Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2005

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2005
DANZA
18 aprile - 6 maggio

 

18 aprile - 6 maggio

L'OMBRA DEI MAESTRI

L’antica sapienza dei maestri d’Oriente: Kazuo Ohno

a cura di Eugenia Casini Ropa e Giovanni Azzaroni

ANTICHE E NUOVE TRADIZIONI
DEL TEATRO/DANZA GIAPPONESE


rassegna video con presentazione

Aula 1 (via Mascarella 86/a)
18-21 aprile, ore 15

KAZUO OHNO
BEAUTY AND STRENGHT


proiezione del documentario in DVD sulla vita e il percorso artistico di Kazuo Ohno (2000)

Laboratori DMS - Auditorium
26 aprile, ore 21

Laboratorio condotto da
Yoshito Ohno


a numero chiuso, riservato a studenti DAMS
iscrizioni: 4-20 aprile, ore 10-13,
presso i Laboratori DMS (via Azzo Gardino 65/a)

Laboratori DMS - Teatro
26 aprile, ore 10-13 e 15-18
27-28 e 30 aprile, ore 15-18

IMMAGINI DI UN'ANIMA


Mostra di manifesti degli spettacoli di Kazuo Ohno

Laboratori DMS - Quarto Spazio
26 aprile - 6 maggio, ore 9-19

Incontro con Yoshito Ohno


conducono Giovanni Azzaroni ed Eugenia Casini Ropa

Laboratori DMS - Teatro
27 aprile, ore 11

in collaborazione con
Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
e Comune di Bologna - Cultura e Rapporti con l’Università

EYE

uno spettacolo di e con Yoshito Ohno

Arena del Sole - Sala Grande (via Indipendenza 44)
29 aprile, ore 21


informazioni: 051-2910910 - www.arenadelsole.it


Lezione aperta
dei partecipanti al laboratorio
condotto da Yoshito Ohno


mostra di manifesti degli spettacoli di Kazuo Ohno

Laboratori DMS - Teatro
30 aprile, ore 17

I SEGRETI DI "MR. O"


Proiezione dei tre rari film di ricerca prodotti e interpretati da Kazuo Ohno, presentati da Gianni Di Capua

Laboratori DMS - Auditorium
2, 4, 6 maggio, ore 16.30


2 maggio: The Portrait of Mr. O (1969)
4 maggio: Mandala of Mr. O (1971)
6 maggio: Mr. O's the Book of the Dead (1973)


O, KIND GOD!


Proiezione del documentario in DVD sulle ultime apparizioni in pubblico di Kazuo Ohno (1999)
regia di Gianni Di Capua

Aula E (via Mascarella 86/a)
5 maggio, ore 17





KAZUO OHNO

Nato nel 1906 in Giappone, studia ginnastica e ne diviene insegnante. Nel 1929, rimane profondamente colpito da un spettacolo della danzatrice spagnola La Argentina, così come, più tardi, ammirerà le danze di Harald Kreutzberg. Inizia a prendere lezioni di danza, studiando con Baku Ishi e Takaya Eguchi, entrambi profondamente influenzati dalla nuova danza espressionista tedesca.
    Debutterà sulle scene solo nel 1949, presentando uno spettacolo di piccoli brani ispirati alla danza tedesca d'anteguerra (Lamento del diavolo, Tango, Primo fiore dell'albero di tiglio). L'incontro con Tatsumi Hijikata, nel 1954, si rivelerà decisivo per la sua carriera (Il corvo). Parteciperà alla nascita della danza butoh, quella "danza delle tenebre" che costituisce oggi la forma famosa nel mondo di danza moderna giapponese. Per Hijikata interpreta, tra l'altro, il personaggio di Divine in Nostra Signora dei fiori, nel 1960.
     Dal 1967 al 1977 lascia le scene, a parte alcune apparizioni in opere di altri danzatori d'avanguardia, e gira alcuni film d'ispirazione surrealista (Portrait of Mr. O, Mandala of Mr. O, Book of the Dead of Mr. O).
     Nel 1977, a più di settant'anni, crea sui ricordi di un tempo Admiring La Argentina, l'opera che, presentata a Nancy tre anni più tardi, lo rende celebre in tutto il mondo occidentale. Questo spettacolo en travesti ha un enorme successo internazionale e rende Kazuo Ohno, ormai settantacinquenne, una vera leggenda vivente. Da allora, continua a creare dei solo ai quali spesso associa il figlio Yoshito, cui trasmette la sua eredità artistica, e continua a viaggiare per tutto il mondo (alcuni titoli: Ozen, 1980; My Mother, 1981; Dead Sea, 1985; Water Lilies, 1987; Insect Metamorphosis, 1988; Ka Cho Fu Getsu, 1990; White Lotus, 1992; Kazuo Ohno World, 1996).
     Lascia le scene nell'ottobre del 2001, a novantacinque anni.
     La danza di Ohno si stacca dalla più diffusa tradizione del butoh, pur condividendone molti principi corporei, per il suo carattere luminoso e lirico. Egli danza per comunicare l'universale nella sua espressione più pura; secondo lui, presto convertitosi al cristianesimo, la danza deve rivelare "la forma dell'anima". Il corpo, spogliato di tutte le intenzioni espressive precostituite, è come un recipiente vuoto nel quale deve sorgere libera ed espandersi l'emozione più profonda. "Se volete interpretare un fiore - dice - potete mimarlo: sarà un fiore comune, banale, senza interesse. Se, invece, ponete la bellezza di quel fiore e le emozioni che evoca nel vostro corpo morto, il fiore che creerete sarà vero e unico e il pubblico ne sarà profondamente commosso".

YOSHITO OHNO

Nasce a Tokio nel 1938. Nel 1950 debutta nel ruolo di un ragazzo nel celebre Kinijki (Colori proibiti), diretto e coreografato da Tatsumi Hijikata, considerato la prima, eversiva creazione nella storia della nuova danza Buto.
    Tra il 1960 e il 1968 studia danza classica e pantomima e partecipa alle performances del gruppo di Hijikata Ankoku Buto-ha. Nel 1969 dà il suo primo recital da solista.
    Sempre vicino al lavoro del padre, nel 1981 partecipa al tour di Kazuo negli Stati Uniti e in America latina e nel 1982 al tour europeo. Partecipa allo spettacolo di Kazuo Ohno The Dead Sea (1985). Nel 1987 dirige e interpreta con il padre Water Lilies (Gigli d'acqua) e l'anno successivo Insect Metamorphosis. Nel 1989 presenta a Roma una sua performance e partecipa a festival in vari paesi del mondo; nel 1990 dirige e interpreta con Kazuo Ka Cho Fu Getsu (Fiori-Uccelli-Vento-Luna).
     Negli anni successivi continua ad accompagnare Kazuo Ohno nelle sue tournées e diviene il principale prosecutore del lavoro paterno, che traduce in spettacoli propri. Nel 2001, quando compie 95 anni, Kazuo lo investe ufficialmente della sua eredità artistica per il futuro.


   
Il progetto L’ombra dei Maestri – L’antica sapienza dei maestri d’Oriente: Kazuo Ohno, curato da Eugenia Casini Ropa e Giovanni Azzaroni, prende le mosse dall’archivio Ohno del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, un corpus imprescindibile per chi voglia avvicinarsi con rigore scientifico all’affascinante mondo del butō, unica forma di teatro di danza moderna giapponese. L’iniziativa, che si articolerà dal 18 aprile al 6 maggio 2005, propone un insieme di eventi che intendono impostare una riflessione sulle possibili o impossibili contaminazioni tra l’odierno teatro di danza in Oriente e in Occidente, sulla permanenza e la trasmissione-trasformazione dei codici del teatro classico, sulle sperimentazioni delle avanguardie del secondo dopoguerra. Lo scopo sarà quello di cercare i nessi e le analogie che rendono trasversali e multiculturali alcune tematiche di ricerca e di verifica sul teatro di danza, sia in Oriente che in Occidente. Le tangibili e reciproche odierne contaminazioni suggeriscono che l’argomento dell’”incontro” tra culture diverse è imprescindibile e, probabilmente, rappresenta la più attendibile istanza di studio.
     Il progetto prevede una rassegna video sui maestri di teatro giapponesi; una mostra di manifesti degli spettacoli di Kazuo Ohno; un laboratorio di Yoshito Ohno, figlio ed erede artistico del maestro, con una lezione aperta dei partecipanti; la proiezione di un documentario sulla vita e il percorso artistico di Kazuo Ohno; un incontro con Yoshito Ohno; la proiezione e il commento di tre rari film di ricerca prodotti e interpretati da Kazuo Ohno e la proiezione del documentario sulle ultime apparizioni in pubblico di Kazuo Ohno, regia di Gianni Di Capua.

Giovanni Azzaroni



 


Dipartimento di Musica e Spettacolo
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