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INCONTRI

mar 20.11.07, h 18 • Auditorium – Laboratori DMS

Forme, supporti, cinegrafie

incontro con Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi


Per motivi di salute del regista, l'incontro con Yervant Gianikian e Anna Ricci Lucchi previsto il 20 novembre, ore 18 in Auditorium non avrà luogo.
L'incontro con i due registi, dal titolo "Forme, supporti e cinegrafie" a cura di Rinaldo Censi, viene rimandato a dicembre, in data da decidersi. Dispiaciuti dell'accaduto, facciamo molti auguri a Yervant Gianikian per una pronta guarigione.



Nei primi anni '70 Angela Ricci Lucchi studia a Salisburgo con Kokoschka. Nel 1972 la sua prima mostra viene esposta a Ferrara, presentata da Renato Barilli. Nei primi anni '70 Yervant Gianikian realizza opere utilizzando materiali ritrovati, legati alla memoria. Gira alcuni 8mm. Quando i due si incontrano spostano il loro interesse verso il cinema. Capiscono che è la cinepresa il mezzo adatto per approfondire le loro ricerche. Dalla proiezione nella metà degli anni ’70 dei “film profumati” intrisi di essenze – gesti d’arte –, passando per i cataloghi di giocattoli, e poi quelli lombrosiani del museo di Torino, fino a giungere agli archivi filmici e al ri-filmaggio dei materiali infiammabili delle origini, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi non hanno mai smesso di interrogare le immagini, interrogare documenti, mettendo la storia in movimento.
Archivio, memoria, montaggio, frammento, analisi: cosa contiene la loro filmografia? Film profumati, il sonno di Alice (Wladimir Propp – Profumo di lupo), collezioni 9,5 mm (Karagöez), l’archivio lombrosiano (Cesare Lombroso – Sull’odore del garofano), quello colonialista (Dal Polo all’Equatore, Diario Africano), e soprattutto l’archivio bellico (il massacro degli armeni: Uomini anni vita; la prima guerra mondiale: Prigionieri della guerra, Su tutte le vette è pace, Oh uomo). E poi, una discesa lungo i Balcani (Inventario balcanico), detournément dell’ideologia fascista (Archivi della razza, Animali criminali, Images d’orient-Tourisme vandale), frammenti lacunosi, a volte meravigliosamente enigmatici (Frammenti elettrici), oppure una “passione” dei primi anni del cinema (Passion). I due cineasti italiani più impegnati nell’arte del found footage dialogheranno con il pubblico, mostrando e commentando, durante la serata, alcuni dei loro lavori.



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