Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
- CORE
-
- vincitore premio speciale scenario
1999/2000
- uno spettacolo della compagnia
Babbaluck
- con
- Nicola Laieta
- Sergio Longobardi
- Cecilia Muti
- Julia Sarano
- regia di
- Sergio Longobardi
- Luci Carmine Pierri
- elementi scenici Annapaola Bartolomeo
detta "Chicca"
- grafica e foto di scena Marco Zezza
- costumi Daniela Salernitano
- si ringrazia per il gran CORE: Alessandro
Federico, Emanuele Valenti
- e il T.N.T. Occupato di Napoli
-
-
- Capita.
- Quando non sai dove andare e ti lasci andare fiducioso
tra le mille cose che battono FUORI E DENTRO.
- Un flusso dove cè tutto perché tutto sempre è
presente, una libertà assai mediata dalle immagini,
unILLUSIONE che ci vede tutti complici.
- Siamo qui, affacciati a una finestra e seguiamo
LEVOLVERSI cercando di trovarci un senso, che
appare e scompare soprattutto per noi
un
battito
una fuga
una magia comicamente
assurda che piange
ride
piange
ride
e nel frattempo vive, frammentandosi in
visioni, mondi possibili, puzzle di racconti da
ricostruire, senza lansia di un solo racconto, con
LA TRAGEDIA E LA COMMEDIA di mille storie spezzettate,
come se a raccontare fossero GLI OCCHI, che raccontano
ciò che vivono, quando vedono
- Dalla voglia di essere o di diventare altro, dalla
guerra, dai sussurri che stentano a farsi riconoscere,
dalle canzoni amorevoli, da WALZER IMPOLVERITI da numeri
di prestigiatori dilettanti, da grida libertarie mai
vinte, da contraddizioni sempre presenti. ECCO è da
tutte queste cose che PU0 ACCADERE QUALCOSA, e se
accade è semplicemente accaduta.
-
- La Compagnia Babbaluck nasce
da un inseguimento per terra e per mare di un clown:
Monsieur Babbaluck. Da questo inseguimento è nato uno
spettacolo di strada intitolato Babbaluck grand
seigneur, ispirato al romanzo Il sorriso ai piedi
della scala di Henry Miller. Utilizzando ogni mezzo
di trasporto, treni, aerei, gommoni
i nostri eroi
hanno viaggiato per lItalia, alternandosi tra i
teatri e le strade.
- La compagnia, formata nel 1997 da Emanuele Valenti,
Sergio Longobardi, Daniela Salernitano (attori, registi e
costumisti in ordine sparso dello spettacolo), ha accolto
al suo interno negli anni successivi: musicisti, attori,
pittori, tecnici di palco, liberi pensatori, tutti
dapprima spettatori di Babbaluck grand seigneur, e
poi spontaneamente collaboratori e artefici della sua
evoluzione.
- Gli altri componenti del gruppo sono: Olivia Bignardi,
Marcella Angrisano, Alessandro Federico, Marco Zezza,
Alberto Sarcina, Nicola Laieta, Chicca Bartolomeo, Giulia
Urciuoli, Cecilia Muti, Julia Sorana, Carmine Pierri.
- Ecco una breve ma significativa lista
delle nostre illustri esperienze:
- Sergio Longobardi si alterna senza
fatica tra il teatro di strada e il teatro di ricerca da
una decina danni e non è ancora invecchiato (vedi
video). Ha lavorato con il Laboratorio Teatro Settimo,
con Remondi e Caporossi e con Libera mente di Napoli, con
cui ha realizzato lo spettacolo Senza naso né padroni,
ed è il clown Augusto in Barboni della Compagnia
Pippo del Bono.
- Emanuele Valenti talentoso prodigio
osseo dellultimo teatro partenopeo, mezzo sangue
palermitano considerato da amici e parenti un "vero
animale da palcoscenico" vanta esperienze di lavoro
con Enzo Moscato, Gigi Gherzi, Roberta Torre e Antonietta
de Lillo.
- Daniela Salernitano, dopo illustri
esperienze costumistiche con Libera Mente, Renato
Carpentieri, Giacomo Rizzo, Gigi Gherzi, Nino
dAngelo e diverse collaborazioni con la RAI di
Napoli, sembrerebbe aver trovato la pace interiore nello
sguardo stucchevole di Monsieur Babbaluck.
- Marcella Angrisano ex
techno/papessa, bionda dark lady, realizzatrice di
oggetti speciali per sartorie e scenografie teatrali e
cinematografiche, produttrice di autocostruzioni (per
chiarimenti info/e-mail: agelor@tin.it) ha lavorato in
giro per il mondo con la compagnie Movimento Danza,
Adriana Carli, Teatri Uniti. Perché sta con noi ?
Rimandiamo alle-mail.
- Nicola Laieta detto Capitan
Borderò, vero zelig del teatro contemporaneo, ha cenato
e pranzato e qualche volta lavorato alternativamente con
Enzo Moscato, Franco Quadri, Romeo e Claudia Castellucci,
Mario Martone, Vincenza Modica, Pappi Corsicato, Marco
Manchisi, Antonio Capuano, Carlo Cecchi (un panino con le
panelle a Palermo), senza mai perdere la sua vera
identità, dando prova di trasformismo e abilità nella
collezione di borderò (la prima in Italia) per chiunque
glielo chiedesse.
- Chicca Bartolomeo madre di due
creature meravigliose (Lavinia e Marino) è la parte
tenera del gruppo (commuovetevi!!!!), direttrice della
sezione giovani talenti della compagnia, artigiana del
rame nonché fotografa, grafica, e scenografa del gruppo.
Le sue precedenti esperienze riguardano le arti visive.
- Alessandro Federico musicista
poliedrico e libero pensatore di Sicilia, virtuoso del
maranzano siciliano, clarinettista, sassofonista e
suonatore di tutto ciò che esiste. Per evitare disordini
pubblici, un giorno Monsieur Babbaluck lo prese per mano
e gli disse " Seguimi !" e lui così fece
chiedendosi tra sé e sé "Come mai?".
- Marco Zezza acclamato e seguito
pittore e performer delle sue installazioni e di se
stesso. Un punto di riferimento per la tranquillità
emotiva di Monsieur Babbaluck. Costantemente in cerca di
passioni, si prodiga per portare gioia nelle serate
malinconiche del dopo-spettacolo.
- Olivia Bignardi musicista,
compositrice, clarinettista di preferenza, animatrice
della celeberrima Banda Roncati, giramondo dal fascino
mittle-europeo, ha lavorato alle musiche di Fuoco
centrale del Teatro Valdoca, suona nel gruppo
bolognese Dire Gelt .
- Alberto Sarcina bel musico nonché
archeologo, chitarrista sentimentale e amico di gioventù
di Olivia. Si divide tra Roma e lAmerica latina,
scatenandosi in ballate al gusto di Rhum.
- Cecilia Muti, attrice di ceppo
etrusco, dopo aver lavorato con il Teatro della Limonaia
di Firenze e con Vincenza Modica, ha portato nel gruppo
quel sottile velo di "angoscia nordica" che
mancava al contesto troppo clownesco della compagnia.
Autrice ed interprete dello spettacolo Ali.
- Giulia Urciuoli da Foligno, poco
interessata alla carriera artistica è il vero talento
naturale della compagnia. Studia continuamente cinese e
non viene alle prove. Tutto le è concesso da Monsieur
Babbaluck che ha mire espansionistiche in Asia e adora
gli involtini primavera.
- Julia Sorano de Rosario, la stessa
città del Che, purosangue argentina magicamente sbarcata
a Napoli. Subito accolta e protetta da Monsieur
Babbaluck, ha sfoderato in pochi mesi un repertorio
tangheiro, uno spirito anticlericale, unaria
mistico-rivoluzionaria che ha ringiovanito i sogni di
orizzonti più luminosi e sereni dellirrequieto
Babbaluck.
- Carmine Pierri da Cavalleggeri,
tecnico luce, ma sarebbe meglio dire solamente luce.
Fisico da combattente, sempre in prima linea nella lotta,
quando il gioco si fa duro lui è lì, a combattere coi
cavi elettrici, con le prese di corrente, coi puntamenti,
con la luce che va e viene. Compagno di barricate di
Monsieur Babbaluck e consigliere strategico con la erre
moscia si prodiga per portare in compagnia una coscienza
critica a metà strada tra le idee di Bakunin e la
consapevolezza che è meglio un cavolo bollito che una
frittura di pesce. E felicemente innamorato di una
donna molto magra di cui sentirete presto parlare.