Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna 20000301

la soffitta
Centro di promozione teatrale

STAGIONE 2000
musica
mercoledì 1 marzo, ore 21
La voce ideale
Tiziana Scandaletti: soprano
Riccardo Piacentini: pianoforte
musiche di Berberian, Berio, Manzoni, Morricone, Nono, Petrassi, Piacentini
 
Goffredo Petrassi (1904)
Due liriche di Saffo (1941)
Tramontata è la luna
Invito all’Eràno
versione di Salvatore Quasimodo
per soprano e pianoforte
Mauro Bortolotti (1926)
Schatten (1995)
Ein Spiel (1995)
testi di Michael Marshall von Biberstein
per soprano e pianoforte
Riccardo Piacentini (1958)
Madrileño (1991, rev. 1998)
per pianoforte
Fugitives. Tre frammenti da Baudelaire (1996)
da Les fleurs du mal
per voce acuta
 
* * *
Giacomo Manzoni (1932)
Du Dunkelheit (1998)
testo di Rainer Maria Rilke
per voce femminile e pianoforte
Cathy Berberian (1928-1983)
Stripsody (1966)
per voce sola
Luciano Berio (1925)
Da Tre canzoni popolari (1946-1947)
La donna ideale (testo di ignoto genovese)
Ballo (testo di ignoto siciliano)
per voce femminile e pianoforte
Ennio Morricone (1928)
Da Epitaffi sparsi (1991-1992)
Epitaffio degli Epitaffi
Iperteso
Tu che passando osservi
Si dette
Per anni studiò da pianista
per soprano e pianoforte
Goffredo Petrassi, tra i massimi compositori italiani del ’900, si dedica alla lirica da camera per voce e pianoforte negli anni giovanili; l’abbandonerà definitivamente dopo le Tre liriche per baritono e pianoforte del 1944. Le Due liriche di Saffo sono del 1941. Petrassi intona le poesie della grande poetessa greca nella versione italiana di Salvatore Quasimodo, apparsa l’anno precedente e destinata ad una grande fortuna, tanto tra i letterati quanto tra i musicisti.
Negli stessi anni anche il giovanissimo Luciano Berio mette in musica dei testi classici per canto e pianoforte: le Tre liriche greche sono del 1946. L’anno dopo impiega testi di tutt'altra estrazione nelle Tre canzoni popolari. Berio confermerà l’interesse per la cultura folclorica nel 1952 con le Quattro canzoni popolari (le precedenti con l’aggiunta di Avendo gran disio, sempre per voce femminile e pianoforte) e nel 1964 con i Folk songs, forse la sua composizione più nota. Qui non solo aggiunge nuovi testi, ma amplia e diversifica l’organico a sostegno della voce: il pianoforte è sostituito da un ensemble di sette strumenti.
Mauro Bortolotti e Ennio Morricone sono stati allievi di Petrassi e tra i principali animatori del gruppo romano Nuova Consonanza per la musica contemporanea. Bortolotti ha frequentato gli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt ed ha lavorato con Pietro Grossi nel campo della musica elettronica. Morricone fin dall’inizio della carriera ha coltivato i generi più diversi. La musica leggera e le colonne sonore per il cinema gli hanno assicurato celebrità planetaria. La produzione colta di Morricone è caratterizzata da una vena lirico-sarcastica – in tutta evidenza negli Epitaffi sparsi – e dalla commistione degli stili.
Giacomo Manzoni è stato tra i primi compositori italiani ad abbracciare la dodecafonia e il post-webernismo, sempre espressi con valori personali di ricerca sul ritmo e sul suono. L’impegno umano e politico permea sempre il suo lavoro. La recentissima Du Dunkelheit è dedicata al Duo Alterno.
Cathy Berberian è stata una cantante di straordinaria duttilità, il cui repertorio svariava dalla musica antica al cabaret. Per lei hanno scritto Bussotti, Cage, Maderna, Stravinskij e Luciano Berio, al quale è stata legata da un lungo sodalizio umano ed artistico. Le composizioni della Berberian nascono appunto come sperimentazioni sulla propria voce. Tra queste Stripsody, un collage sonoro di onomatopee dal mondo dei fumetti (strips, appunto), trascritte in una "partitura grafica".
 
Riccardo Piacentini ha studiato composizione con Carlo Pinelli e s’è perfezionato con Sylvano Bussotti, Franco Donatoni, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti. Nel 1988 ha partecipato agli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt. Suoi lavori sono stati eseguiti in sale e festival di prestigio in Italia e all’estero: Auditorium della RAI e Palazzo delle Esposizioni di Roma, Teatro Carlo Felice di Genova, Conservatoire National Supérieur di Parigi, Musik-Biennale di Berlino, Teatro Colón di Buenos Aires, Conservatorio di Sidney, Rutgers University. Ha pubblicato presso gli editori Curci, Edipan, Rugginenti.
Tiziana Scandaletti è diplomata in canto e laureata in Lettere con una tesi in storia della musica. Ha frequentato numerosi corsi di perfezionamento sul repertorio medievale, rinascimentale e barocco, per poi passare alla musica d’oggi. Nel 1996 ha vinto il Concorso internazionale Due agosto di Bologna. Ha registrato per la RAI e inciso per le case discografiche Datum, Ariston-Ricordi e Edipan. È stata invitata per prime esecuzioni dall’Ente Arena di Verona, Festival Spazio Musica di Cagliari, Nuovi Spazi musicali di Roma, Sonopolis di Venezia, Settembre Musica di Torino. Tiene regolarmente seminari sulla vocalità contemporanea. Ha insegnato nei conservatorii di Firenze, Piacenza e Torino.
 
Luca Boero
studente DAMS

 

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