Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2004 - MUSICA - Fluido e morbido

 LA SOFFITTA 2004

MUSICA
26 novembre 2003 - 14 maggio 2004

CONCERTI


31 marzo, ore 21 · Aula absidale di Santa Lucia

Fluido e morbido, stridulo e pettegolo

 
Gianluca Sulli
clarinetto
Serafina Sabatino
pianoforte
 
 
 

A
LBAN BERG  (1885-1935)

Quattro pezzi op. 5
I. Mäßig - II. Sehr langsam
III. Sehr rasch - IV. Langsam
  
  
  
ARTHUR HONEGGER (1892-1955)

Sonatina
Modéré
Lent et soutenu
Vif et rythmique
  
  
  
NINO ROTA  (1911-1979)

Sonata in Re

Allegretto scorrevole
Andante quasi Adagio
Allegro scorrevole



* * *
WITOLD LUTOSLAWSKI  (1913-1994)

Preludi di danza
Allegro molto - Andantino - Allegro giocoso
Andante - Allegro molto
  
  
  
FRANCIS POULENC  (1899-1963)

Sonata

Allegro tristamente
Romanza (Très calme)
Allegro con fuoco (Très animé)
 
 
 


Gianluca Sulli
Diplomato in clarinetto al Conservatorio "Luisa d'Annunzio" di Pescara, e laureato in DAMS all'Università di Bologna, svolge un'intensa attività di concertista, musicologo e organizzatore musicale.
     Di particolare rilievo sono le sue collaborazioni con i Solisti dell'Accademia Filarmonica Romana diretti da Giuseppe Sinopoli, l'Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, l'Orchestra Sinfonica Abruzzese, i Solisti Aquilani, l'Orchestra di Roma e del Lazio, l'Officina Musicale Italiana, e infine il Tosti Ensemble, complesso strumentale e vocale dell'Istituto Nazionale Tostiano, di cui è coordinatore artistico.
     Come musicologo, collabora attualmente ai progetti speciali dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese. Dal gennaio 2002 è direttore del Centro di Studi musicali "N. Carloni" dell'Aquila.

Serafina Sabatino
Diplomata in pianoforte, si perfeziona con Victor Merzhanov e Lucia Passaglia, con cui consegue il diploma di perfezionamento pianistico all'Accademia Musicale Umbra di Perugia. Vincitrice in concorsi di musica da camera, si è esibita principalmente in formazioni cameristiche, in Italia e all'estero. Di particolare rilievo la collaborazione con la Camerata Romanica di Cluj (Transilvania). Alterna l'attività pianistica a quella musicologica e critica: collabora alla rivista dell'Università della Musica e delle Arti di Vienna "Kunstpunkt", e con la casa discografica italiana Real Sound.
     È laureata in DAMS all'Università di Bologna, nel cui Dipartimento di Musica e Spettacolo collabora con la cattedra di Filosofia della musica e insegna nei corsi di alfabetizzazione musicale.      Sempre nel Dipartimento bolognese ha insegnato nel corso di aggiornamento per insegnanti della scuola secondaria dedicato alle "narrazioni epiche e mitiche in musica dal Sei al Novecento", organizzato dalle associazioni culturali "Il Saggiatore musicale" e "Le Muse e il Tempo", e dal Dipartimento di Musica e Spettacolo.

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Fluido e morbido, stridulo e pettegolo

Il clarinetto è di sicuro uno degli strumenti che nel secolo scorso più hanno subito l'influsso della musica nera americana per quanto riguarda le potenzialità espressive. Mezzo per eccellenza delle espressioni passionali e dell'intensità elegiaca, il clarinetto ha aggiunto alla propria tavolozza un timbro comico e grottesco, stridulo, pettegolo, disperato e petulante, spesso giocato nel registro acutissimo per mezzo d'inverosimili piroette ed equilibrismi del tutto sconosciuti nell'Ottocento. Così, dal 'fluido e morbido' della Sonata di Rota con la sua sonorità calda e riflessiva, e dei Preludi di danza di Lutoslawski che utilizzano materiale popolare nonostante la timbrica 'occidentale', si passa allo 'stridulo e pettegolo' soprattutto nel terzo movimento delle Sonate di Poulenc e Honegger, dove il clarinetto sfrutta a pieno le sue nuove risorse timbrico-espressive.
Alban Berg, compositore austriaco allievo di Schönberg e animatore della cosiddetta seconda Scuola di Vienna insieme al proprio maestro e ad Anton Webern, nel 1913 compone quattro pezzi per clarinetto e pianoforte in bilico tra ispirazione romantica ed espressionista, in cui all'idea schumanniana del ciclo di pezzi caratteristici si unisce il gusto per la composizione aforistica e fulminea tipica dell'espressionismo musicale. Alcuni esegeti hanno nondimeno voluto ricondurre i Quattro pezzi op. 5 alla struttura di una sonata in quattro tempi: Allegro, Adagio, Scherzo e Trio, Rondò. Eseguita per la prima volta il 17 ottobre 1919 al Verein für musikalische Privataufführungen di Vienna, pubblicata nel 1920, è il primo lavoro di Berg a portare una dedica a Schönberg, sebbene quest'ultimo avesse criticato l'opera considerandola frivola e inespressiva.
Il compositore polacco Witold Lutoslawski aveva ricevuto dalla casa editrice PWM una commissione per dieci miniature per violino e pianoforte basate su melodie popolari: da qui, nel 1954, sono nati i Preludia taneczne (Preludi di danza), caratterizzati dall'utilizzo di differenti metri e da una costante instabilità ritmica. Il compositore stesso definì quest'opera il proprio "addio al folklore": è questa infatti l'ultima composizione di Lutoslawski a usare materiale di matrice popolare. Dei Preludi esistono altre due versioni: una concertante per clarinetto e orchestra commissionata dalla Radio di Stato polacca (1955) e una per nove strumenti nella quale il clarinetto perde il ruolo di solista integrandosi nell'ensemble (1959).
Anche nella Sonata per clarinetto e pianoforte composta nel 1945 Nino Rota rimane fedele alla propria poetica, del tutto staccata dalle tendenze contemporaneemodulazioni, essenziale fino a rasentare l'ingenuitsuccessivo alla Seconda Guerra mondiale, caratterizzata melodiche, dalla riluttanza allo sviluppo tematico, da un tono a volte mesto e angosciante, quasi un monologo interiore del compositore: linguaggio tonale di matrice ottocentesca, parco nelle à. È un'opera che risente forse del clima immediatamente com'è dalla continua ripetizione delle stesse cellule .(un sodalizio di musicisti francesi accomunati dall'opposizione al wagnerismo e all'impressionismo ). Entrambi sfruttano le nuove tecniche espressive nell'uso del clarinetto: glissandi, trilli, repentini . Da notare in particolare il terzo movimento della Sonatina di Honegger 1922), caratterizzato da un ritmo di ragtime del pianoforte su cui il clarinetto si esibisce con frasi dalle movenze (1963), tutto giocato nel registro acuto del clarinetto.

Maria Rosaria Gallo e Matias Nicolas Isolabella
studenti
DAMS

coordinamento e redazione: Tarcisio Balbo

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