I
Chirgilchin sono un gruppo di musicisti provenienti dal Tuva, piccola
regione dell’ex Unione Sovietica, situata tra la Siberia e la Mongolia.
Le popolazioni di quest’area, fino a pochi decenni fa nomadi e dedite
quasi esclusivamente alla pastorizia, usano il canto durante le diverse
attività quotidiane, oltre che nelle occasioni festive e durante le
riunioni familiari. Le tradizioni musicali del Tuva, del tutto affini a
quelle della Mongolia occidentale, sono contraddistinte dall’uso della
voce in imitazione degli strumenti e dalla produzione, da parte di un
singolo cantore, di più suoni contemporaneamente. Questa tecnica di
canto difonico (o, più propriamente, “multifonico”) è denominata
khoomii,
parola mongola che vuol dire “gola”. Il cantante intona un
profondo bordone dal suono nasale sul quale riesce ad isolare alcuni
suoi armonici in maniera tanto nitida da poter costruire con essi delle
chiare melodie pentatoniche. I Chirgilchin cantano accompagnandosi con
alcuni strumenti tradizionali, tra i quali
l’igil, una viella a due corde, il
doshpuluur, un liuto a manico lungo, e vari strumenti a percussione (in particolare campane).
Chirgilchin
are a group of musicians from Tuva, a small region tucked between
Siberia and Mongolia. People living in the area accompany everyday
activities with singing, which is also present in celebrations and
family gatherings. Tuva's musical traditions are characterized by the
use of the voice imitating instruments, and the issue of multiple
sounds simultaneaously by an individual singer. The singer begins with
a deep nasal drone on which some harmonics are isolated so nitidly that
pentatonic melodies can be then developed.
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