Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
"La ricerca biografica nelle arti della performance:
il caso Jeannie Robertson"
Conferenza del Prof. James Porter
Lunedì 12 marzo, ore 17.00
Palazzo Marescotti, Sala del Dioniso Fanciullo
via Barberia 4, Bologna
Ingresso libero e gratuito
Prima Conferenza Dipartimentale per lAnno Accademico 2000/2001, lincontro con il Prof. James Porter (docente di etnomusicologia presso lUniversità di Aberdeen in Scozia) sarà dedicato a quelle specifiche problematiche che caratterizzano lesecuzione del repertorio musicale tradizionale e la sua diffusione nella società odierna. La storia della vita di Jeannie Robertson, come quella di tanti altri performer "tradizionali", è anche la storia dei mutamenti cui va incontro la musica tradizionale quando esce dal suo contesto originario: lartista muta la propria identità, da "partecipante" ad una ritualità collettiva diventa "esecutore" davanti ad un pubblico, da "amatore" diventa "professionista".
Jeannie Robertson, il cui stile di canto e il cui repertorio viene studiato da James Porter sin dagli anni Sessanta, apparteneva ai Travellers, popolazione nomade considerata dagli etnomusicologi come una delle principali depositarie della musica tradizionale scozzese. Performer dotata di straordinarie doti vocali e di una eccezionale presenza artistica, Jeannie, negli anni del Folksong Revival, divenne lemblema della "resistenza nei confronti del mondo musicale commerciale della musica pop". Era una cantante profondamente coinvolta nella "verità" cognitiva e affettiva dei suoi canti tradizionali che fu capace, tuttavia, di imprimere profondi cambiamenti al modo tradizionale di far musica della sua comunità. Le trasformazioni che lo stile vocale di Jeannie ha subito negli anni sono il risultato di un complesso intrecciarsi di situazioni: ci sono fattori imprescindibili che riguardano la sfera sociale, economica e politica ma, al tempo stesso, assumono grande importanza tutti quegli elementi che sono in stretta relazione con la sua vita affettiva e con le sue capacità cognitive. Entrano in gioco il suo "conoscere" musicale e, più in generale, la sua visione del mondo: il modo in cui ha appreso a far musica, le sue competenze esecutive, il suo saper trasmettere attraverso le canzoni quella particolare comprensione della natura umana che apparteneva a lei e alla sua gente.
James Porter, professore emerito e già direttore del Dipartimento di etnomusicologia di UCLA, ora professore di etnomusicologia presso lUniversità di Aberdeen (Scozia), è autore di varie pubblicazioni e curatore, insieme a Tim Rice e Chris Goertzen, del volume "Europa" di The Garland Encyclopedia of World Music. |
La partecipazione alla Conferenza Dipartimentale è libera e gratuita.