Il
seminario è dedicato interamente alle informazioni e
ai documenti musicali disponibili su Internet buona parte
dei quali risultano accessibili tanto dai computer della
biblioteca quanto da quelli di casa.
Di fronte alla crescita
esponenziale dell'informazione in rete, inclusa quella
musicale e musicologica, alla facilità,
tempestività e, in certa misura, economicità
dell'accesso ai documenti, lo studente e il ricercatore non
solo non possono ignorare questa risorsa, ma devono anzi
imparare a sfruttarla appieno e, in un certo senso, a
sapersene difendere.
Compito della biblioteca
è quello di offrire all'utenza le postazioni per
l'accesso a Internet, di acquisire, localmente o a livello
di sistema o consorzio bibliotecario, i servizi a pagamento
troppo onerosi per l'utente privato, di fornire all'utenza
consulenza e soprattutto addestramento per consentire,
migliorare e stimolare la fruizione delle risorse di rete.
E' quello che si propone di fare il presente
seminario.
Per sfruttare Internet
è ovviamente indispensabile conoscerlo. È
ancora diffusa una concezione (o meglio un sentimento non
razionalizzato) di Internet come un organismo unitario e in
qualche modo autocosciente e responsabile, un contenitore
strutturato il cui status tecnologico si farebbe
garante della qualità dell'informazione offerta. In
realtà Internet non è che un medium, un
canale informativo su cui ognuno, con qualche nozione
informatica e con una spesa irrisoria, indipendentemente
dalla propria preparazione culturale e scientifica, dalla
propria motivazione, dai propri scopi, può
affacciarsi e dire la sua: dal narcisista che utilizza
Internet come vetrina del proprio ego e rassegna dei propri
hobbies, all'appassionato che dedica ad un certo
argomento alcune pagine web riciclando informazioni attinte
da fonti disparate, non verificate né dichiarate,
alla casa discografica che allestisce un sito di biografie
di musicisti per linkare i cataloghi delle opere al proprio
catalogo editoriale di vendita on-line, allo studioso
e all'istituzione culturale o accademica che vede in
Internet lo strumento per una modalità più
economica ed efficiente di pubblicazione e di disseminazione
dei risultati della ricerca scientifica.
L'informazione su Internet
si rivela pertanto estremamente eterogenea e assai poco
strutturata per la disparità della qualità
scientifica, per i differenti scopi delle pubblicazioni, per
la varietà tipologica dei contenuti, dei loro formati
di confezione elettronica, dei modelli editoriali che
fungono da contenitore e delle relative modalità di
accesso (e il panorama potrebbe essere analizzato in modo
ben più complesso). Essa presenta inoltre alcune
"insidie" quali la "fluidità interna" dovuta alla
pubblicazione di redazioni provvisorie, talora incomplete e
scorrette, soggette a progressivi aggiornamenti, la
"fossilizzazione" e la "delocalizzazione" dovute alla
giacenza di versioni incomplete, magari aggiornate altrove,
e al mutamento dell'URL (Uniform Resource Locator -
l'indirizzo Internet) con conseguente rottura dei link
ipertestuali, la "detestualizzazione" cioè la
difficoltà di definire l'estensione di un documento a
causa della sua spiccata struttura ipertestuale.
La molteplicità di
espressioni e manifestazioni che nelluniverso cartaceo
caratterizza i documenti che hanno a che fare con
lattività musicale risulta per molti versi
accentuata nell'universo documentale elettronico di
Internet. Registrazioni sonore, riprese video, edizioni di
testi musicali (variamente presentabili in partitura, in
parti separate, a libro corale, in riduzione o trascrizione
per organici differenti, in notazione alternativa), edizioni
di testi poetici intonati nel repertorio vocale, documenti
iconografici, testi musicologici, manuali, strumenti di
consultazione, bibliografie e cataloghi, ecc.: tutta questa
varietà di documenti e strumenti di ricerca si sta
rendendo disponibile anche nelluniverso digitale e
telematico, come edizione parallela a quella cartacea o come
edizione esclusiva, come conversione digitale di documenti
cartacei o come produzione originale in ambito elettronico.
E tale varietà può risultare amplificata dalla
molteplicità dei formati digitali disponibili per un
medesimo oggetto, (es.: un testo verbale pubblicato in
formati standard come HTML o in formati proprietari come
Word o RTF di Microsoft oppure PDF di Adobe; una
registrazione sonora distribuita in formato MP3, con
differenti livelli di definizione, oppure in formato wave,
ecc.). Si aggiungono inoltre formati e linguaggi di codifica
della musica propri dellambiente informatico, come
MIDI, DARMS, Plaine and easy code, che spesso sono
polifunzionali, potendo servire alla riproduzione sonora,
alla traduzione in notazione tradizionale,
all'indicizzazione, allanalisi del testo musicale e
così via.
Questa complessa offerta
documentaria trova pubblicazione in contesti editoriali
differenti, alcuni ispirati alleditoria tradizionale,
altri più connaturati al mezzo informatico. Si tratta
di OPAC e biblioteche virtuali, di data base
bibliografici, di banche dati a testo pieno, di siti
monografici più o meno articolati, di periodici
elettronici, di e-books, di biblioteche digitali che
propongono la riproduzione digitalizzata del proprio
repertorio cartaceo, ecc.
Tale immensa, variegata ma
spesso ridondante miniera di risorse non è
naturalmente offerta su un piatto dargento: ancor
più di quanto avvenga all'interno della biblioteca
tradizionale, lutente deve imparare a ricercare i
documenti che soddisfano i propri interessi di studio o di
ricerca facendo ricorso a strumenti a loro volta molteplici
e organizzati con modalità che presentano un livello
di standardizzazione piuttosto basso: motori di ricerca per
parola, indici web classificati, virtual reference
desk specializzati, ecc. La scelta dello strumento di
ricerca ottimale dipende dalle caratteristiche dell'oggetto
ricercato, ed è pertanto necessario sapere adottare
differenti strategie complessive di ricerca a seconda della
situazione specifica. Alcune nozioni base di information
retrieval si dimostrano in ogni caso indispensabili per
una buona consapevolezza del procedimento di ricerca e dei
suoi esiti e per la corretta applicazione delle sintassi
variamente implementate da motori di ricerca e data base al
fine di potenziare e raffinare l'interrogazione.
Rintracciare un certo
numero di documenti che trattano in modo pertinente
l'argomento desiderato non conclude l'attività di
ricerca. In una fase ulteriore si tratterà infatti di
saper valutare e selezionare i risultati ottenuti,
operazione che raramente conviene delegare ad automatismi
informatici tanto pubblicizzati quanto incapaci di
comprendere specifici bisogni informativi, e quindi
inefficaci. Quello che dobbiamo stamparci bene in mente
è che a Internet manca quel filtro preventivo, quella
validazione dell'informazione che la pubblicistica
tradizionale su carta in buona misura offre, e molto spesso
la qualità e ricchezza della "veste tipografica
elettronica" mascherano una effettiva carenza di contenuti.
E' dunque di vitale importanza che il ricercatore si assuma
la responsabilità di valutare l'autorevolezza del
documento rintracciato (l'autore, o il responsabile
istituzionale è indicato? è qualificato?
è conosciuto? ha pubblicato altro sull'argomento?),
lo scopo della pubblicazione (es.: commerciale piuttosto che
scientifico) e suoi destinatari, impliciti o espliciti (la
comunità scientifica, gli appassionati o i potenziali
acquirenti di un qualche prodotto correlato
allinformazione), la copertura del tema in oggetto, la
completezza e l'organizzazione della trattazione, le fonti
dell'informazione, l'esistenza di bibliografia con
riferimenti a pubblicazioni cartacee e/o a pubblicazioni
on line di cui verranno forniti i relativi link
telematici, l'aggiornamento e la stabilità del
documento, ecc.
La valutazione dei
risultati della ricerca documentaria non sarebbe completa se
non ci fermassimo a considerare quello che non
abbiamo trovato. Sapere usare Internet significa anche
sapere cosa essa non offre, quali sono le informazioni che
è conveniente o indispensabile reperire altrove,
normalmente sulle tradizionali pubblicazioni cartacee;
significa sapere quali sono i limiti, oltre che i vantaggi,
offerti dal documento e dallo strumento bibliografico nella
sua incarnazione elettronica e nella sua distribuzione
telematica rispetto al corrispettivo cartaceo; significa
conoscere la dinamica, spesso pilotata da considerazioni di
carattere commerciale, tra le edizioni parallele, cartacee,
elettroniche, telematiche, di uno stesso oggetto.
Una volta individuati i
documenti o gli strumenti che rispondono alle nostre
esigenze informative e soddisfano i criteri qualitativi
necessari al nostro lavoro scientifico dobbiamo essere in
grado di "utilizzarli". Non sempre tale utilizzo si risolve
nella semplice lettura di un testo a video. Talora la
consultazione implica una navigazione lungo percorsi
ipertestuali (per definizione "non lineari"), o l'ulteriore
interrogazione di motori di ricerca interni alla risorsa
(per esempio nel caso di data base bibliografici). Altre
volte il sito potrà contenere oggetti non
visualizzabili o ascoltabili con le normali
funzionalità del nostro browser web; in questo e in
altri casi avremo necessità o desiderio di
memorizzare i documenti sul nostro computer per consultarli
in modalità off line (magari quando disporremo
dell'applicativo appropriato), per averli a disposizione per
un utilizzo prolungato, per trasferirli su un editor
ed elaborarli. Si tratta in altre parole di perfezionare
l'accesso ai documenti, per la qual cosa è importante
conoscere i principali formati di "confezione informatica"
dei files e gli applicativi che li possono gestire,
le loro possibili conversioni in formati differenti, le
possibilità e modalità di stampa su
carta.
Se i documenti disponibili
su Internet saranno stati utili per il nostro lavoro di
ricerca si porrà il problema di descrivere e
indicizzare questi documenti in un contesto bibliografico.
La citazione dei documenti elettronici e in particolare di
quelli pubblicati su Internet si distingue sensibilmente da
quella del materiale cartaceo per le evidenti differenze non
tanto nei contenuti quanto nei formati e nelle
modalità di pubblicazione e consultazione; alcuni
stili di citazione sono ormai entrati nelluso comune
nel contesto sia di documenti cartacei sia di documenti
elettronici, dove in genere è attivabile il link
telematico che conduce al documento citato; il valore
aggiunto alla nostra bibliografia da questultimo
dispositivo è tale che diviene oggi importante
conoscere, almeno nelle linee essenziali stilistiche e
tecniche, alcune modalità di redazione bibliografica
in HTML il linguaggio ipertestuale a tutt'oggi più
usato sul web.
Gianmario
Merizzi
Bibliografia
consigliata
Gianmario
Merizzi
La ricerca
bibliografica nell'indagine storico-musicologica
Bologna, CLUEB, 1996
(Alma materiali)
in particolare:
Introduzione
Collocazione del volume nella biblioteca: BM.21.11
presentazione
editoriale on line
Fabio
Metitieri - Riccardo Ridi
Biblioteche in
rete: istruzioni per l'uso. Nuova ed.
Roma-Bari, GLF Laterza, 2003
(Manuali Laterza, 185)
Collocazione del
volume nella Biblioteca: A.391.30 (ed. 2002)
edizione
on line (accesso gratuito)
Marco
Calvo, Fabio Ciotti, Gino Roncaglia, Marco A. Zela
Internet
2004
Laterza, Bari 2003
1.
ed. elettronica, 15/12/2003
in particolare: capp.
Come si fa ricerca in Internet; Temi e percorsi
/ § Internet per lo studio e per la
didattica - § Biblioteche in rete - §
Libri, riviste, giornali elettronici: editoria in
rete
Informatica per le
scienze umanistiche, a cura di Teresa Numerico e Arturo
Vespignani
Bologna, Il Mulino, 2003
in particolare: capp.
2, 3, 4, 5, 6, 8/3-4
Collocazione del volume nella Biblioteca: AC.67
presentazione
editoriale on line
Vincent
Arlettaz
Internet et la
musicologie: quelques réflexions pour le
siècle qui commence
«Revue musicale de Suisse romande» 54/3
(2001), pp. 10-19
edizione
on line, ultimo agg. 6.01.2002
Antonia
Ianne
Le risorse
Internet per la musicologia: strategie di ricerca e criteri
di valutazione
«Fonti musicali italiane» 6 (2001) pp.
119-143
Collocazione del
periodico nella biblioteca: Per.M475
abstract
on line
Martin
Jenkins
Free (mostly)
scores on the web
«Notes» 59/2 (2002), pp. 403-407
Collocazione del
periodico nella biblioteca: Per.M1250
accesso
full text dai computer dell'università di
Bologna
Melanie
Groundsell
Internet and
music
in: Information sources in music, editor Lewis
Foreman
München, Saur, 2003
pp. 83-91
Nicola
Tangari
Standard e
documenti musicali: i numeri, i modelli, i formati
Milano, Editrice bibliografica, 2002
(Bibliografia e biblioteconomia, 65)
in particolare: §
1.3; § 3.1.5; cap. 4 (I formati)
Collocazione del volume nella Biblioteca: A.391.33
abstract
on line
The Virtual Score:
Representation, Retrieval, Restoration
«Computing in Musicology» 12 (2001)
abstracts
on line