Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
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STAGIONE
2000 teatro |
Antò le momò
uno spettacolo di e con Andrea Cosentino
indicazioni di regia Valentina Giacchetti e Antonio Silvagni
consulenza coreografica Miriam Abutori
maschere Andrea Cosentino
Corpo senz'organi - organi senza corpo. Con un solo viso a centrare la visione. Maschera di cuoio o testa intagliata nel cirmolo come gioiosa macchina di viseità, ma sfacciata. Che fa corpi ovunque si posi e disfa anatomie ad ogni spostamento. Nessuna drammaturgia, se non la digressione da un centro assente. La narrazione è ridotta a brandelli ipertrofici di storie che non dispiegano alcun respiro. I conflitti sono implosi. Il protagonismo non ha altri spazi di espressione al di fuori dell'agonia comica dell'individuo, come dissoluzione derisoria di ogni trama e personificazione.
"Io Antonin Artaud, io sono mio figlio, mio padre, mia madre ed io."
Antonin Artaud o della sofferta anatomia schizoide. Un Pulcinella edipico e transgender, confuso tra radici carnevalesche e iperinformazione postmoderna. Un teatrino di guarattelle dove una vecchia sdentata e sdialettante rappresenta "telenovelle" manipolando bambole di plastica. Scavare nel degrado della memoria e ibridare tecniche e momenti della scena folklorica con temi e oggetti della disidentità contemporanea. Creare cortocircuiti, che se non dispiegano azioni almeno offrono possibilità di gioco. Ma innanzitutto farsi scarico della propria condizione di attore: del compito di indicare la luna così come del desiderio di farsi guardare il dito.
per
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tel: 051/2092016 2092018
2092021 |
Università degli Studi di Bologna |