Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2005

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2005
CINEMA
ottobre 2004 - maggio 2005

in collaborazione con  
Cineteca del Comune di Bologna  
  

 

3 aprile - 16 maggio

CINEMA E IDENTITÀ NAZIONALE

a cura di Franco La Polla

con la consulenza di Luisa Ceretto (Cineteca di Bologna)

 

Laboratori DMS - Auditorium
via Azzo Gardino 65a

informazioni: tel. 051 2092413

11 aprile 2005, ore 16
Il musical americano e l’ideologia nazionale
Lezione di Franco La Polla


15 aprile 2005, ore 16
Federazione di sguardi: l’Unione sovietica
come identità multietnica nel cinema
di Dziga Vertov

Lezione di Monica Dall’Asta


19 aprile 2005, ore 16
Identità nazionale e identità europea
nel cinema francese degli anni ’20

Lezione di Guglielmo Pescatore


22 aprile 2005, ore 16
Dopo la Rivoluzione:
Napoleone visto da Abel Gance

Lezione di Michele Canosa


26 aprile 2005, ore 16
Le basi regionali dell’identità nazionale
nel cinema italiano

Lezione di Giacomo Manzoli


16 maggio 2005, ore 17
L’identità nazionale italiana dal Neorealismo
alla commedia all’italiana

Lezione di Francesco Pitassio


Lumière 1
via Azzo Gardino 65

informazioni: tel. 051 2195311
biglietteria: per gli studenti DAMS €1,50

3 aprile 2005, ore 18

IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI

(Das Kabinett des Doktor Caligari, Germania/1920)
di Robert Wiene (71’)
Copia restaurata da Cinémathèque Royale de Belgique
Versione originale sottotitoli italiani
Accompagnamento al piano di Marco Dalpane
Introduce Franco La Polla


6 aprile 2005, ore 22.30

L’ANNO SCORSO A MARIENBAD

(L’Année dernière à Marienbad, Francia-Italia/1961)
di Alain Resnais (94’)


15 aprile 2005, ore 17.45

SIBERIADE (prima parte)

(Siberiada, Russia/1979)
di Andrej Konchalovskij (140’)


16 aprile 2005, ore 17.30

SIBERIADE (seconda parte)

(Siberiada, Russia/1979)
di Andrej Konchalovskij (140')


18 aprile 2005, ore 22.30

IL CORRIDOIO DELLA PAURA

(Shock Corridor, USA/1963)
di Samuel Fuller (101')


LA RASSEGNA PROSEGUE NEL MESE DI MAGGIO


Lumière 2 / Officinema
via Azzo Gardino 65

informazioni: tel. 051 2195311
biglietteria: per gli studenti DAMS €1,50

4 aprile 2005, ore 20.15

IL GRIDO

(Italia/1957)
di Michelangelo Antonioni (102')

14 aprile 2005, ore 20

LO SCEICCO BIANCO

(Italia/1952)
di Federico Fellini (85')
copia proveniente da Mediaset - CinemaForever

19 aprile 2005, ore 20

QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE

(Italia/1942)
di Alessandro Blasetti (94')
copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale


LA RASSEGNA PROSEGUE NEL MESE DI MAGGIO

Una scena di Il settimo sigillo di I. Bergman


Cinema e identità nazionale. Garibaldi? Giovanna d'Arco? George Washington? E magari le loro rispettive biografie? Niente del genere. L'identità nazionale in arte è uno stile: qualcosa cioè che ci permette di riconoscere quasi subito la derivazione culturale del prodotto. Un occhio esercitato è in grado di capire dopo pochi minuti di quale paese di produzione si tratti per questo o quel film. E non è nemmeno questione di paesaggi, oggetti, miti della singola tradizione culturale (che so?, il Big Ben, la Tour Eiffel, il Colosseo e via dicendo). Si tratta piuttosto dell'accumulo di tutto quello che nei secoli ha concorso alla formazione di una mentalità nazionale, di un modo nazionale di pensare se stessi e il mondo, e di tradurlo in immagini nel momento in cui si racconta una storia. Qualsiasi storia. Non dunque un glorioso momento delle guerre d'indipendenza italiane, della rivoluzione americana o di quella francese, ma un'atmosfera con cui abbiamo familiarizzato negli anni attraverso le più varie forme d'espressione, dall'arte alla letteratura alla filosofia.
     Lontani da un discorso semplicisticamente contenutistico, è necessario focalizzare l'attenzione su tracce – talvolta evidenti, talaltra nascoste – che denunciano la stretta appartenenza nazionale del film (dei film), scavando nell'immaginario del singolo paese e collegando i reperti con il modo in cui essi sono stati tradotti filmicamente. Dunque, lo stesso aspetto formale rientrerà a far parte del discorso, dal momento che vi sono tecniche che trovano ragione della loro applicazione proprio in relazione ad alcuni dei dati fondanti l'identità di una nazione (ad es., la dissolvenza incrociata può esprimere un modo di sentire e di trattare il tempo diverso da quello riscontrabile nello stesso momento storico in altra nazione).
     Non è forse squisitamente francese la rarefazione di spazio e tempo, mutuata dalla immediatamente precedente esperienza del nouveau roman, di L'anno scorso a Marienbad di Resnais? O la purezza morale come qualità non retorica ma quotidianamente vissuta della Giovanna d'Arco di Bresson?
     Certo, vedendo Il grido di Antonioni non si può non pensare subito alla pianura padana e dunque all'Italia, ma non è solo per questo che in quell'opera straordinaria leggiamo un'identità nazionale: intanto, gli evidenti riferimenti alla lezione neorealista, ed inoltre la disperazione annosa, secolare di un popolo intero, poco importa se qui causata non da un padrone o dall'autorità, ma da un dramma sentimentale (in realtà questo importa moltissimo, ma su un altro versante di lettura della pellicola).
     E Il gabinetto del Dottor Caligari non è forse anche un vero e proprio manifesto dell'anima tedesca, della sua rinnovata (ben due volte in trent'anni) follìa novecentesca, del resto secondo la ben nota lezione di Kracauer?
     E ancora, quale migliore esempio di visione nordica del mondo se non quella fornita da Il settimo sigillo di Bergman? In quel film la dimensione macabra diventa parte della vita quotidiana, comune, rendendoci l'immagine del mondo come Totentanz.
     Ma fermiamoci qui.
     Le lezioni a latere sull'argomento, che tenute da specialisti del DAMS, esemplificando alcune singole cinematografie, intendono contribuire a chiarire sia il tema che il metodo con cui affrontarlo. E lo spettatore, augurabilmente, si cimenterà a sua volta in questa identificazione assistendo – bisogna dirlo – ad alcuni fra i più bei film che Italia, Stati Uniti, Francia, Danimarca ed altre nazioni possano vantare.

Franco La Polla

 


Dipartimento di Musica e Spettacolo
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