Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2005

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2005
CINEMA
ottobre 2004 - maggio 2005

in collaborazione con  
Cineteca del Comune di Bologna  
Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero  

 

7 febbraio - 24 aprile

OPERETTE IMMORALI. IL CINEMA DI ERNST LUBITSCH

a cura di Michele Canosa, Luisa Ceretto, Isabella Malaguti (Cineteca di Bologna)

in collaborazione con
Museo Nazionale del Cinema di Torino
Bergamo Film Meeting – Lab 80
Fondazione Cineteca Italiana

Cinema Lumière
via Azzo Gardino 65


> programma del mese di febbraio <
> programma del mese di marzo <

programma del mese di aprile


note di Paola Cristalli

 

4 aprile, ore 20.30

PARAMOUNT ON PARADE

(1930)

Film-omnibus a celebrazione della Paramount di Adolph Zukor. Lubitsch dirige tre dei diciannove episodi, capitoli d’una lieve e ilare apologia del libertinaggio: in Origins of the Apache Danse Maurice Chevalier è un elegantone accusato dalla moglie di leggerezza fedifraga; in A Park in Paris è un flic del Bois de Boulogne, canta "All I Want Is Just One Girl" e e si fa complice delle galanterie en plein air di un marito colto in flagrante dalla moglie furiosa; in The Rainbow Reveals è uno spazzacamino che volteggia sui tetti di Parigi tra stuoli di belle ragazze. Negli episodi non lubitschiani si possono vedere Clara Bow, Jean Arthur, Gary Cooper, Kay Francis, Fredric March, Eugene Pallette, William Powell e Fay Wray.

8 aprile, ore 20.30

THE MAN I KILLED

(1932)

Tra la perfetta e conclusiva commedia musicale (Un’ora d’amore) e il più assoluto dei capolavori (Mancia competente) Lubitsch si dedica al suo unico esperimento drammatico d’epoca sonora, al film che va sotto i titoli di The Man I Killed o di Broken Lullaby. La storia del soldato francese che non dimentica d’avere ucciso in battaglia un suo coetaneo tedesco è per l’esule berlinese un “metaforico ritorno verso la Heimat abbandonata” (Guido Fink): il giovane Paul intraprende un viaggio nella Germania sconfitta, si finge amico dell’uomo che ha ucciso, entra e si fa amare dalla famiglia e dalla ragazza di lui, in qualche modo ne prende il posto, tra fiumi di lacrime e di musica. Antimilitarista e postespressionista, nel solco (anche stilistico) di Westfront 18 e di All Quiet On The Western Front.

14 aprile, ore 20.15

L’ALLEGRO TENENTE

(1931)

A lungo considerato perduto, è un altro dei film costruiti intorno alla comicità charmeuse, alle confidenze musicali e all’accento francese di Maurice Chevalier: in una posticcia Vienna d’operetta, un destino scherzoso costringe il tenente Niki a sposare Miriam Hopkins, l’ingenua figlia del re, e a rimpiangere la smaliziata amante Claudette Colbert. Finale tra frivolezza e disincanto, dove lubitschianamente tutto torna ma qualcosa è per sempre perduto. A partire dal nome del protagonista, e proseguendo nella pur gaia concentrazione su corpi e desideri, il film sceneggiato da Ernest Vajda e Samson Raphaelson è anche un omaggio, una beffa, come un’eco incongruamente smiling di Stroheim.

19 aprile, ore 20.15

VOGLIAMO VIVERE

(1942)

“Se conosco l’attore polacco Joseph Tura? O sì, ricordo, l’ho visto una sera; trattava Shakespeare come noi trattiamo la Polonia”, afferma il colonnello Sig Rumann nel cuore d’una Varsavia devastata dalla guerra; e più tardi la primattrice Carole Lombard, decisa a indossare il suo abito di lamé scollato sulla schiena per nterpretare la prigioniera d’un lager: “Così risalteranno meglio le frustate”. La leggerezza di Lubitsch si fa scandalosa incrociando la tragedia vera e la suprema finzione comica: la critica dell’epoca trovò più assimilabile l’altra grande farsa antinazista del tempo, Il grande dittatore. All’umanismo pacifista di Chaplin, Lubitsch oppone una radicale fede nel teatro e nel gioco dell’illusione: “nello scontro con la tragedia più organizzata ed efficiente dell’apparato nazista, il repertorio approssimativo della compagnia Tura finirà per avere la meglio” (Guido Fink).

22 aprile, ore 20.15

IL CIELO PUÒ ATTENDERE

(1943)

Seduttore irriducibile, va all’inferno ma viene perdonato, perché ha molto amato: e non è detto che smetterà. In un film d’autentico congedo, tinto dei colori del crepuscolo, Lubitsch dice addio ai suoi eleganti libertini, agli inganni amorosi, all’inflessibile grazia delle sue donne fragili. Un film intorno alla morte (che è un ultimo ballo tra Don Ameche e Gene Tierney), l’attimo struggente in cui Lubitsch ripone i suoi giochi nella scatola. Non l’ultimo film, ma l’ultimo capolavoro.

24 aprile, ore 20.15

LA VEDOVA ALLEGRA

(1934)

L’operetta di Léhar, già affresco di sadica decadenza per Stroheim (la sua Vedova è del 1925), trova in Lubitsch la sua forma più utopica e fiabesca. Quel che conta, come sempre, è il procedere mascherato del desiderio e l’ironico definitivo incrocio di eros e denaro: quel che vogliono il conte Danilo e la ricca Sonia, dividere infine lo stesso letto, è quel che vogliono gli altri, consapevoli che l’approdo a quel letto (e a quello status) coniugale salverà Marshovia dalla bancarotta. Trionfo dei production values di casa MGM (i décors di Cedric Gibbons, la fotografia di Oliver Marsh) , è “uno dei più splendidi film a colori della storia del cinema: solo Dreyer ha saputo dare al bianco e nero altrettanta intensità cromatica” (Guido Fink). Sulle note del celebre valzer Danilo e Sonia danzano il loro lieto fine, Maurice Chevalier e Jeannette McDonald il loro addio (è il loro ultimo film insieme, lei consegnata a Nelson Eddy lui a più modesti successi, prima del ritorno in Francia).




 

 

programma del mese di marzo


1° marzo, ore 20.15

IL PRINCIPE CONSORTE

(The Love Parade, USA/1929, 110’) di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani
versione restaurata da Film and Television Archive dell’UCLA (University of California, Los Angeles)


2 marzo, ore 20.30

MANCIA COMPETENTE

(Trouble in Paradise, USA/1932, 83') di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani
copia proveniente da LAB 80 Film


7 marzo, ore 20.30

PARTITA A QUATTRO

(Design for Living, USA/1933, 91’) di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani


9 marzo, ore 20.15

ANNA BOLENA

(Anna Boleyn, Germania/1920, 100’) di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani
accompagnamento al piano di Marco Dalpane
versione restaurata da Fondazione Cineteca Italiana


13 marzo, ore 16

SE AVESSI UN MILIONE

(If I Had a Million, USA/1932, 88’) di Ernst Lubitsch, James Cruze, H. Bruce Humberstone, Stephen Roberts, William A. Seiter e Norman Z. McLeod

versione originale, sottotitoli italiani


14 marzo, ore 21

LA VALANGA

(Eternal Love, USA/1929, 73') di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani
versione sonorizzata restaurata da Film and Television Archive dell'UCLA (University of California, Los Angeles)


15 marzo, ore 18

IL PRINCIPE STUDENTE

(The Student Prince in Old Heidelberg, USA/1927, 106’)
di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani


16 marzo, ore 18.30

SCRIVIMI FERMO POSTA

(The Shop Around the Corner, USA/1940, 99')
di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani


19 marzo, ore 18

NINOTCHKA

(USA/1939, 110’) di Ernst Lubitsch

versione originale, sottotitoli italiani
copia proveniente da BFI


22 marzo, ore 20.30

UN’ORA D’AMORE

(One Hour with You, USA/1932, 80’)
di Ernst Lubitsch e George Cukor

versione originale, sottotitoli italiani
versione restaurata da Film and Television Archive dell’UCLA (University of California, Los Angeles)


23 marzo, ore 18.30

UN’ORA D’AMORE

(replica)


 



programma del mese di febbraio



7 febbraio, ore 20.30

DIE PUPPE

(La bambola di carne, Germania/1919, 60’)

copia restaurata da Filmarchiv Austria
accompagnamento al piano di Marco Dalpane
versione originale con sottotitoli elettronici


8 febbraio, ore 18.30

DIE PUPPE

(replica)


9 febbraio, ore 20.30

CARMEN

(Germania)

copia proveniente da F.-W.-Murnau Stiftung
accompagnamento al piano di Marco Dalpane
versione originale con sottotitoli elettronici


11 febbraio, ore 20.30

MADAME DUBARRY

(Germania/1919, 85’)

copia restaurata da F.-W.-Murnau Stiftung
accompagnamento al piano di Marco Dalpane
versione originale con sottotitoli elettronici


12 febbraio, ore 17

MADAME DUBARRY

(replica)


14 febbraio, ore 20.15

OYSTER PRINCESS


copia proveniente da British Film Institute
accompagnamento al piano di Marco Dalpane
versione originale con sottotitoli elettronici


16 febbraio, ore 20.15

DIE BERGKATZE

(Lo scoiattolo, Germania/1921, 100’)

accompagnamento al piano di Marco Dalpane
versione originale con sottotitoli elettronici


17 febbraio, ore 18

DIE BERGKATZE

(replica)


22 febbraio, ore 20.10

LADY WINDERMERE’S FAN

(Il ventaglio di Lady Windermere, USA/1925)

accompagnamento al piano di Marco Dalpane
versione originale con sottotitoli elettronici


23 febbraio, ore 18

LADY WINDERMERE’S FAN

(replica)


25 febbraio, ore 20.30

MONTECARLO

(USA/1930, 85’)

versione originale con sottotitoli elettronici



Ancora nel 1977, Guido Fink doveva scrivere: «Il silenzio quasi assoluto degli studiosi di cinema su Ernst Lubitsch, dopo la morte avvenuta nel 1947, i discorsi spesso distratti o paternalistici che gli sono stati dedicati durante tutto l’arco della sua attività fa davvero pensare a una tacita congiura, a un processo di rimozione collettiva». Oggi la considerazione critica è mutata grazie alla scoperta di film ritenuti dispersi, al restauro dei grandi film in costume e all’accesso alle commedie sonore in lingua originale.
     La rassegna si propone quindi di ricomporre il corpus delle opere e, di ciascuna, riproporre la versione migliore (le più attendibili) conservata presso gli archivi europei e americani. La ricognizione completa è in corso; in ogni caso, la rassegna prevede una soddisfacente selezione dei film di Lubitsch dei tre periodi canonici: film muti tedeschi (1913-1922); film muti americani (1923-1928); film sonori americani (1929-1947).

Michele Canosa




 


Dipartimento di Musica e Spettacolo
Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna