Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Formazione utenti - musicologia, 2004 - presentazione

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Biblioteca del Dipartimento di Musica e Spettacolo

Didattica della biblioteca
Information Literacy per gli studi musicali

 

La musicologia in rete

caratteristiche, ricerca, valutazione,
accesso, gestione, citazione bibliografica
di risorse musicali e musicologiche on line

a cura di Gianmario Merizzi

 

Presentazione

Il seminario è dedicato interamente alle informazioni e ai documenti musicali disponibili su Internet buona parte dei quali risultano accessibili tanto dai computer della biblioteca quanto da quelli di casa.

Di fronte alla crescita esponenziale dell'informazione in rete, inclusa quella musicale e musicologica, alla facilità, tempestività e, in certa misura, economicità dell'accesso ai documenti, lo studente e il ricercatore non solo non possono ignorare questa risorsa, ma devono anzi imparare a sfruttarla appieno e, in un certo senso, a sapersene difendere.

Compito della biblioteca è quello di offrire all'utenza le postazioni per l'accesso a Internet, di acquisire, localmente o a livello di sistema o consorzio bibliotecario, i servizi a pagamento troppo onerosi per l'utente privato, di fornire all'utenza consulenza e soprattutto addestramento per consentire, migliorare e stimolare la fruizione delle risorse di rete. E' quello che si propone di fare il presente seminario.

Per sfruttare Internet è ovviamente indispensabile conoscerlo. È ancora diffusa una concezione (o meglio un sentimento non razionalizzato) di Internet come un organismo unitario e in qualche modo autocosciente e responsabile, un contenitore strutturato il cui status tecnologico si farebbe garante della qualità dell'informazione offerta. In realtà Internet non è che un medium, un canale informativo su cui ognuno, con qualche nozione informatica e con una spesa irrisoria, indipendentemente dalla propria preparazione culturale e scientifica, dalla propria motivazione, dai propri scopi, può affacciarsi e dire la sua: dal narcisista che utilizza Internet come vetrina del proprio ego e rassegna dei propri hobbies, all'appassionato che dedica ad un certo argomento alcune pagine web riciclando informazioni attinte da fonti disparate, non verificate né dichiarate, alla casa discografica che allestisce un sito di biografie di musicisti per linkare i cataloghi delle opere al proprio catalogo editoriale di vendita on-line, allo studioso e all'istituzione culturale o accademica che vede in Internet lo strumento per una modalità più economica ed efficiente di pubblicazione e di disseminazione dei risultati della ricerca scientifica.

L'informazione su Internet si rivela pertanto estremamente eterogenea e assai poco strutturata per la disparità della qualità scientifica, per i differenti scopi delle pubblicazioni, per la varietà tipologica dei contenuti, dei loro formati di confezione elettronica, dei modelli editoriali che fungono da contenitore e delle relative modalità di accesso (e il panorama potrebbe essere analizzato in modo ben più complesso). Essa presenta inoltre alcune "insidie" quali la "fluidità interna" dovuta alla pubblicazione di redazioni provvisorie, talora incomplete e scorrette, soggette a progressivi aggiornamenti, la "fossilizzazione" e la "delocalizzazione" dovute alla giacenza di versioni incomplete, magari aggiornate altrove, e al mutamento dell'URL (Uniform Resource Locator - l'indirizzo Internet) con conseguente rottura dei link ipertestuali, la "detestualizzazione" cioè la difficoltà di definire l'estensione di un documento a causa della sua spiccata struttura ipertestuale.

La molteplicità di espressioni e manifestazioni che nell’universo cartaceo caratterizza i documenti che hanno a che fare con l’attività musicale risulta per molti versi accentuata nell'universo documentale elettronico di Internet. Registrazioni sonore, riprese video, edizioni di testi musicali (variamente presentabili in partitura, in parti separate, a libro corale, in riduzione o trascrizione per organici differenti, in notazione alternativa), edizioni di testi poetici intonati nel repertorio vocale, documenti iconografici, testi musicologici, manuali, strumenti di consultazione, bibliografie e cataloghi, ecc.: tutta questa varietà di documenti e strumenti di ricerca si sta rendendo disponibile anche nell’universo digitale e telematico, come edizione parallela a quella cartacea o come edizione esclusiva, come conversione digitale di documenti cartacei o come produzione originale in ambito elettronico. E tale varietà può risultare amplificata dalla molteplicità dei formati digitali disponibili per un medesimo oggetto, (es.: un testo verbale pubblicato in formati standard come HTML o in formati proprietari come Word o RTF di Microsoft oppure PDF di Adobe; una registrazione sonora distribuita in formato MP3, con differenti livelli di definizione, oppure in formato wave, ecc.). Si aggiungono inoltre formati e linguaggi di codifica della musica propri dell’ambiente informatico, come MIDI, DARMS, Plaine and easy code, che spesso sono polifunzionali, potendo servire alla riproduzione sonora, alla traduzione in notazione tradizionale, all'indicizzazione, all’analisi del testo musicale e così via.

Questa complessa offerta documentaria trova pubblicazione in contesti editoriali differenti, alcuni ispirati all’editoria tradizionale, altri più connaturati al mezzo informatico. Si tratta di OPAC e biblioteche virtuali, di data base bibliografici, di banche dati a testo pieno, di siti monografici più o meno articolati, di periodici elettronici, di e-books, di biblioteche digitali che propongono la riproduzione digitalizzata del proprio repertorio cartaceo, ecc.

Tale immensa, variegata ma spesso ridondante miniera di risorse non è naturalmente offerta su un piatto d’argento: ancor più di quanto avvenga all'interno della biblioteca tradizionale, l’utente deve imparare a ricercare i documenti che soddisfano i propri interessi di studio o di ricerca facendo ricorso a strumenti a loro volta molteplici e organizzati con modalità che presentano un livello di standardizzazione piuttosto basso: motori di ricerca per parola, indici web classificati, virtual reference desk specializzati, ecc. La scelta dello strumento di ricerca ottimale dipende dalle caratteristiche dell'oggetto ricercato, ed è pertanto necessario sapere adottare differenti strategie complessive di ricerca a seconda della situazione specifica. Alcune nozioni base di information retrieval si dimostrano in ogni caso indispensabili per una buona consapevolezza del procedimento di ricerca e dei suoi esiti e per la corretta applicazione delle sintassi variamente implementate da motori di ricerca e data base al fine di potenziare e raffinare l'interrogazione.

Rintracciare un certo numero di documenti che trattano in modo pertinente l'argomento desiderato non conclude l'attività di ricerca. In una fase ulteriore si tratterà infatti di saper valutare e selezionare i risultati ottenuti, operazione che raramente conviene delegare ad automatismi informatici tanto pubblicizzati quanto incapaci di comprendere specifici bisogni informativi, e quindi inefficaci. Quello che dobbiamo stamparci bene in mente è che a Internet manca quel filtro preventivo, quella validazione dell'informazione che la pubblicistica tradizionale su carta in buona misura offre, e molto spesso la qualità e ricchezza della "veste tipografica elettronica" mascherano una effettiva carenza di contenuti. E' dunque di vitale importanza che il ricercatore si assuma la responsabilità di valutare l'autorevolezza del documento rintracciato (l'autore, o il responsabile istituzionale è indicato? è qualificato? è conosciuto? ha pubblicato altro sull'argomento?), lo scopo della pubblicazione (es.: commerciale piuttosto che scientifico) e suoi destinatari, impliciti o espliciti (la comunità scientifica, gli appassionati o i potenziali acquirenti di un qualche prodotto correlato all’informazione), la copertura del tema in oggetto, la completezza e l'organizzazione della trattazione, le fonti dell'informazione, l'esistenza di bibliografia con riferimenti a pubblicazioni cartacee e/o a pubblicazioni on line di cui verranno forniti i relativi link telematici, l'aggiornamento e la stabilità del documento, ecc.

La valutazione dei risultati della ricerca documentaria non sarebbe completa se non ci fermassimo a considerare quello che non abbiamo trovato. Sapere usare Internet significa anche sapere cosa essa non offre, quali sono le informazioni che è conveniente o indispensabile reperire altrove, normalmente sulle tradizionali pubblicazioni cartacee; significa sapere quali sono i limiti, oltre che i vantaggi, offerti dal documento e dallo strumento bibliografico nella sua incarnazione elettronica e nella sua distribuzione telematica rispetto al corrispettivo cartaceo; significa conoscere la dinamica, spesso pilotata da considerazioni di carattere commerciale, tra le edizioni parallele, cartacee, elettroniche, telematiche, di uno stesso oggetto.

Una volta individuati i documenti o gli strumenti che rispondono alle nostre esigenze informative e soddisfano i criteri qualitativi necessari al nostro lavoro scientifico dobbiamo essere in grado di "utilizzarli". Non sempre tale utilizzo si risolve nella semplice lettura di un testo a video. Talora la consultazione implica una navigazione lungo percorsi ipertestuali (per definizione "non lineari"), o l'ulteriore interrogazione di motori di ricerca interni alla risorsa (per esempio nel caso di data base bibliografici). Altre volte il sito potrà contenere oggetti non visualizzabili o ascoltabili con le normali funzionalità del nostro browser web; in questo e in altri casi avremo necessità o desiderio di memorizzare i documenti sul nostro computer per consultarli in modalità off line (magari quando disporremo dell'applicativo appropriato), per averli a disposizione per un utilizzo prolungato, per trasferirli su un editor ed elaborarli. Si tratta in altre parole di perfezionare l'accesso ai documenti, per la qual cosa è importante conoscere i principali formati di "confezione informatica" dei files e gli applicativi che li possono gestire, le loro possibili conversioni in formati differenti, le possibilità e modalità di stampa su carta.

Se i documenti disponibili su Internet saranno stati utili per il nostro lavoro di ricerca si porrà il problema di descrivere e indicizzare questi documenti in un contesto bibliografico. La citazione dei documenti elettronici e in particolare di quelli pubblicati su Internet si distingue sensibilmente da quella del materiale cartaceo per le evidenti differenze non tanto nei contenuti quanto nei formati e nelle modalità di pubblicazione e consultazione; alcuni stili di citazione sono ormai entrati nell’uso comune nel contesto sia di documenti cartacei sia di documenti elettronici, dove in genere è attivabile il link telematico che conduce al documento citato; il valore aggiunto alla nostra bibliografia da quest’ultimo dispositivo è tale che diviene oggi importante conoscere, almeno nelle linee essenziali stilistiche e tecniche, alcune modalità di redazione bibliografica in HTML il linguaggio ipertestuale a tutt'oggi più usato sul web.

Gianmario Merizzi

 

Bibliografia consigliata

Gianmario Merizzi
La ricerca bibliografica nell'indagine storico-musicologica
Bologna, CLUEB, 1996
(Alma materiali)
in particolare: Introduzione
Collocazione del volume nella biblioteca: BM.21.11
presentazione editoriale on line

Fabio Metitieri - Riccardo Ridi
Biblioteche in rete: istruzioni per l'uso. Nuova ed.
Roma-Bari, GLF Laterza, 2003
(Manuali Laterza, 185)
Collocazione del volume nella Biblioteca: A.391.30 (ed. 2002)
edizione on line (accesso gratuito)

Marco Calvo, Fabio Ciotti, Gino Roncaglia, Marco A. Zela
Internet 2004
Laterza, Bari 2003
1. ed. elettronica, 15/12/2003
in particolare: capp. Come si fa ricerca in Internet; Temi e percorsi / § Internet per lo studio e per la didattica - § Biblioteche in rete - § Libri, riviste, giornali elettronici: editoria in rete

Informatica per le scienze umanistiche, a cura di Teresa Numerico e Arturo Vespignani
Bologna, Il Mulino, 2003
in particolare: capp. 2, 3, 4, 5, 6, 8/3-4
Collocazione del volume nella Biblioteca: AC.67
presentazione editoriale on line

Vincent Arlettaz
Internet et la musicologie: quelques réflexions pour le siècle qui commence
«Revue musicale de Suisse romande» 54/3 (2001), pp. 10-19
edizione on line, ultimo agg. 6.01.2002

Antonia Ianne
Le risorse Internet per la musicologia: strategie di ricerca e criteri di valutazione
«Fonti musicali italiane» 6 (2001) pp. 119-143
Collocazione del periodico nella biblioteca: Per.M475
abstract on line

Martin Jenkins
Free (mostly) scores on the web
«Notes» 59/2 (2002), pp. 403-407
Collocazione del periodico nella biblioteca: Per.M1250
accesso full text dai computer dell'università di Bologna

Melanie Groundsell
Internet and music
in: Information sources in music, editor Lewis Foreman
München, Saur, 2003
pp. 83-91

Nicola Tangari
Standard e documenti musicali: i numeri, i modelli, i formati
Milano, Editrice bibliografica, 2002
(Bibliografia e biblioteconomia, 65)
in particolare: § 1.3; § 3.1.5; cap. 4 (I formati)
Collocazione del volume nella Biblioteca: A.391.33
abstract on line

The Virtual Score: Representation, Retrieval, Restoration
«Computing in Musicology» 12 (2001)
abstracts on line

 


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Ultimo aggiornamento: dicembre 2004

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