Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2005

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2005
CINEMA
ottobre 2004 - maggio 2005

in collaborazione con  
Cineteca del Comune di Bologna  
  

 

17 marzo

CHARLEY BOWERS, OVVERO IL CINEMA COME 'LOCUS SOLUS'

a cura di Rinaldo Censi

con la consulenza di Luisa Ceretto (Cineteca di Bologna)

 

Cinema Lumière 1
via Azzo Gardino 65


EGGED ON

(USA/1926) di Charley Bowers

A WILD ROOMER

(USA/1927, 20’) di Charley Bowers

copie provenienti da Cinémathèque de Toulouse


MUTT AND JEFF
THE BOWLING ALLEY

(USA/1927) di Charley Bowers

copia proveniente dal National Film and Television Archive dell’UCLA – University of California, Los Angeles


NOW YOU TELL ONE

(USA/1920, 26’) di Charley Bowers e Harold L. Muller

SE AVESSI UN MILIONE

(USA/1926, 23’) di Charley Bowers

copie provenienti da Lobster Film



introduce Rinaldo Censi

una scena di A Wild Roomer

Figlio di una contessa francese e di un medico irlandese, Charley Bowers è nato a Cresco (Iowa) nel 1889. A cinque anni incontra un vecchio acrobata che gli insegna il mestiere del funambolo. Viaggia per gli Stati Uniti, senza il permesso dei genitori. A nove anni muore il padre. Rientra in famiglia, costretto ad accettare qualunque mestiere per guadagnarsi da vivere. A ventitré anni comincia a lavorare nel disegno animato – siamo nel 1912. Nel 1916 fonda il suo primo studio per realizzare la serie Mutt And Jeff. Nel 1924 realizza i primi film burlesque, unendo personaggi in carne ed ossa e animazione. Tra il 1926 e il 1927 lavora come regista, ma anche come sceneggiatore e attore ad una serie di quattordici film burlesque di due bobine, prodotte per la R.C. Picture Corporation. Nel 1928 è il principale azionista della Bowers Comedies; appare in sei film diretti da Harold L. Muller. Si preoccupa di affinare i trucchi visivi.

Sparisce. Realizza nel 1930 un film sonoro, It’s A Bird (che colpirà favorevolmente André Breton). Nel 1935 lavora all’Universal: realizza schizzi per un personaggio, Dumb Duck, sotto l’egida di Walter Lantz. Si occupa di film pubblicitari, lavora con Joseph Losey ad un film commissionato dalla Petroleum Industry: Pete Roleum And His Cousins. Nel 1940 dirige l’ultimo film: Wild Oysters. Gravemente malato, muore nel 1946, nella totale indifferenza.

Nei suoi film burlesque Charley Bowers è un inventore (da qui il suo soprannome francese: “Bricolo”). Inventa macchinari celibi, strampalati:
  - una macchina automatizzata che collega la cucina di un ristorante con la sala da pranzo, in grado di sfornare piatti all’istante (He Done His Best, 1926)
  - una macchina per creare uova indistruttibili, dal guscio simile a gomma (Egged On, 1926)
  - l’invenzione di scarpe per danza automatica (Fatal Footstep, 1926)
  - la messa a punto di un liquido di innesto universale che permette di far crescere un pioppo su un manico di spazzola e che trasforma rami d’albero in gatti (Now You Tell One, 1926)
  - l’invenzione di una pelle di banana anti-scivolo (Many A Slip, 1927)
  - un uccello esotico catturato in Africa che divora metallo e cova uova che riproducono automobili (It’s A Bird, 1930)

Charley Bowers realizza film che non lasciano indifferente André Breton e i surrealisti; sulle pagine di “Le Minotaure” (n. 10, 1937) possiamo leggere, in riferimento a un suo film:

«È con It’s a Bird, nel 1937, che noi dobbiamo venire proiettati per la prima volta, gli occhi aperti sulla distinzione platealmente sensoriale del reale e del meraviglioso, nel cuore stesso della stella nera».





 


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