Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna LA SCIENZA AL CINEMA

LA SCIENZA AL CINEMA

Rassegna di film e documentari scientifici
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A cura del CIRESS
Centro Interdipartimentale di Ricerca in Epistemologia e Storia delle Scienze
in collaborazione con
Dipartimento di Musica e Spettacolo
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
 
Dal 28 ottobre al 13 novembre 2003
Sala Auditorium, Via Azzo Gardino 65A, Bologna
 
nell'ambito di "Vedere la scienza 2003" · VII edizione
   

PROGRAMMA

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SCHEDE FILM

LA SFIDA DELLA COMPLESSITÀ

Regia Gianluigi Quarti
A cura di Mario Conforti
Montaggio Marianne Quarti
Produttore Enzo Pelli
Produzione RTSI
Svizzera, 1993, 33 min.

Un carattere tipico della scienza del ‘900 è il crollo delle certezze che erano state acquisite durante i secoli precedenti. Le radici di questa incertezza sono da ricercare nel disfacimento del modello di scienza cartesiano, newtoniano e galileiano; una crisi profonda dei fondamenti del discorso scientifico ha condotto all’introduzione di nuovi concetti, tra cui uno molto evocativo e suggestivo, racchiuso in una parola, complessità, che ha ormai assunto connotati quasi magici. Da secoli scienziati e filosofi erano abituati a semplificare i fenomeni per scoprirne le leggi fondamentali, ma recentemente hanno scoperto che proprio questa semplificazione impedisce di capire quello che veramente succede. Da qui è nata la sfida di un approccio nuovo, di un pensiero della complessità che in sostanza propone di girare il cannocchiale, cioè di guardare i fenomeni da più lontano. La sfida della complessità prodotto dalla televisione svizzera introduce lo spettatore nel concetto di complessità in tutti i suoi aspetti, non solo quello scientifico.

 

UN MINUTO SCIENTIFICO

Regia Cao Hamburger
Autori Cao Hamburger, Marcelo Tas, Mauricio Arruda
Music / Music Luis Macedo
Fotografia Arcangelo Mello Junior
Produzione TV Cultura
Brasile, 1997, 10 x 1 min.

Gli argomenti spiegati nei dieci brevissimi episodi di Un minuto scientifico sono stati scelti tenendo conto sia dei dubbi più frequenti che assillano un pubblico generico sia della possibilità di spiegarli attraverso i mezzi che la televisione offre. Tutti i temi si riferiscono alle domande che l’uomo si pone da secoli e che hanno dato una spinta decisiva nello sviluppo della conoscenza umana, sia in campo filosofico che scientifico. Si parla di tempo e di spazio, oltre alla percezione istintiva che abbiamo di essi; le domande affrontate sono: dov’è il cielo? Dove viviamo? Quanto siamo grandi? Cos’è un buco nero? Di cosa siamo fatti? Quanto dura una vita? Lo spazio e il tempo sono sempre gli stessi? Di cosa è fatto l’universo? Cosa arriva dal cielo?
L’idea di utilizzare brevi e ironiche vignette nasce dall’intento di trasmettere dei contenuti scientifici senza ricorrere ai soliti format televisivi. La brevità del filmato, associata a un testo agile, umoristico e mai erroneo, riesce così a far tramutare argomenti normalmente considerati noiosi, addirittura accattivanti.

 

GALILEO

Regia Liliana Cavani
Sceneggiatura Liliana Cavani, Tullio Pinelli, Fabrizio Onofri
Musica Ennio Morricone
Principali interpreti Cyril Cusack, Paolo Graziosi, Gheorghi Cerkelov
Produzione RAI
Italia, 1968, 108 min.

Galileo Galilei dopo l’incontro con Giordano Bruno a Padova nel 1592 e il regalo di un cannocchiale olandese, si convince che è il Sole, e non la Terra a essere al centro dell’universo. Il Cardinale Bellarmino e Papa Urbano VIII lo avvertono che rischia di cadere in eresia, ma Galileo persevera, fino a che, nel 1633, sotto minaccia di tortura, verrà costretto all’abiura. Nella lettura della Cavani, Galileo diventa un campione della Chiesa rinnovata del Concilio Vaticano II che si oppone al vecchiume della curia reazionaria. Un atto di accusa contro l’arroganza del potere, didascalico nell’esposizione, televisivo nel ritmo, ma con una buona descrizione dell’universo papalino e un protagonista all’altezza. Prodotto dalla Rai, incorse in assurde ire censorie.

 

NATI PER SOPRAVVIVERE

Regia e produzione Natasha Bondy
Produttori esecutivi Phil Dolling, Alan Bookbinder
Produzione BBC
Gran Bretagna, 2002, 52 min.

Nati per sopravvivere è il primo episodio di una serie di quattro dal titolo Human Instinct; impossibile non riconoscere quale sia la casa produttrice del divertente filmato: il ritmo veloce, le immagini curatissime e i dialoghi veloci costituiscono lo stile inconfondibile delle produzioni oltremanica BBC. Ognuno di noi possiede un complesso di istinti che ci mantiene in vita. In modo del tutto inconscio, i nostri istinti agiscono quotidianamente per proteggerci dai pericoli e mantenerci sani e in vita. I neonati, ad esempio, alterano la frequenza e il volume del loro pianto (si arriva fino a 97 decibel, l’equivalente di un martello pneumatico!) a seconda dell’urgenza del loro bisogno. E ancora: sappiamo che senza nutrirsi un uomo muore, ma esistono pure sostanze che, se ingerite, sono nocive. Milioni di anni di evoluzione hanno sviluppato un istintivo rifiuto verso alcuni sapori e odori e una predilezione per zuccheri e grassi, preziosi nelle epoche di scarsità alimentare. Anche la paura e il desiderio della sfida sono insiti nella natura umana.

 

RISVEGLI

Regia Penny Marshall
Interpreti Robert De Niro, Robin Williams, John Heard, Penelope Ann Miller
Produzione USA 1990

Dal libro del dott. Oliver Sacks, la storia di un medico (Robin Williams) che sperimenta sui malati di encefalite letargica una terapia rivoluzionaria. Otterrà risultati prodigiosi, ma di durata limitata nel tempo; poi i suoi assistiti ricadranno nel buio della malattia. Il film evidenzia un "caso" fra i 20 presentati nel libro, quello di Leonard Lowe (Robert De Niro). Grandi interpreti per una vicenda che punta sulla commozione

 

INFINITAMENTE CURVO

Regia Laure Delesalle
Autori Laure Delesalle, Marc Lachieze-Rey, Jean Pierre Luminet
Musica Jean Noel Yven
Produzione CNRS / ARTE / La Sept Arté
Francia, 1997, 52 min.

Infinitamente curvo è un documentario introduttivo sulla teoria della relatività che insegna allo spettatore a percepire l’universo in modo nuovo. Il documentario è costituito da brevi sezioni, in cui le spiegazioni chiare e soprattutto le numerose e varie immagini utilizzate ci conducono da una visione banalmente newtoniana del mondo a una in cui lo spazio e il tempo sono viste in modo del tutto nuovo. Durante il filmato vengono progressivamente toccati i maggiori temi connessi alla teoria che rese celebre Einstein: la geometria dello spazio, l’elasticità del tempo, i misteri della forza gravitazionale, la curvatura dello spazio-tempo, i segreti dell’universo. Il film, grazie al contenuto scientifico di qualità (tra gli autori vi è un noto astrofisico) e alle immagini chiarificanti, ha vinto numerosi premi: premio del miglior film di divulgazione e del pubblico al Festival di Palaiseau 1994, premio di eccellenza al Festival del Film Scientifico di Montreal 1994, la Menzione speciale a Medianet-Monaco 1994, premio al Prix Leonardo 1996, premio per il miglior film di divulgazione alla Biennale Internazionale di Ronda-Spagna 1996.

 

I RAGAZZI DI VIA PANISPERNA

Regia Gianni Amelio
Sceneggiatura Gianni Amelio e Vincenzo Cerami
Italia, 1988

Il film racconta la storia del famoso gruppo di fisici guidati da Enrico Fermi che a Roma nel 1934 lavoravano alla scissione dell'atomo, in contrapposizione alla fisica di Guglielmo Marconi. Il regista Gianni Amelio piuttosto che una ricostruzione storica ha voluto tentare di cogliere lo spirito che animava i giovani ricercatori descrivendone le dinamiche psicologiche, le rivalità, l'amicizia. Al centro del racconto vi sono Ettore Majorana ed Enrico Fermi, il loro incontro e la complementarietà, le successive posizioni antitetiche che porteranno infine all'allontanamento di Majorana: lo scienziato, consapevole delle possibili applicazioni distruttive delle proprie scoperte, dopo aver abbandonato i suoi colleghi, scomparirà misteriosamente. Con l'attenzione rivolta tutta al tratteggio dei personaggi, il film trova il suo punto di forza in uno stile essenziale ed incisivo, decisamente in sintonia con il cast giovane e valido. Il soggetto è del regista e di Vincenzo Cerami.

 

LEZIONE DI ARITMETICA

Di Pierre Kast, Raymond Queneau
Regia Raymond Queneau
Produzione Francia, 1951, 7 min.

La passione di Raymond Queneau per la matematica e le scienze è più che nota. In questo piccolo film, il grande scrittore francese "giocoliere della lingua", di cui si festeggia quest’anno il centenario della nascita, trasforma una seria e tradizionale lezione di aritmetica sulle proprietà dei numeri interi in un inarrestabile gioco verbale, dove l’enunciazione di proprietà assolutamente corrette si alterna a osservazioni paradossali, liberando una straordinaria carica surrealista. Gli autori del film progettavano la realizzazione di un’enciclopedia cinematografica basata sull’assurdo, ma non andarono mai oltre alla lettera A.

 

MORTE DI UN MATEMATICO NAPOLETANO

Regia Mario Martone
Autori Mario Martone, Fabrizia Ramondino
Fotografia Luca Bigazzi
Principali interpreti Carlo Cecchi, Anna Bonaiuto, Renato Carpentieri
Produzione / Production talia, 1992, 105 min.

Ultimi giorni nella vita di Renato Caccioppoli nato a Napoli nel 1904 da Sofia Bakunin, figlia dell’anarchico rivoluzionario russo Michele Bakunin. Matematico di grande genialità, Caccioppoli ha una carriera folgorante. Si laurea nel 1925, discutendo la tesi con Ernesto Pascal; viene subito notato da Mauro Picone, caposcuola romano degli studi di analisi, che lo fa nominare suo assistente; nel 1928 è libero docente a Padova; tre anni dopo è nominato professore di analisi algebrica; nel 1934 si trasferisce a Napoli, dove insegna prima teoria dei gruppi, poi analisi superiore e infine analisi matematica. Eretico e lucido compagno di strada del PCI, protagonista della vita culturale di Napoli, dandy alcolista che finì suicida. Il ritratto del personaggio di Carlo Cecchi è di straziante intensità e convive con un racconto corale che lo riflette come uno specchio in frantumi: più che il disegno di una struttura conta la forza centrifuga che da esso si sprigiona. E’ dispiaciuto ai cultori della Napoli tradizionale, è piaciuto alla giuria di Venezia 1992 che gli ha dato il secondo premio.

 

I FILI DELLA VITA

Regia Ailsa Orr
Fotografia Julian Mather, Eric Huyton, Jefferson Miller
Montaggio Marc Gravil
Musica / Music Andrew Hulme, Dan Mudford
Produzione BBC in coprod. con The Discovery Channel
Gran Bretagna, 2001, 58 min.

Il genoma umano è come il grande libro della vita, che rivela i segreti di ciò che fa di noi degli esseri umani. Esattamente come un dato archeologico contiene la storia completa dell’evoluzione umana. Come un manuale di istruzioni ci racconta come creare e far funzionare un essere umano. E, come una sfera di cristallo, cela la chiave del nostro futuro, offrendoci l’affascinante possibilità di giocare con il nostro destino.
Focalizzando l’attenzione quasi esclusivamente sullo studio di casi e persone realmente esistenti, I fili della vita ci spiega perché siamo diversi gli uni dagli altri.
Questo gran documentario è stato pensato e realizzato per la proiezione in occasione dell’Anno del Genoma dal principale canale televisivo inglese, già noto perché non esita ad occuparsi anche di grandi dibattiti nei quali comunità scientifica e potere politico si trovano spesso in disaccordo o per i quali ci sono forti discordanze all’interno della stessa comunità scientifica. Grand Prix al XIX festival "Image et Science", Parigi, 2002.

 

LA STORIA DELLA VITA

Regia Mick Jackson
Autore William Nicholson
Musica Peter Howell
Attori principali Tim Pigott-Smith, Jeff Goldblum, Juliet Stevenson
Produzione A Horizon Special from BBC Television
Gran Bretagna, 1987, 106 min.

C’è chi sostiene che chi fa per sé fa per tre, eppure la storia testimonia che solo dalla sinergia di menti fuori dal comune possono venire alla luce quelle grandi scoperte capaci di sconvolgere la visione del mondo che ci circonda. È il caso dell’incontro in un’Inghilterra piovosa degli anni ’50 tra James Watson e Francis Crick. I due brillanti giovanotti, amanti del gentil sesso, della buona tavola ma soprattutto della scienza si interrogano sul segreto della vita, del modo in cui gli esseri viventi da sempre si riproducono. E se le domande sono grandi, lo saranno ancora più le risposte, afferma Crick, catapultando l’ambizioso Watson in un’appassionante ricerca che li porterà infine a comprendere la struttura completa del DNA. Il travolgente entusiasmo dei nostri è reso scenicamente da dialoghi e ritmi incalzanti, la cura dei particolari e la fedele ricostruzione storica ci fanno immedesimare nel clima di grande fervore scientifico delle università inglesi, un cast di attori affascinanti ci fa definitivamente ricredere sul prototipo di uomini di scienza soporiferi e occhialuti. E alla storia non poteva mancare una fanciulla degna dello stimolante contesto: è la caparbia Rosalind Franklin, il cui contributo sarà determinante per approdare alla soluzione finale, ma che non le varrà purtroppo l’assegnazione del premio Nobel nel 1962, a causa della sua scomparsa prematura. Tra dissapori e intuizioni geniali gli sforzi di Watson, Crick, della Franklin e di Maurice Wilkins saranno infine coronati nella costruzione con asticelle e bulloni del famoso modello elicoidale, che aprì la strada alle attualissime conoscenze di genetica e dintorni.

Vincitore al Science TV Drama Festival, 2002

 

E SCOPRIAMO IN ALLEGRIA…DELLE FONTI L’ENERGIA

Animazione
Sandro Lodolo
Produzione Ufficio Stampa e P.R. dell’ENEL
Italia, 1991, 6 min. ogni episodio

E scopriamo in allegria… delle fonti l’energia è uno dei brevi filmati di divulgazione scientifica sul tema dell’energia elettrica, realizzata con la tecnica dell’animazione di cartelli fatti con caffè macinato, farina di polenta e polveri di vari colori. Il commento alle immagini sono filastrocche in rima baciata, sullo stile ben noto del Corriere dei Piccoli, recitate da una voce inconfondibile del mondo del cinema italiano: Ferruccio Amendola. Ciò che rende unici queste brevi animazioni è la poesia delicata che gli autori hanno saputo ricreare utilizzando mezzi poveri come la farina di polenta e sfruttando al meglio la ruvida voce di Ferruccio Amendola. Perfino argomenti ostici da trattare come il problema energetico, le fonti dell’energia, l’elettronica e il fabbisogno energetico dell’industria divengono così accessibili anche ai più piccini, che rimarranno estasiati di fronte all’armonia delle immagini proposte.


Per informazioni: tel. 051.2098325 - www.ciress.unibo.it

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