Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna PROGRAMMA
Martedì 20 marzo 2001, ore 21
AULA ABSIDALE DI S. LUCIA
via de’ Chiari 23a

 

Arabeschi
e schizzi russi
 
Anton Dressler - clarinetto
Boris Petrušanskij - pianoforte

 

presentazione di
Raffaele Sargenti

ingresso gratuito

PROGRAMMA

Sergej Taneev (1856 - 1915)
 
Canzone
trascrizione per clarinetto e pianoforte
 
Aleksandr Taneev (1850 - 1918)
 
Arabesque op. 24
 
Igor Stravinskij (1882 - 1971)
 
Tre pezzi per clarinetto solo
 
Aleksandr Gedike (1877 - 1957)
 
Notturno op. 28 n. 1
Studio op. 28 n. 2
 
Aleksandr Grecaninov (1864 - 1956)
 
Sonata n. 2 op. 172
Moderato
Variazione: Andante
Boris Asaf’ev (1884 - 1949)
 
Concertino
 
Reinhol’d Glière (1874 - 1956)
 
Romanza op. 35 n. 6
Valzer triste op. 35 n. 7
 
Konstantin Mostras (1886 - 1965)
 
Studio su un tema di Nikolaj Rimskij-Korsakov
 
Nikolaj Cerepnin (1873 - 1945)
 
Schizzo op. 45 n. 6
 
Aleksandr Cerepnin (1899 - 1977)
 
Sonata in un movimento

 

Arabeschi e schizzi russi

Sergej Taneev fu uno dei principali esponenti della "Scuola di Mosca", che si opponeva alla "Scuola di Pietroburgo", capeggiata da Rimskij-Korsakov. Taneev, infatti, non credeva nella creazione di uno specifico stile russo contrapposto a quello occidentale: anzi, nel corso della sua vita strinse rapporti con Saint-Saëns, Fauré ed altri importanti musicisti europei. La Kanzona (Canzone) per clarinetto e archi è un lavoro giovanile (1883) pervaso da un lirismo che richiama lo stile del suo insegnante Cajkovskij.

Aleksandr Taneev, musicista per diletto e non a tempo pieno come il nipote Sergej, fu direttore della Cancelleria Imperiale di Pietroburgo. Tra le composizioni da camera, spicca l’Arabeska op. 24 per clarinetto e pianoforte.

Scoppiata la Grande Guerra, Igor Stravinskij si trasferisce in Svizzera, dove stringe importanti amicizie con intellettuali e musicisti del posto. A questo periodo appartengono composizioni scritte per organici strumentali ridotti. I Tre pezzi per clarinetto risalgono al 1918. Stravinskij sfrutta le qualità espressive dei diversi registri del clarinetto, facendo emergere il canto malinconico del registro grave nel primo pezzo, la carica e la vitalità ritmica del registro acuto nel secondo. Nel terzo, gli arabeschi della melodia richiedono al clarinettista una grande scioltezza.

Aleksandr Gedike si distinse come organista e pianista. Nelle sue composizioni – sinfonie, concerti, opere teatrali, musica da camera, brani per pianoforte e per organo – riprese le tradizioni della musica russa e le combinò con elementi di varia provenienza in una sintesi molto originale. Come organista si distinse per il rigore filologico dell’interpretazione, per l’ampiezza del repertorio e per l’alta perizia tecnica.

Aleksandr Grecaninov ebbe come maestri Taneev e Rimskij-Korsakov. Alle radici profondamente russe, la sua musica unisce l’influenza dell’impressionismo francese. Grecaninov fu ammirato piu per le composizioni sacre che per quelle cameristiche. Poco men che ottuagenario, nel 1943, scrisse la Sonata n. 2 op. 172 per clarinetto e pianoforte.

Boris Asaf’ev, oltre che prolifico compositore, è stato uno dei massimi esponenti della musicologia e della critica musicale sovietica. Studiò soprattutto i musicisti russi del secolo XIX. La sua tesi, che "i processi dell’espressione sonora si realizzano nel modo più naturale nella melodia", può essere presa ad emblema della sua concezione della musica.

Reinhol’d Glière, di origine belga, insegnò a Pietroburgo, Mosca e Kiev; nel 1938 ricevette il titolo di "Artista popolare dell’URSS". Poco interessato alla cultura musicale dell’Europa occidentale, si dedicò allo studio della musica tradizionale dei popoli orientali dell’Unione Sovietica, facendone anche la fonte di ispirazione di molti suoi brani.

Konstantin Mostras insegnò violino a Mosca, dove nel 1931 introdusse un importante metodo di tecnica violinistica. L’attività di Mostras fu fondamentale per lo sviluppo della scuola violinistica sovietica.

Nikolaj Cerepnin e Aleksandr Cerepnin, padre e figlio, lasciarono la Russia nel 1921 e si trasferirono a Parigi. Il nome del primo è noto soprattutto per la meritoria opera di completamento della Fiera di Sorocinski di Modest Musorgskij, della quale diresse la prima rappresentazione nel 1923 a Montecarlo. Il secondo, ritenuto compositore di maggior talento, fu anche un grande pianista. Le circostanze biografiche – viaggiò molto, anche in Estremo Oriente – favorirono l’incontro con altri linguaggi musicali: alla musica tradizionale russa affiancò i modi orientali, l’atonalismo e la poliritmia.

Raffaele Sargenti
(studente DAMS)

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