Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2002 - Comunicati stampa
DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO
LA SOFFITTA
Centro di promozione teatrale

Ufficio Stampa

Comunicato stampa
5 febbraio 2002
Alma mater studiorum - Università di Bologna
DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO
LA SOFFITTA
Centro di promozione teatrale
 
nell’ambito della
STAGIONE 2002
UNO SGUARDO SULLE SCENE
gennaio - giugno 2002
presenta
TRAGICAMENTE
Il teatro di Alfonso Santagata
Bologna, dal 20 al 23 marzo 2002
 
Proseguono le attività 2002 di teatro, musica, danza e cinema del Centro La Soffitta – Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna. L’obbiettivo è offrire una panoramica sulla ricerca contemporanea nei diversi ambiti, articolando i progetti in percorsi culturali di approfondimento, dedicati a particolari temi ed esperienze artistiche, strutturati in spettacoli ma anche incontri con i protagonisti, proiezioni video e laboratori.

L’ultimo progetto teatrale in programma, TRAGICAMENTE, a cura di Cristina Valenti, presenta il percorso artistico di Alfonso Santagata.

Formatosi alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, Santagata ha lavorato per anni come attore con Carlo Cecchi e Dario Fo, finché ha deciso di misurarsi autonomamente con il teatro per realizzare spettacoli di cui essere contemporaneamente autore, attore e regista e nel 1979 fonda, insieme a Claudio Morganti e a Tullio Ortolani, la Compagnia Katzenmacher, in seguito al notevole successo ottenuto dallo spettacolo omonimo, scritto e diretto da Alfonso Santagata.

"Il titolo del progetto, TRAGICAMENTE, l’abbiamo rubato a un recente volume dedicato al teatro di Alfonso Santagata (a cura di Simona Maggiorelli, Titivillus Edizioni, 2000). A partire da Terra sventrata, lo spettacolo che inaugurava, nel 1994, l’ingresso nel tragico scegliendo come guide i becchini di Amleto, Alfonso Santagata ha riletto i grandi tragici del passato attraverso una serie di lavori che dell’ispirazione letteraria incarnavano i più attuali fantasmi. Dai testi di Shakespeare come dai tragici greci, ma senza rinunciare ai riferimenti più amati e irrinunciabili di Dostoevskij Cervantes Buchner, Alfonso Santagata ha tratto una serie di figure in qualche modo imparentate (dall’esclusione, dalla differenza, dalla follia), per popolare un mondo che agli antichi conflitti (di sangue, di sentimenti, di potere) sovrappone le tragedie contemporanee. Così il cimitero di Terra sventrata è anche quello della guerra in Bosnia, la Tebe di Tragedia a ‘mmare è una città che si riconosce nei relitti e negli spettri di altre vicende, fra figure dark, proclami lanciati da una torretta metallica, echi di battaglie… e via via, fino alle immagini di antiche (e magari un po’ romantiche) marginalità: i guitti di Eidos o le maschere di Petito strenge, a creare inquietanti rispecchiamenti con le storie dei nuovi emarginati, profughi, esclusi." Cristina Valenti

Il primo spettacolo in programma, Petito Strenge (Teatro San Martino, 20 e 21 marzo, ore 21) è tratto da Antonio Petito, farsa dedicata all’omonimo attore dell’Ottocento, ma guarda alla tradizione per inventare l’attualità di una maschera più nevrotica che affamata, più allucinata che visionaria, immigrata alla rovescia dalla crisi economica del nord-est in un sud dove, comunque, ci si può arrangiare…Scrive Santagata: "Non è mia intenzione fare un lavoro sulla maschera di Pulcinella nei secoli, oppure rendere un Pulcinella archetipo. Se penso a Petito, immediatamente mi viene in mente la farsa come teatro puro, dove il corpo e il suo ritmo drammatico suonano una sinfonia discordante. Petito è una persona vissuta nel continuo aggiornamento: frequentava il teatro non per rifarlo, ma solo per rubare, per trasformarlo in altro, facendolo proprio: è quello che ho sempre fatto con gli autori che ho frequentato fino ad oggi. Non ho potuto spiare Petito, come lui ha fatto per le sue parodie, ma l’ho attraversato". Ideazione e regia di Alfonso Santagata, anche interprete insieme con Chiara Di Stefano, Rossana Gay, Johnny Lodi e Massimiliano Poli.

Il secondo, con lo stesso gruppo di attori, Se tujur la nuì (Teatro San Martino, 22 e 23 marzo, ore 21) è la versione rielaborata per il palcoscenico, presentata a Bologna in prima nazionale, del lavoro itinerante proposto la scorsa estate al Festival di Santarcangelo (all’interno di una ex colonia, fra camere affollate di materassi, letti, oggetti notturni…). "Questa volta – spiega Santagata – voglio affrontare il mondo degli esclusi partendo dagli attori in quanto esclusi e creando un microcosmo infettato in rivolta che non è intenzionato ad assumere gli antibiotici". Lo spettacolo fa perno sulla figura di Renè, "fan della notte" e nuova apparizione del teatro di Santagata che, nella deformazione notturna, ha "tragicamente" ambientato le sue esplorazioni.

Renè svolge un lavoro notturno impegnativo e di responsabilità alla centralina telefonica per chiamate urgenti, di giorno dorme e di notte lavora. Di sé stesso dice continuamente "non saprei cosa fare di giorno, meno male che questo lavoro mi permette di dormirci sopra "; sulla sua scrivania c’è un altro telefono, quello di un albergo a ore: è il secondo lavoro di Renè, smistare i clienti nelle camere. Il suo ufficio è aperto, fino all’alba, a tutti coloro che amano la notte ma anche a quelli che la detestano perché il sonno è svanito e sono rimasti solo gli incubi, agli indecisi, ai confusi, ai disperati: un microcosmo di cellule impazzite.

Il progetto TRAGICAMENTE comprende inoltre un Incontro con Alfonso Santagata dal titolo Rovesciamenti teatrali condotto da Cristina Valenti (Palazzo Marescotti, 22 marzo, ore 11, ingresso libero), seguìto dalla proiezione video del film Terra sventrata, ispirato all’omonimo spettacolo che ha vinto il Premio UBU 1995 per la ricerca shakespeariana.

In conclusione, completa il percorso fra gli spettacoli di Alfonso Santagata la presentazione del video Tragedia a ‘mmare realizzato a partire dallo spettacolo omonimo del 1999.
(Palazzo Marescotti, 22 marzo, ore 15, sempre ad ingresso libero).


PER INFORMAZIONI:
La Soffitta
Centro di promozione teatrale
Palazzo Marescotti - via Barberia 4 . 40123 Bologna
tel. 051.2092018 – 21 fax 051.2092017
e-mail: soffitta@muspe.unibo.it
internet: www.muspe.unibo.it/soffitta
 
Spettacoli:
ingresso intero euro 9,00 (L.17.426)
ingresso ridotto euro 5,00 (L. 9.680)
(su presentazione di tesserino o libretto universitario, Cartagiovani, tessera BO 16-25 GO, Età d’Oro, tessere Club la Repubblica, Radio Città del Capo, Associazione Frank Zappa-Radio Città 103)
 
Biglietteria: al Teatro San Martino (via Oberdan 25 a Bologna) le sere di spettacolo, apertura un’ora prima dell’inizio. Non è prevista prevendita.

Gli appuntamenti in Palazzo Marescotti (via Barberia 4 a Bologna) sono ad ingresso libero.

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