Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Romanzo d'infanzia

22 febbraio 1998, ore 16 - Teatro Testoni

COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
ROMANZO D’INFANZIA

testo Bruno Stori
coreografi e interpreti Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
regia e drammaturgia Letizia Quintavalla e Bruno Stori
musiche Alessandro Nidi
luci Lucio Diana
costumi Evelina Barilli
elaborazioni sonore Mauro Casappa

 

Se è vero che d'amore si può impazzire, è ancora più vero che senza amore si diventa matti e infelici.

E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore!

L'infanzia è il diamante della nostra vita, è grezzo e abbagliante. Si può scheggiarlo o offuscare la potenza della sua luce. E questo è male? Non so, ma fa male, molto male.

Questo lavoro parla del disagio infantile all'interno dei rapporti primari affettivi, della violenza fisica e psicologica, del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli.

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Al diritto di parole si può opporre il diritto di tener la bocca chiusa?

Silenzio, autismo, omertà di chi non è amato.

Così si consolidano i temi della fuga, rapimenti desiderati, lontano, il più lontano possibile.

Rapito lo è un bambino in ogni movimento che gli nasce dentro. Per chi è vittima è necessario il diritto di rinascere: nascere due volte non è più strano che nascere una volta.

Sono alcuni anni che dedichiamo i nostri spettacoli agli antieroi, ai diversi, ai personaggi minori che hanno il compito di raccontare grandi storie o storie di grandi.

Crediamo che la diversità sia un diritto che va ribadito in ogni epoca e in ogni paese. Insomma è sempre tempo di trovarsi dalla parte di chi perde, di chi è più debole. Da questi presupposti deriva un metodo di lavoro che influenza e definisce soprattutto la costruzione della drammaturgia e il lavoro con gli attori, che sono considerati più importanti del personaggio, del testo e portatori di materiale umano prezioso e vivo.

Tra gli eterni inascoltati di sono i bambini.

Romanzo d'infanzia è la prima tappa di un progetto in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa ed immediata, in modo da renderlo fruibile anche ai bambini.

In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e madre e figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli e alternano il subire e il ribellarsi e fuggire e difendere e proteggersi e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.

Questi danzatori hanno la forza infaticabile di corpi che non lamentano mai la stanchezza, pronti a denunciare le offese e regalare la propria biografia alla storia da raccontare.

Insomma interpreti lucidi ed espansivi, ma così espansivi da rendere lo spazio pressoché vuoto della scena il luogo del farsi carne, voce, ossa, braccia, respiro e quant'altro d'ora in poi chiameremo anima.

Questo abbiamo visto lavorando con Antonella e Michele.

 

Michele Abbondanza si forma a New York con Alwin Nikolais e Merce Cunningham. All'inizio degli anni Ottanta torna in Italia per inserirsi nella Compagnia Teatro e Danza La Fenice fondato da Carolin Carlson a Venezia. Fonda poi con gli altri danzatori, nel 1984, il gruppo Sosta Palmizi, partecipando alla creazione coreografica di Il cortile (1985) e Tufo (1986), opere che imposero l'attività del gruppo all'attenzione italiana ed europea. Nel 1987, Abbondanza prosegue autonomamente il suo percorso di danzatore e insegnante. In Francia, all'interno della compagnia di Carolin Carlson, incontra Antonella Bertoni, danzatrice formatasi con Dominique Dupuy, Jean Cebron e Lindsay Kemp, e con lei inizia un sodalizio artistico. Lavorano con la Carlson nei film Dark (1988) e Città d'acqua (Premio Italia 1989) prodotto da RaiDue. Dello stesso anno è il loro primo duo La notte degli inganni. Seguiranno: Terramara (1991), Pabbaja - abbandono della casa (1994) e Spartacus - il dì che più non c'è (1995). Abbondanza interpreta con Alessandra Ferri il film per RaiDue La luna incantata nel 1993. Nel 1995 i due partecipano al film di Bernardo Bertolucci Io ballo da sola e fondano ufficialmente la Compagnia Abbondanza/Bertoni. Nel 1996 vincono il premio Danza & Danza come migliori interpreti e il premio Cascina per la coreografia e sono docenti al corso di perfezionamento per danzatori del Centro Regionale della Danza di Reggio Emilia, dove firmano la coreografia Andavamo e andando danzavamo. Nel 1997 debutta Romanzo d'infanzia, prima produzione per ragazzi. Entrambi tengono stages e laboratori di danza in Italia e all'estero; Michele Abbondanza è inoltre insegnante di danza alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, mentre Antonella Bertoni tiene laboratori coi bambini delle scuole elementari.


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