Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna manufatti di origine extraeuropea che divengono strumenti per la musica

Manufatti di origine extraeuropea che divengono strumenti per la musica

a cura di Stefano Zuffi

 

Appare evidente che l’origine della musica sia da ricercarsi nel corpo umano. L’uomo batte il suolo con i piedi, percuote ritmicamente il suo corpo con le mani, si agita per animare e far suonare gli ornamenti che indossa, queste sono, con ogni probabilità, le più antiche espressioni musicali, legate ad una cerimonia in cui le maschere danzanti, universi simbolici in atto, si adoperano per rigenerare, ogni volta, spazio e tempo.

La tromba ricavata da una grossa conchiglia a spirale è uno strumento utilizzato presso molti popoli, a volte solo come uno strumento amplificatore e modificatore della voce, altre volte invece come vero e proprio produttore di suono. Dai significati magici e rituali, accompagna le celebrazioni religiose asiatiche. In India, è legata al culto del dio Visnù. Strumento di richiamo, aggregazione e incitamento può essere usato anche per terrorizzare.

Assai curioso è lo strumento prodotto a partire da una mascella di asino essiccata; il suono si produce percuotendola con la mano in modo che i denti, scuotendo all’interno dell’alveo osseo che li accoglie, producono un suono simile a quello di una maracas (o dello sbattere dei denti...) il fatto che proprio di asino si tratti rimanda a simbolismi arcaici e generalizzabili a qualsiasi religione, dove sempre l’asino è un animale sacro e venerato: nella capanna di Betlemme insieme al bue, nella fuga in Egitto, nell’entrata a Gerusalemme del Cristo o tra le mani di Sansone, l’asino rappresenta sempre un esempio di temperanza e di umiltà.

  

1. Maschera sonora ( Africa Occidentale etnia Bambara)

2. Tromba - Conchiglia (Tibet - India settentrionale)

3. Mascella d’asino (America meridionale)

 

 

 

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