si vuole creare un piccolo set/stazione di montaggio dove le varie fasi della preparazione e le diverse tecniche e tecnologie utilizzate possano coincidere con un unico luogo di azione e creazione. Dove i vari linguaggi del suono, dell’elettronica, del cinema e video insieme lavorano per costruire il Teatro. I materiali raccolti e creati verranno quindi messi in scena in tempo reale per costruire esplorativi frammenti drammatici dove saranno usati anche software per l’elaborazione in tempo reale di suono e video. Insieme ai testi di Dickinson verranno usati anche materiali teorici di Cristina Campo e John Cage. Da gennaio 2005 sarà attiva una pagina on-line con tutte le informazioni sul progetto http://giardini.sm/emily. Prima di iscriversi, è richiesto ai partecipanti di visitare il sito per rendersi conto del tipo di lavoro che si svolgerà. Non è richiesta una specifica preparazione tecnica.
Periodo. Marzo–aprile 2005 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 21 marzo, ore 9.30, Laboratori DMS - Teatro
Laboratorio di regia 4
ALL STARS & PEEP SHOW
Coordinato e condotto da Claudio Longhi con Vladimira Cantoni e Fabio Acca
Nella storia del cinema, il peep-show si identifica con quel dispositivo attraverso il quale l’osservatore poteva guardare le immagini di un breve film attraverso una speciale lente, chiuso rigorosamente nella propria solitudine. In questo modo, il suo sguardo veniva proiettato e concentrato in maniera profeticamente voyeuristica sulla sequenza di immagini. Il laboratorio intende così investigare intorno a questa modalità, crudele e necessaria, dello sguardo dello spettatore sul proprio oggetto privilegiato; ma contemporaneamente sulle modalità specifiche di abbandono dell’attore a questa vocazione del corpo, che svela tragicamente il suo statuto contemporaneo di “oggetto estremo”. Il lavoro, condotto sul filo di un’operatività teatrale performativa, condurrà i partecipanti allo svelamento del personaggio ideale di cui ciascuno è portatore, segmentandone le funzioni drammaturgiche in un gioco teatrale votato alle conflittualità del corpo nel tessuto dello spettacolo.
Periodo. Marzo–maggio 2005 calendario
Durata. 70 ore
Primo incontro. 21 marzo, ore 14, Sala Valdonica
Laboratorio di regia 5
SOTTO GLI OCCHI DELL’OCCIDENTE: LO SPETTACOLO
Condotto da Giuseppe Liotta
Prima della rivoluzione bolscevica. Una "spy story" di inizio secolo ambientata nella russia zarista da un grande narratore del Novecento come Joseph Conrad. All'interno di una trama poliziesca si muovono personaggi che sembrano possedere una forte vocazione teatrale. Uno degli obiettivi del laboratorio, giunto dopo un anno alla sua seconda e ultima tappa, sarà verificare la tenuta scenica di situazioni e figure che, procedendo nel racconto, acquistano sempre più una dimensione "tragica" di straordinaria e inquietante attualità. Nel passaggio dal romanzo alla messa in scena si individueranno i luoghi di più forte teatralità del testo, attraverso un vero e proprio lavoro di "drammaturgia della scena"; mentre per l'allestimento finale verranno ripercorse alcune modalità espressive del teatro di regia del secolo appena trascorso.
Periodo. giugno 2005 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 13 giugno, ore 14, Laboratori DMS
Laboratorio di drammaturgia
VITA E MORTE DELL’EROE CUCHULAIN
coordinato e condotto da Claudio Meldolesi con Francesca Gasparini
Un viaggio nel teatro in versi di W. B. Yeats. Attraverso l’analisi di brani tratti da At the Hawk’s Well, On Baile’s Strand, Fighting the Waves, The Green Helmet, The Death of Cuchulain, il laboratorio affronterà alcune delle problematiche salienti di un approccio, drammaturgico e pratico, ai testi: lettura, traduzione, recitazione. In una continua dialettica tra il testo e la presenza del corpo: cosa significa leggere un testo? Quindi drammaturgia della lettura: scavare le parole, sentire il ritmo, il suono, il tono: il suo proprio respiro. Possiamo trasportare quel respiro in un’altra lingua? Anche la traduzione è una nuova drammaturgia, in dialogo costante tra noi e la scrittura. Tracciare un’anatomia del testo con il proprio corpo, far parlare un testo mettendoselo addosso: non rappresentare ma interrogare, sondare, aprire spiragli. Problemi: Cosa è poesia a teatro? Decorazione o azione? Scrittura in versi e struttura dialogica: un connubio impossibile? La costruzione del personaggio in un’ambientazione eroico-mitica: il realismo della suggestione. Personaggi con la maschera: espressione delle passioni senza mimica facciale. Perché al culmine della tragedia c’è una danza?
Periodo. Aprile-maggio 2005 calendario
Durata. 30 ore
Primo incontro. 4 aprile, ore 16, Sala Valdonica
Laboratorio di animazione teatrale
ARCIPELAGO ANIMAZIONE
condotto da Loredana Perissinotto
Periodo. Febbraio 2005 calendario
Durata. 32 ore
Primo incontro. 4 febbraio, ore 10, Laboratori DMS - Teatro