Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
|
|
Mercoledì 12 aprile 2000, ore 21
Palmström sottobraccio a Pierrot
Cristina Zavalloni - voce
E.CO. - Ensemble per lEsperienza Contemporanea
Stefano Agostini - flauto
Carlo Franceschi - clarinetto
Renata Sfriso - violino e viola
Filippo Burchietti - violoncello
Claudio Proietti - pianoforte
Cristina Zavalloni nasce a Bologna nel 1973. Nel 1990 si avvicina al jazz prendendo parte ai seminari estivi di Siena jazz e lanno dopo di Umbria jazz. Nel 1994 dà vita allOpen Quartet, col quale incide due CD. Con questa e altre formazioni si esibisce in Germania Olanda Norvegia Romania ecc. Nellaprile del 99 esegue al Concertgebouw di Amsterdam, in prima assoluta, Passeggiata in tram per lAmerica e ritorno del compositore olandese Louis Andriessen, su testo di Dino Campana. Replica lo stesso brano a Londra con la London Sinfonietta diretta da Diego Masson. Presso il Barbican Center di Londra ha cantato unaltra composizione di Andriessen accompagnata dalla BBC Symphony Orchestra. Nel 2000 è in programma un progetto col batterista-percussionista svizzero Pierre Favre nellambito delle iniziative di Bologna2000 Jazz Crossing. Parallelamente allattività in ambito jazzistico-sperimentale, Cristina Zavalloni coltiva uno spiccato interesse per lopera, la musica contemporanea e la composizione. Nel 97 si è esibita nella Scala di seta di Rossini al Teatro Comunale di Bologna. Ha già interpretato, insieme allE.CO. Ensemble, il Pierrot lunaire al Teatro Verdi di Pisa e, in forma scenica, a Napoli. È stata protagonista nella Passion selon Sade di Sylvano Bussotti ad Alessandria Napoli Torino Bologna Bergamo Reggio Emilia l'Aja. Nel 1999 ha cantato Sequenza III nel festival di Genova dedicato a Luciano Berio.
LE.CO. - Ensemble per lEsperienza Contemporanea è nato nel 1989 in Toscana con lo scopo di proporre il repertorio cameristico del 900 storico e degli autori contemporanei. LEnsemble ha in repertorio circa 110 partiture di più di 60 autori, alcuni dei quali hanno scritto appositamente per esso; vanta numerose prime assolute e alcune registrazioni in CD. Ha suonato in molte importanti stagioni e festival in Italia, e ad Atene Bruxelles Liegi Edimburgo San Paolo Rio de Janeiro Buenos Aires Santiago Caracas e altrove. LEnsemble ha promosso progetti vòlti a stimolare relazioni e suggestioni reciproche fra i tanti linguaggi espressivi della nostra epoca, in collaborazione con artisti famosi quali Micha van Hoecke, Adriana Borriello, Paolo e Vittorio Taviani, Eugenio Colombo.
PROGRAMMA
Arnold Schönberg (1874-1951)
Kammersymphonie op. 9
versione di Anton Webern per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte
Hanns Eisler (1898-1962)
Palmström op. 5
per voce recitante, flauto/ottavino, clarinetto, violino/viola, violoncello
1. Venus Palmström - 2. Notturno - 3. Lart pour lart
4. Galgenbruders Frühlingslied - 5. Couplet von der Tapetenblume
* * *
Arnold Schönberg
Dreimal sieben Gedichte
aus Albert Girauds Pierrot lunaire op. 21
per voce recitante, flauto/ottavino, clarinetto/clarinetto
basso, violino/viola, violoncello, pianoforte
parte I
1. Mondestrunken - 2. Colombine - 3. Der Dandy
4. Eine blasse Wäscherin - 5. Valse de Chopin - 6. Madonna
7. Der kranke Mond
parte II
8. Nacht - 9. Gebet an Pierrot - 10. Raub - 11. Rote Messe
12. Galgenlied - 13. Enthauptung - 14. Die Kreuze
parte III
15. Heimweh - 16. Gemeinheit - 17. Parodie - 18. Der Mondfleck
19. Serenade - 20. Heimfahrt - 21. O alter Duft
Palmström sottobraccio a Pierrot
Arnold Schönberg compone la Kammersymphonie op. 9 (1906) e il Pierrot lunaire op. 21 (1912) negli anni dellespressionismo, alla cui promozione come corrente artistica davanguardia contribuisce con il saggio Il rapporto col testo, pubblicato nel 1912 nellalmanacco Der blaue Reiter (Il cavaliere azzurro). Schönberg vi espone alcuni dei principii etici ed estetici dellespressionismo musicale, e dichiara linteresse per la corrispondenza interiore (non meramente esteriore) fra musica e testo. Con la Kammersymphonie Schönberg attua una vistosa rottura con la tradizione classico-romantica: luso intensivo di accordi per quarte sovrapposte e della scala per toni interi, impiegati saltuariamente in opere precedenti, assumono qui un ruolo fondamentale. Nella versione originale lorganico della Kammersymphonie è di 15 strumenti: non una grande orchestra, sul tipo di quella adoperata nelle primissime opere "tardoromantiche", ma un ensemble assortito in base a peculiari effetti sonori. Nella Kammersymphonie si raggiunge unallucinazione timbrica; i corni, che hanno un grande rilievo in tutta lopera, creano unatmosfera tagliente e incisiva: propriamente espressionista. In questa occasione potremo ascoltare la versione di Anton Webern, del 1922/23, dallorganico ancora più scarnificato.
Il Pierrot lunaire è considerato il manifesto dellespressionismo musicale. Nacque su richiesta dellattrice cantante Albertine Zehme, che aveva chiesto a Schönberg di comporre un ciclo di canzoni nello stile del cabaret. I 21 testi tratti dalle 50 poesie del simbolista belga Albert Giraud e tradotte molto liberamente in tedesco da Otto Erich Hartleben sono organizzate in tre parti di sette liriche ognuna; non propongono una storia con un filo logico, bensì singole immagini crude e impressionanti. Schönberg raccomanda da un lato di cogliere "il tono leggero, ironico, satirico" del cabaret, e dallaltro deforma la struttura rigida della canzone in tutti i modi possibili. Nulla è ripetitivo, grazie anche alle scelte timbriche che danno vita ad un caleidoscopio di colori. Singolare è limpiego dello Sprechgesang, cioè del "canto parlato": a differenza del suono cantato, lesecutore raggiunge laltezza della nota abbandonandola immediatamente salendo o scendendo. Lo Sprechgesang ha una funzione straniante rispetto al canto spiegato: la parola e il canto vengono deformati con lo stravolgimento degli accenti o con una loro grottesca esagerazione. Pierrot lunaire è un viaggio nellanima dellespressionismo: latmosfera contorta, stravolta, ironica e a tratti contemplativa avvolge un tenebroso Pierrot che consuma la sua lucida follia sotto i bagliori di una luna oscura.
Hanns Eisler fu uno degli allievi più cari di Schönberg, di cui seguì i corsi dal 1919 al 1923. Trasferitosi a Berlino, entrò nel partito comunista, assumendo una posizione di ostilità non solo nei confronti di Schönberg, ma di tutta la musica moderna; sostenne nei suoi saggi una concezione sociale della musica. Fu stretto collaboratore di Bertolt Brecht, del quale intonò svariati testi. Palmström op. 5 (1924) venne scritto da Eisler su richiesta di Schönberg, che aveva lintenzione dinserirlo in un concerto affianco al Pierrot lunaire, al quale sispira con tutta evidenza. Anche questopera, che intona poesie protodadaiste di Christian Morgenstern, è atonale ed evoca unatmosfera espressionista.
Nicola Sparasci
studente DAMS
per
informazioni:
tel: 051/2092016 2092018
2092021 |
Università degli Studi di Bologna |