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Indice delle riviste j i Altre possibilità di ricerca jBALLETTO OGGI Rivista di attualità e cultura di danza
Anno di fondazione: 1980
Periodicità: trimestrale
Direttore: Alfio Agostini
Editore: editore incaricato Alfio Agostini
Luogo: Milano
Formato: v.: ill.; 28 cm.
Note:
- cambia periodicità: bimestrale dal n. 4 (ottobre 1981); mensile dal n. 28 (dicembre 1985); bimestrale dal n. 69 (gennaio/febbraio 1990)
- cambia editore: Editrice Dansmedia (Milano) dal n. 15 (settembre 1983); Editoriale Nuova Scena (Milano) dal n. 23 (febbraio 1985); Editions Ballet 2000 (Parigi e dall’ottobre 1994 Beausoleil) dal n. 83 (agosto 1992)
- dal n. 1 (dicembre 1980) al n. 15 (settembre 1983) la testata ha avuto il nome di "Balletto. Attualità e cultura di danza"
- dal n. 70 (marzo/aprile 1990) la rivista esce in lingua francese in Francia, Belgio, Svizzera col titolo di Ballet 2000; dal n. 82 (maggio/giugno 1992) la rivista esce in lingua spagnola in Spagna col titolo di Ballet 2000
Collaboratori: Elsa Airoldi, Erik Aschengreen, Ann Barzel, Leonetta Bentivoglio, Donatella Bertozzi, Pierantonio Bettelli, Julio Bravo, Paola Calvetti, Natalia Chernova, William Como, Dan Cox, Valeria Crippa, Clement Crisp, Natacha e Denis Dabbadie, Carmen Del Val, Nicolai Eliasch, Lorenzo Fratti, Giuliana Gattoni, Nicola Germani, Roberto Giovanardi, Fanny Giuliani, Flaminio Gualdoni, Marinella Guatterini, Bengt Häger, Roberto Hazon, André-Philippe Hersin, Marian Horosko, Horst Koegler, Pierre Lartigue, Irène Lidova, Antoine Livio, Aldo Masella, Norma McLain Stoop, Marcelle Michel, Maurizio Modugno, Luisa Moffett, Vittoria Ottolenghi, Montse G. Otzet, Mario Pasi, Jean-Pierre Pastori, Irene Freda Pitt, Silvia Poletti, Claudio Ronchi, Luigi Rossi, Olga Rozanova, Emmanuèle Rüegger, Roger Salas, Sonia Schoonejans, Gianni Secondo, Sandro Sequi, René Sirvin, Dora Sowden, Alberto Testa, Elisabeth Thoma, Deirdre Towers, Sergio Trombetta, Elisa Vaccarino, Marjolijn Van Der Meer
Anno - Fascicoli
1980 1
1981 2, 3, 4, 5
1982 6, 7, 8/9, 10, 11
1983 12, 13, 14, 15, 16
1984 17, 18, 19, 20, 21, 22
1985 23, 24, 25, 26, 27, 28
1986 29, 30, 31, 32, 33/34, 35, 36, 37, 38, 39
1987 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50
1988 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59
1989 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68
1990 69, 70, 71, 72, 73, 74
1991 75, 76, 77, 78, 79
1992 80, 81, 82, 83, 84
1993 85, 86, 87, 88, 89, 90
1994 91, 92, 93, 94
1995 95, 96, 97, 98, 99
1996 100, 101, 102, 103, 104
1997 105, 106, 107, 108, 109
Biblioteca del Burcardo di Roma
Biblioteca Nazionale di Roma
Biblioteca Nazionale di Firenze
Centro Documentazione e Ricerca per la Danza di Torino
Archivio del Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia
BALLETTO OGGI:
PROFILO DELLA RIVISTA
Balletto Oggi, rivista di attualità e cultura di danza, ha iniziato le pubblicazioni col nome di Balletto, nel dicembre del 1980 a Milano. Ha assunto il nuovo nome, pur non cambiando impostazione, dal novembre del 1983. Trimestrale nel primo anno, ha poi avuto periodicità bimestrale ed è uscita mensilmente dal 1986 al 1989. Fondatori sono stati Mario Bedendo, che dal 1986 è passato alla direzione di Danza & Danza, e Alfio Agostini, che è tuttora il direttore responsabile. La rivista ha copertina sempre differente con foto a colori a tutta pagina di artisti di cui si parla all’interno e numerose sono le foto soprattutto in bianco e nero. Secondo le parole di Alfio Agostini nell’editoriale del primo numero, "di questo ‘momento felice’ della danza, la nascita della nostra rivista è certamente uno degli effetti. Ora, non resta che augurarle che essa possa domani porsi tra le cause favorenti di quel reale progresso in cui tutti speriamo. In qual modo preciso potremo contribuirvi, non è cosa che siamo in grado di annunciare oggi programmaticamente, come in una sorta di ‘discorso della corona’... Ma è evidente, quali che siano le direzioni che individueremo, che potrà essere addirittura fondamentale la sola funzione informativa, se riuscirà a dare agli artisti, agli allievi ed al pubblico della danza un punto di riferimento unificante e il più possibile esauriente ed ‘obiettivo’. Questo sul piano dell’informazione. Per il resto, il mito filisteo dell’obiettività non è il nostro; sappiamo bene che la cosiddetta obiettività è il lasciapassare intellettualmente falso per contrabbandare le proprie scelte parziali presentandole come verità pure ed inoppugnabili. Noi, non possiamo né vogliamo esimerci dallo scegliere, e dal valutare in base alle ragioni scelte; ma lo facciamo consapevolmente, e dichiaratamente. Se mai condurremo delle ‘battaglie’, se sosterremo la positività o la negatività di un fatto artistico o organizzativo, lo faremo presentando onestamente le nostre tesi e i nostri fini ideali, e avvertendo il lettore che il nostro punto di vista sulla ‘giusta causa’ è, appunto, il nostro. Ciò non comporterà tuttavia parzialità o esclusioni nel trattare i fenomeni realmente incisivi dell’attualità di danza, che cercheremo di mettere a fuoco nel ‘tema di copertina’ di ogni numero della rivista". (1) Balletto Oggi sviluppa infatti in ogni numero un ampio servizio principale, con più articoli su un determinato argomento o artista e con interviste. Sono sempre presenti corrispondenze dall’estero e in particolare da Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Germania e recensioni degli spettacoli in Italia. Nel corso degli anni sono state condotte inchieste diverse come quelle sugli Enti lirici italiani, di cui si sono sottolineati meriti e disfunzioni, e si è svolta un indagine approfondita sulla danza italiana, sui giovani coreografi e danzatori. Molto interessanti si sono rivelate anche la rubrica di medicina della danza o quella di recensioni di libri e le incursioni nel mondo della videoregistrazione con articoli che hanno spiegato elementi di base per usare il nuovo mezzo. Balletto Oggi è stata sempre ricca di notizie brevi da tutto il mondo ed ha fornito ai lettori un cartellone degli spettacoli in programmazione in Italia e all’estero. Quando nel 1983 la rivista ha cambiato nome, non ha subito variazioni nell’impostazione, ma solo nella veste grafica più moderna ed elegante. L’aggiunta di "Oggi" alla parola "Balletto" ha voluto significare "un impegno di ancora maggiore attualità sul versante dell’informazione, e insieme di comprensione più viva ed essenziale - e se necessario più coraggiosa - dei fatti e dei problemi della danza e di quella ‘cultura di danza’ che finalmente anche in Italia sta acquistando, pur tra mille ostacoli, una sua dimensione e una sua dignità".(2) Dal 1990, inoltre, la rivista esce anche in Francia e dal 1992 in Spagna come Ballet2000. "Al pubblico interessa ormai tutto il mondo della danza, perché tutto quel che vede, anche nel teatro della sua città o sullo schermo di casa sua, è in relazione con tutto il mondo. E tanto più il suo orizzonte dovrà essere ampio se sarà in qualche modo professionista della danza. Dunque una rivista di balletto deve essere semplicemente una rivista su tutto il balletto".(3) D’altra parte, sin dai primi numeri questa convinzione era insita nei fondatori di Balletto Oggi, unita alla volontà di sprovincializzare lo spettatore italiano. Si legge già nel 1981: "In quanto unica del genere in Italia, la nostra rivista si deve rivolgere a tutto il pubblico di chi segue e di chi fa la danza. Deve servire al danzatore e allo spettatore, alla maestra e all’allieva, al direttore di un teatro e al loggionista, all’appassionato esigente e a chi appena si accosta al mondo della danza. Deve occuparsi soprattutto degli avvenimenti italiani, ma non può dimenticare che il più grosso problema italiano è l’isolamento, il provincialismo, la disinformazione su ciò che accade nel mondo. Deve rispettare le proporzioni di importanza, e trattare innanzi tutto i fatti maggiori e i problemi più generali, ma non può ignorare la realtà delle piccole cose di casa nostra, che ci toccano direttamente".(4)
Note