LA SOFFITTA 2005
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MUSICA
18 gennaio - 14 maggio |
martedì 25 gennaio Aula absidale, ore 21 ingresso gratuito ARPEGGIANDO E GLISSANDODUO ÉRARDBeatrice Zago, arpaRaffaella Benini, pianoforte
Ferdinand Ries (1784-1838)Introduktion und Rondo op. 57per arpa e pianoforte Maurice Ravel (1875-1937)Introduction et Allegroper arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi (1905) trascrizione dell’autore per arpa e pianoforte Nino Rota (1911-1979)Concerto per arpa e orchestratrascrizione dell’autore per arpa e pianoforteAllegro moderato
Andante Allegro Joaquín Turina (1882-1949)Tema y variaciones op. 100per arpa e pianoforte
DUO ÉRARDNasce nel 1994 con l’intento di riscoprire l’abbinamento timbrico tra arpa e pianoforte, assai diffuso nella prima metà dell’Ottocento; prende il proprio nome da Sébastien e Jean-Baptiste Érard, importanti costruttori di pianoforti e arpe del primo Ottocento. Il duo, il cui repertorio spazia dal secolo XIX alla contemporaneità, si è perfezionato con Pier Narciso Masi nei Corsi Internazionali di San Marino, e all’Accademia «Incontri col Maestro» di Imola, e si è distinto in vari concorsi di musica da camera.
BEATRICE ZAGODiplomata in arpa nel Conservatorio «A. Buzzolla» di Adria, si è perfezionata nell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, e prosegue i propri studi con Anna Lozer; ha frequentato inoltre i Seminari Internazionali di Macerata. Secondo premio nel 1993 al Concorso Nazionale «V. Ferroni» di Tramutola (Potenza), svolge attività concertistica come solista e in diverse formazioni cameristiche. Col fisarmonicista Richard Galliano ha inciso un CD prodotto dal Comune di Thiene (Vicenza). Laureanda DAMS nell’Università di Bologna, si interessa in particolare allo sviluppo tecnico e alla letteratura per il proprio strumento.
RAFFAELLA BENINIDiplomata nel Conservatorio «G. B. Martini» di Bologna con Angelo Babini, ha studiato con Daniel Rivera e Franco Scala. Nella musica da camera si è perfezionata, tra gli altri, con Christa Butzberger. Svolge attività concertistica come solista e in varie formazioni da camera. Terzo premio al Concorso Nazionale «Città di Genova», è laureata DAMS, e s’interessa al repertorio pianistico ottocentesco, su cui ha pubblicato vari saggi; ha partecipato a convegni di musicologia. Collabora con l’Istituto Liszt di Bologna, «Il Resto del Carlino», la rivista dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell’Emilia Romagna. Insegna Storia della musica nella Scuola Comunale di Musica «G. Rossini» di Cervia, e coordina il laboratorio musicale scolastico territoriale di Cervia «La scuola dei suoni», dove insegna pianoforte.
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Sébastien e Jean-Baptiste Érard sono due fratelli francesi, nati a Strasburgo, parigini d’adozione, che alla fine del secolo XVIII fondano una ditta di arpe e pianoforti destinata a diventare tra le più importanti della storia: a loro si devono fondamentali innovazioni nella meccanica dei due strumenti. Agli inizi del secolo XIX, arpa e pianoforte sono molto simili sia per morfologia (ancora oggi, il telaio metallico del pianoforte a coda richiama la forma di un’arpa) sia per sonorità. Quest’ultima caratteristica fa sì che nascano composizioni eseguibili indifferentemente sull’uno o l’altro strumento: è il caso dell’Introduktion und Rondo di Ferdinand Ries (1784-1838), pianista e compositore tedesco allievo e concittadino di Beethoven (entrambi sono nati a Bonn), la cui produzione musicale s’inquadra nello stile che verrà poi denominato Biedermeier, con cui s’identifica la musica rivolta in prevalenza al consumo casalingo e salottiero – ove il binomio tra arpa e pianoforte era assai comune – all’epoca della Restaurazione (1815-1848). Antonia Malvasi coordinamento e redazione di |