L'immagine
filmica è una finestra aperta sul mondo o una forma prodotta
artificialmente, il mondo stesso o un simulacro? È uno specchio in cui
possiamo riconoscerci attraverso l'immagine dell'altro, o una
superficie che
ci mostra vedenti e visibili al tempo stesso, o una
scena in cui si sviluppa un racconto che ci aiuta a comprendere la
nostra esistenza? È una rappresentazione realistica o è il
risultato di un lavoro di simulazione? È un'immagine meramente
riproduttiva o ha una forza intellettuale e simbolica, o, ancora, ci
permette di visualizzare i fantasmi psichici e le figure
dell'inconscio? Questi i temi che affronta Paolo Bertetto, sulla scia
del suo ultimo lavoro Lo specchio e il simulacro (Bompiani, 2007), focalizzando la sua attenzione sul falso e sull'immagine interpretativa.
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Corso di Storia del cinema nordamericano
Dottorato in studi teatrali e cinematografici
La grande Hollywood
Stili di vita e di regia nel cinema classico americano
Salone Marescotti (via Barberia 4)
giovedì 21 febbraio, ore 11
presentazione del volume di Veronica Pravadelli (Marsilio, 2007)
Discutono con l'autrice
Franco La Polla, Giacomo Manzoli, Guglielmo Pescatore