Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna ATERFORUM A BOLOGNA
 
BOLOGNA 20 - 24 ottobre 2001
 
21 OTTOBRE 2001 Teatro Comunale ore 20.30
23 OTTOBRE 2001 Teatro Comunale ore 20.30 (replica)
24 OTTOBRE 2001 Teatro Comunale ore 10.30 (recita per le scuole)
 
LES OISEAUX DE PASSAGE
 
Opera in cinque quadri di Myriam Tanant - Musica di Fabio Vacchi
 
Esecuzione in forma semiscenica (prima rappresentazione italiana)
 
Strumentisti dell’Orchestra del Teatro Comunale
 
Direttore Claire Gibault - Regia Daniele Abbado
 
Luci Luigi Saccomandi

In lingua originale con sopratitoli in italiano


Fabio Vacchi – Les oiseaux de passage

Libretto di Myriam Tanant

Argomento

L’ambiente dell’azione è il bar di una locanda, in un’imprecisata località di confine con i paesi dell’est. Questa zona è investita, oltre che da flussi migratori, da una diffusa crisi economica con pesanti conseguenze sociali. La locanda è in crisi perché le industrie hanno chiuso una dopo l’altra.

Personaggi e interpreti:

Renata, proprietaria della locanda   Maryline Fallot
Marie, sua sorella minore   Paulette Elisabeth Courtin
Alexandre, fratello gemello di Renata   Davide Damiani
Victor, uomo d’affari innamorato di Renata   Roberto Abbondanza
Lisa, cameriera   Tiziana Tramonti
Flora, sua figlia di 10 anni   Alice Muzzioli
Pedrag, poeta profugo dell’est   Carlo Allemano
Anton, violinista girovago, profugo   Duccio Ceccanti
Ania, cliente della locanda   Annie Vavrille
Andrea, artista, amico di Victor   Jonathan Peter Kenny
Le Passant, cliente del bar della locanda, disoccupato   Michele Bianchini

L’orchestra è costituita da un ensemble di 18 strumentisti

Commissione dell’Opéra National de Lyon e del Teatro Comunale di Bologna, 1998

I personaggi hanno come denominatore comune il dramma dell’emigrazione cui sono costretti per fuggire da guerre e miseria. Stenti ed emarginazione li aspettano all’arrivo nei nuovi paesi. L’opera è divisa in cinque sequenze, collegate da interludi strumentali.

I sequenza. Nasce l’amicizia tenera e atipica fra la bambina Flore (che cura un gabbiano ferito) e Anton, un girovago muto che riesce a comunicare con il mondo solo attraverso il suo violino. Victor, un ricco uomo d’affari, ama Renata e si offre di aiutarla ad affrontare i debiti. Le Passant, che ha perduto il lavoro, la casa e la moglie, esprime la sua disperazione assoluta, priva di ogni spiraglio, di ogni speranza. Ania, di elevata condizione socio-economica, viaggia invece con il padre, che non compare mai perché è recluso in camera, ammalato. La giovane Marie prova insofferenza per il luogo, la casa, la sorella e sogna una vita diversa. Arriva Pedrag, poeta profugo dell’Est, di cui Renata si innamora.

II sequenza. Esterno della locanda, notte. Mentre i vari personaggi alle finestre pensano alle loro esistenze, si svolge la scena d’amore fra Pedrag e Renata, e di odio fra Victor e Le Passant. Canto collettivo sulla notte.

III sequenza. Ritorno di Alexandre, che ha lasciato la sua terra da anni. Si scontra con Marie e ritrova invece in Renata una persona cara, pronta ad accoglierlo. Festa con Anton che suona. Renata rivela che la locanda verrà venduta all’asta, per debiti. Ania si offre di prestarle i suoi risparmi per ricomprare la proprietà. Victor, che esprime tutto il suo odio per gli stranieri e per gli immigrati, si scontra duramente con Pedrag.

IV sequenza. Ania rientra dall’asta riferendo che non ha potuto evitare che Victor comprasse la locanda. Victor rinnova le sue profferte a Renata, che nuovamente rifiuta.

V sequenza Victor distrugge l’interno della locanda, per scacciarne ospiti e abitanti. Agli altri non resta che partire ma, in un grande concertato finale, decidono di rimanere uniti (girovago compreso) per vincere insieme la paura dell’ignoto.

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Bolognese di nascita e ormai apprezzato sulla scena internazionale, Fabio Vacchi torna in città dopo essere già stato ospite del Teatro Comunale nel 1990 con Il viaggio, opera in due atti tratta da una storia di Tonino Guerra. Sul palcoscenico bolognese nel 1995 fu rappresentata anche la pantomima Faust, poema coreografico da H. Heine per nastro elettronico commissionato dal Teatro Comunale di Bologna per le Feste Musicali della città. Lo scorso anno un suo brano dal titolo Tre veglie è stato eseguito da Ivan Fischer al Festival estivo di Salisburgo.


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