Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Fondo Leibowitz: Elisabeth Lutyens

   Fondo Leibowitz


 

(1906 - 1983)

  

 

    
Nota sulle partiture musicali di opere di Elisabeth Lutyens conservate nel
Fondo Leibowitz
(in occasione del primo centenario della nascita della compositrice inglese, 1906-1983)*


Gianmario Merizzi


Le biografie della Lutyens a me note non riferiscono contatti personali tra la compositrice inglese e René Leibowitz. Questi, di sette anni più giovane, giunse a Parigi quando il soggiorno formativo della Lutyens nella capitale francese era ormai terminato.
          Un contatto personale, oltre che artistico, dovette aver luogo in occasione del Festival International de musique de chambre contemporaine en hommage à Arnold Schoenberg organizzato a Parigi nel 1947 dal Club d'essai de la radiodiffusion française, sotto la direzione di Leibowitz. Nei due concerti in programma il 25 e il 29 gennaio vennero eseguite rispettivamente composizioni di André Suris, Humphrey Searle, André Casanova, Luigi Dallapiccola, Alban Berg, Erich Itor Kahn e di Arnold Schoenberg; di Antoine Duhamel, Elisabeth Lutyens, Paul Dessau, Serge Nigg, Anton Webern, René Leibowitz e di nuovo Schoenberg. La composizione dei due programmi appare gerarchica e perfettamente simmetrica, dettato probabilmente dalla stesso Leibowitz: nella prima parte 4 composizioni di giovani allievi o adepti della scuola dodecafonica, nella seconda parte una triade che si apre con Berg o Webern, racchiude come una perla la composizione di un seguace ormai consacrato e culmina con l'opera del maestro. Secondo la testimonianza di Humphrey Searle**, l'estate seguente Leibowitz fu a Londra dove registrò alcune di quelle composizioni per la BBC con l'Orchestre National.
           Nel concerto parigino venne eseguito il Concerto for nine instruments, op. 8 n. 1, la prima composizione seriale di Elisabeth Lutyens. Una riproduzione ridotta della partitura del Concerto si trova tra i documenti del Fondo Leibowitz. Essa reca in testa l'annotazione a penna di Leibowitz: «Performed, Paris January 25.1947» ma nessuna annotazione esecutiva compare all'interno. Risulta dunque improbabile che questa sia la partitura effettivamente usata per la direzione del Concerto. In una riduzione del medesimo formato troviemo anche le 9 bagatelles op. 9, anch'esse senza annotazioni. Le due opere sono rispettivamente del 1940 e del 1942. A questi anni (1942) risale anche il Concerto op. 8 n. 2 presente in partitura manoscritta, presumibilmente autografa, di grande formato, con qualche segno a matita colorata che indicherebbe un suo utilizzo per l'esecuzione. Del 1944 («London 1944») è l'altra partitura di grande formato, pure autografa (?), quella dei 3 symphonic preludes, op. 12, n. 1, notata a matita, con qualche emendamento successivo. È possibile che queste quattro partiture fossero state sottoposte a Leibowitz in vista del concerto del 1947.
Il rapporto tra Lutyens e Leibowitz sembra essersi prolungato nel decennio seguente dal momento che nella biblioteca di quest'ultimo troviamo partiture di opere della compositrice inglese scritte ne primi anni '50. «Blackheath 1952» è la data in calce al manoscritto autografo (?) del Quartetto d'archi n. 6, op. 25; del 1953 è il Motet for unaccompanied chorus, op. 27 di cui è presente una riproduzione con qualche emendamento a matita e a penna; del 1954 è Valediction, op. 28 di cui abbiamo la riproduzione di partitura e parte con un cartiglio manoscritto sulla partitura che rivede la parte del clarinetto nelle primissime misure. Il carattere cameristico di questo gruppo di composizioni lascerebbe supporre una destinazione non esecutiva, forse un omaggio amichevole o la richiesta di un giudizio da parte della Lutyens all'autorevole collega.
           Completano la collezione le edizioni in partiturina, prive di annotazioni, del Chamber concerto n. 3 (London, Chester, c1947) e, di nuovo, del Quartetto d'archi, n. 6, op. 25 (London, Mills, c1960) che potrebbe dunque avere incontrato il particolare apprezzamento di Leibowitz. 

Infine segnaliamo che nessuna opera di Elisabeth Lutyens è conservata nella porzione della biblioteca di René Leibowitz conservata nella Paul Sacher Stiftung di Basel.


* Le riproduzioni delle opere di Elisabeth Lutyens sono pubblicate con la gentile concessione di The Lutyens Estate. Le porzioni di musiche riprodotte sono prese dagli incipit delle composizioni.
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H. SearleQuadrille with a raven, cap. 10

Composizioni di Elisabeth Lutyens nel catalogo della biblioteca

Selezione di risorse di rete su Elisabeth Lutyens

 
A cura di Gianmario Merizzi - Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2006
© Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università degli Studi di Bologna - 2006

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