RITRATTI/bettinelli
a cura di Giuseppina La Face Bianconi e Paolo Cecchi
in collaborazione con il «Saggiatore musicale»
mar 5.12.06 · Auditorium
GIORNATA DI STUDIO
La figura e l'opera di Bruno Bettinelli
a cura di Raffaele pozzi
Le ragioni a fondamento di questa giornata di studio dedicata alla figura e all’opera di Bruno Bettinelli (Milano, 4 giugno 1913 – 8 novembre 2004) sono molteplici e convergenti. Si è inteso innanzitutto ricordare, a due anni dalla scomparsa, una personalità del mondo musicale unanimemente apprezzata e rimpianta per il clima umano che sapeva creare intorno a sé. Dunque, in primis, Bettinelli «maestro di vita», come ebbe a definirlo Azio Corghi, il suo allievo compositore più affermato.
Non meno necessario, al di là dell’omaggio personale, è poi parso un esame, per forza di cose parziale, della sua vasta produzione compositiva. Essa ci pone di fronte ad una problematica comune a tutta una generazione di creatori che, nati nel secondo decennio del Novecento, hanno avuto come punto di riferimento europeo, al loro esordio negli anni ’30 e ‘40, il modernismo di Hindemith, di Stravinskij o di Bartók.
Bettinelli trova la sua identità di compositore riflettendo su queste poetiche e ad esse, opportunamente allargate, rimane sostanzialmente legato nel corso del proprio lungo cammino creativo. Le trasformazioni più radicali dell’avanguardia degli anni Cinquanta, pur osservate senza pregiudizio, gli sono rimaste estranee: il gusto e l’amore per un fare artigiano, per la forma comprensibile e percepibile, il suo innato senso della moderazione non si conciliavano infatti con le avventure del negativo o con la vertigine di processi labirintici. Rimproverare a Bettinelli questo orientamento equivale a non comprenderne le scelte musicali e a rimuovere ingiustamente dalla storia del Novecento musicale italiano esperienze non coincidenti con l’estetica dell’avanguardia.
Data la premessa, nulla di più naturale che dalla scuola di Bettinelli, dal suo forte legame spirituale e musicale con la grande tradizione del passato e con il primo modernismo, siano usciti soprattutto interpreti e didatti. In alcuni di essi, come Abbado, Canino, Muti, Pollini, Ughi ed altri, riconosciamo figure di tutto rilievo della musica d’oggi che non hanno mancato di esprimere la loro gratitudine per gli insegnamenti ricevuti dal maestro.
Alla riflessione sull’opera questa giornata bolognese ha voluto infine associare una tavola rotonda e un concerto pianistico, occasioni, la prima., per raccogliere testimonianze e riflessioni di musicisti, musicologi, critici musicali che hanno conosciuto Bettinelli, la seconda, per far ascoltare, circostanza oggi rara, il suono della sua musica.
10.30–13.00
Raffaele Pozzi (Università di Roma Tre)
Introduzione: Bruno Bettinelli in prospettiva storica
Fulvia Conter (Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia)
Il cammino sinfonico di Bruno Bettinelli
Gabriele Becheri (Università di Roma “La Sapienza”)
Il pianoforte nell'opera di Bettinelli: alcune osservazioni analitiche
Anna Scalfaro (Università di Bologna)
Le scelte poetiche di Bettinelli
Giulio Mercati (Istituto musicale “Giulio Rusconi” di Rho)
L'estrema produzione bettinelliana: musica corale sacra e musica organistica
15.00–17.30
TAVOLA ROTONDA
Bruno Bettinelli: ricordi, riflessioni, testimonianze
Presiede Raffaele Pozzi
partecipano Umberto Benedetti Michelangeli, Virgilio Bernardoni Silvia Bianchera Bettinelli, Azio Corghi, Angelo Foletto, Gianni Rugginenti, Marina Mayrhofer, Quirino Principe.
18.00
CONCERTO
Per Bruno Bettinelli
Il concerto č annullato per indisposizione della pianista