IN BOLOGNA a cura di Gerardo Guccini
mar 5.12.06 • Teatroh 10.30 video • h 15 incontro
TEATRI DI VITA
Incontro con Andrea Adriatico e Stefano Casi
Coordina Cristina Valenti
Teatri di Vita viene fondato da Andrea Adriatico nel 1993 in un capannone industriale alla periferia di Bologna. Le prime stagioni sono caratterizzate da una fortissima attenzione verso la ricerca, le nuove generazioni e la danza contemporanea. Nel 1995 avviene l’apertura verso la scena internazionale, a cui segue il progetto della «sperimentazione dello spettatore» creato nel 1997 dal neo-direttore artistico Stefano Casi. Nel 1999 viene inaugurato il nuovo spazio all’interno del Parco dei Pini, destinato a diventare «Centro internazionale per le arti della scena»: l’edificio, di proprietà del Comune di Bologna, viene ristrutturato direttamente dalla cooperativa Teatri di Vita in un’inedita formu pubblico-privato. Oggi ci sono due sale (intitolate a Pasolini e Tondelli) e uno spazio all’aperto nell’incavo di una piscina. Da questo momento il teatro ospita sempre nuovi progetti basati su diversi livelli: territorio (centrato sulla nuova scena bolognese e regionale), nazionale e internazionale. L’ambito artistico di riferimento è quello dell’innovazione e della sperimentazione. L’interlocutore privilegiato è lo spettatore, con lo scopo di favorire un dialogo tra un pubblico ‘ordinario’ (non addetti ai lavori) e artisti sperimentali. Per l’originalità della proposta Teatri di Vita ha ricevuto tra l’altro il «Premio Giuseppe Bartolucci».
Fin dalle origini Teatri di Vita è luogo di produzione di spettacoli e, dal 2000, anche di film di Andrea Adriatico. Ricerca visiva, ‘gioco’ con lo spettatore e rigorosa analisi testuale (tra gli autori più indagati: Koltès, Pasolini, Mishima, Copi) sono alcuni dei punti di forza degli spettacoli. Dopo alcuni corti (fra cui Pugni, Mostra del Cinema di Venezia 2002) e un lungometraggio (Il vento, di sera, Festival del Cinema di Berlino 2004), Adriatico ha realizzato nel 2006 il suo secondo film, All’amore assente.
www.teatridivita.it
film
L’AUTO DEL SILENZIO
regìa di Andrea Adriatico, 2001, 48’
Il film racconta la crisi violenta e improvvisa di una donna, che compie un viaggio notturno in auto attraverso le strade di una Bologna insolita, a caccia di anime lontane dal suo mondo.
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PUGNI e su di me si chiude il cielo
di Andrea Adriatico, 2002, 8’
Con grande originalità questo corto coniuga sperimentazione e capacità narrativa, raccontando una storia attraverso l’alternarsi di inquadrature di un particolare del corpo.